Quali saranno le tendenze della grafica nel 2019?

Lorenzo MigliettaLorenzo Miglietta
Trend nella grafica nel 2019 4

In ogni periodo storico ci sono delle mode, delle tendenze stilistiche e progettuali. Lo stesso vale nel mondo della grafica e del design.

Alcuni trend, caratteristici di certi periodi, tendono a passare rapidamente di moda. Altri, invece, durano parecchi anni e cambiano profondamente e per sempre il graphic design.

Leggi il nuovo articolo sui trend del 2020 o quello del 2021 e poi del 2022.

L’anno scorso avevo scritto un articolo su quelli che sarebbero stati i trend per il 2018. Alcune “previsioni” si sono rivelate giuste (tipo l’uso massivo dei gradienti), altre invece hanno avuto un impatto meno rilevante.

Mi ero però divertito a scrivere quell’articolo e, quindi, quest’anno voglio replicare!

Di nuovo, l’obiettivo di questo articolo, come l’anno scorso, è doppio:

  • Raccogliere ed analizzare i possibili trend grafici che ci saranno nel 2019
  • Creare un articolo pieno di cose fighe per avere ispirazione e sprigionare creatività! ?

3…2…1… Via!

I trend nel Graphic Design per il prossimo anno, il 2019:

Prima di iniziare a vederli uno a uno, voglio fare un riassuntino iniziale qui su quelli che potrebbero essere alcune tendenze che vedremo molto l’anno prossimo:

  • Vedremo un ritorno del Brutalismo attraverso i linguaggi di movimenti come la Vaporwave
  • Vedremo ancora altri cambi di logo in favore di font bold e bastoni. Ma poi si invertirà la tendenza
  • Il semi-flat è ormai diventano la “norma” nell’illustrazione
  • A proposito di illustrazioni: saranno sempre più grandi, fluide e ricche di gradienti
  • Pattern complessi e strutturati
  • Un ritorno del collage?
  • Tipografia gigante e avvolgente
  • Realtà aumentata e Realtà virtuale entreranno di prepotenza nel design

1. Brutalismo & Vaporwave

Nella storia del design abbiamo assistito tante volte all’alternarsi tra ricerca dell’ordine e ricerca dell’eccesso.

In questo momento storico, arriviamo da un periodo in cui l’ha fatta decisamente da padrone la tendenza della ricerca della pulizia, dell’ordine e del minimalismo.

I designer, negli ultimi 10 anni, hanno basato la maggior parte della loro ispirazione da correnti del passato come il Bauhaus, il Modernismo e il Design Svizzero. Puntando tutto sul Flat Design e sulla forza dello spazio bianco.

Ma, come ogni volta in cui qualcosa diventa di moda, c’è chi tende a differenziarsi, a voler fare qualcosa di diverso. Infatti, è un po’ di anni che si sta sviluppando in molti settori una sorta di contro-cultura di “esaltazione del brutto”, come mi piace definirla (in senso buono eh!).

Lo si vede nella musica (Calcutta e Pop X per chi li conosce sono un classico esempio), nella moda (Balenciaga) e anche nel graphic design.

È quella tendenza che ho definito scrivendo questo articolo come una via di mezzo tra Brutalismo e Vaporwave (leggiti le pagine wikipedia linkate così capisci cosa intendo).

E il risultato grafico è questo qua (scorri verso destra per vedere le altre immagini):

Tutte le immagini e le gif qua sopra sono prese da questo post di Awwwards.

2. Ancora loghi con font bastoni. Ma forse poi…

Negli ultimi anni si è “intensificato” un fenomeno di cambiamento che reputo molto interessante nel mondo del Logo Design, in particolare in settori come il lusso o il tech. Questo di queste due immagini che stanno girando molto online nelle ultime settimane (e di cui, giuro, non riesco a trovare il primo che l’ha condivisa):

Nota bene: non tutti questi loghi sono davvero i nuovi loghi! Nei casi di Yves Saint Laurent, Berluti e Burberry si tratta solamente della variante per il web del logo o, in alcuni casi, il logo della linea street-wear dell’azienda. I loro classici ed identificativi loghi rimangono sui loro prodotti. Inoltre, alcuni cambiamenti sono molto vecchi (la variante “Saint Laurent” è del 2012, per dire, e ha fatto da apripista).

Tutto ciò, però indica comunque un importante cambiamento all’interno della progettazione di un’identità visiva.

Per due motivi:

  • Da un lato una flessibilità mai vista prima per i brand. Avere versioni completamente diverse di un logo era una cosa molto rara
  • Dall’altro un grande appiattimento delle identità delle aziende

La necessità comune di tutti questi rebrand è quello di migliorare la leggibilità del proprio logo sulle piattaforme digitali, attraverso una migliore riproducibilità a schermo e in piccole dimensioni.

Ma questo non genera un effetto negativo se TUTTI fanno la stessa cosa? Io credo che vedremo importanti sviluppi su questo fronte.

Forse questo uso esagerato dei font sans-serif o bastoni (qui spiego cosa sono) porterà ad un ritorno alla moda dei serif?

Secondo me sì. Anzi, lo si sta già vedendo su molti siti importanti ed influenti, come ad esempio Medium o Mailchimp.

3. Il Semi-Flat è ormai lo standard

Già con il post dell’anno scorso ti avevo parlato di Semi-Flat Design come la “nuova cosa” nel mondo del design. Si tratta sostanzialmente del design “quasi Flat”. Lo avevo spiegato bene in questo vecchio video.

Ormai, si può dire che questo stile quasi Flat è diventata la norma. Illustrazioni, infografiche e interfacce piatte ma con elementi che diano profondità come sfumature, ombre ed effetti 3d.

Direi che si continuerà a vedere questo stile in tutto il 2019.

Illustrazione di Leo Natsume

4. Illustrazioni grandi, piene di gradienti e, a volte, strane

Proprio come conseguenza del punto precedente, le illustrazioni utilizzate per la maggiore nel graphic design e nella comunicazione, sono piuttosto particolari rispetto a prima.

Sono presenti numerosi gradienti e sfumature, come in questo caso qui sotto, all’interno delle immagini. E sono spesso inserite in grandi dimensioni all’interno di siti web e layout vari.

Illustrazione di Leo Natsume

Ma oltre a questo, stiamo iniziando a vedere questo tipo di illustrazioni, a volte molto strane, con esseri umani stilizzati in modi estremi o con colori particolari. Come questi esempi qui sotto, presi dalle homepage di siti come Zendesk, Asana e Slack

5. Pattern complessi e strutturati

Un’altra tendenza che sto vedendo pian piano svilupparsi è quella dell’utilizzo dei pattern, che già l’anno scorso avevo segnalato. Quest’anno, come aggiunta, voglio sottolineare come ci sia una sorta di tendenza a creare pattern molto complessi, con molte sovrapposizioni o elementi diversi.

Ma anche con immagini ed illustrazioni composte da diversi pattern messi insieme tipo il mostro del Dr. Frankenstein.

6. Potrebbe tornare il collage. In chiave digitale, però

Tutte queste tendenze sono molto collegate l’una con l’altra. Non c’è forse modo migliore di trasmettere esageratezza o caos volontario che utilizzando un collage. Credo che nel 2019 vedremo sempre più l’utilizzo di collage in chiave moderna, quindi che mischiano illustrazioni semi-flat a fotografie, meme e gif.

Personalmente un po’ ci spero in questo ritorno di fiamma, credo che esistano pochi strumenti visivi efficaci quanto un collage nel raccontare una storia attraverso un’immagine. Proprio perché si tratta di un insieme di più immagini. Vedremo che succederà!

7. Tipografia gigante ed avvolgente

Questa è in realtà una tendenza in atto già da qualche anno: l’utilizzo della tipografia come elemento decorativo estremo. Testi giganti, che avvolgono l’intera pagina o l’intero ambiente e che comunicano in modo aggressivo ma, paradossalmente minimalista (visto che si usa solo il testo nella composizione).

Ecco qualche esempio (ti basta scorrere a destra per vederli):

8. XR Design: realtà aumentata e virtuale cambieranno il design

Forse magari non già nel 2019 ma io mi aspetto che nei prossimi anni si inizierà a parlare seriamente, finalmente, di design per la realtà virtuale e realtà aumentata. Il cosiddetto XR Design (XR = Extended Reality).

Già molte aziende del graphic design tradizionale, come Adobe con il suo Progetto Aero, stanno iniziando a sperimentare il quella direzione. E nell’ultimo anno sono già nati i primi progetti di brand identity pensati per la realtà virtuale, come questo, di cui si era parlato qui:

Si tratta di un settore in cui ancora è piuttosto complesso entrare come designer ma, sempre di più, ne vedremo applicazioni e contaminazioni nella grafica.

Conclusioni

Questi sono alcuni dei trend che ho provato ad identificare e a prevedere. Alcuni sono già sostanzialmente realtà, altre sono previsioni vere e proprie che potrebbero o non potrebbero realizzarsi. Ci vediamo tra un anno per vedere se ci ho preso :)

Comunque, ogni scelta grafica, stilistica ed estetica, nella design, deve avere un significato. Quindi anche il seguire un determinato trend o una tendenza deve essere una scelta stilistica generata dalla necessità di comunicare qualcosa.

Ovviamente, quindi, conoscere i trend nel mondo del graphic design non vuol dire dover modificare il proprio modo di lavorare per seguire la moda.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia aiutato a sprigionare un po’ di creatività in vista del nuovo anno.

Alla prossima,

Lorenzo.

Fonti usate: Coastalcreative, 99design, Graphicmama, Behance e varie altre cose viste in giro

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