Quali saranno i trend della grafica nel 2021?

Lorenzo MigliettaLorenzo Miglietta
Trend grafica 2021 copertina

Come da tradizione ormai, eccomi a scrivere l’articolo su quelli che sono o potrebbero essere i trend della grafica nel 2021.

Gli anni scorsi avevo scritto gli articoli sui trend del 2020, del 2019 e del 2018. Alcune “previsioni” in questi anni si sono rivelate giuste altre invece hanno avuto un impatto meno rilevante del previsto e altri trend invece sono stati imprevedibili.

Questa la versione video dell’articolo che stai leggendo:

Queste prime settimane di gennaio si è respirata un’aria di cambiamento e voglia di fare cose nuove. Ne è la prova il fatto che un sacco di aziende hanno presentato i loro nuovi loghi e le loro nuove identità visive adesso. Hanno proprio aspettato che finisse il 2020 per aspettare il 2021, quasi a voler iniziare con la giusta “fortuna”.

Ma quindi, quali saranno i trend nel graphic design nel 2021?

Prima di rispondere a questa domanda devo fare una premessa. Perché un anno come è stato il 2020 richiede una premessa, ovviamente.

Come siamo arrivati al 2021

Ho aspettato a fare questo video perché ho visto due principali tendenze completamente opposte di cui ora ti parlo. Il 2020 è stato un anno molto strano e ha portato a strascichi interessanti anche nel graphic design e nella comunicazione.

Le due tendenze sono che, da un lato, per certe cose, il mondo si è fermato nel 2020 e quindi molti dei trend di cui ho parlato nel video dello scorso anno sono ancora lì, in via di esplosione o pronti ad esplodere.

Ma dall’altro lato il mondo è stato anche rivoluzionato e cambiato per sempre.

Dei trend di cui avevo parlato l’anno scorso, in particolare, vedo ancora validi l’uso della tipografia gigante, l’utilizzo di immagini composte da fotografie e disegni mixati tra loro, la nobilitazione nelle stampe e anche l’uso di forme e colori in stile Cyberpunk.

Le immagini scarabocchiate. Uno dei trend che avevo previsto per il 2020.

Ma è anche vero che, dall’altro lato, l’anno appena concluso è stato una rivoluzione. Tutti hanno scoperto come lavorare da casa e le barriere tra il mondo digitale e il mondo fisico si sono assottigliate e in alcuni casi si sono totalmente annullate.

E alcuni dei nuovi trend della grafica sono proprio relativi a questo aspetto.

Un ultimo macro-aspetto è legato alle conseguenze da “sensazione di fine del mondo” scatenata dalla pandemia del 2020 che ha portato a trend estremizzanti e distopici.

Vediamo ora le tendenze nella grafica, nuove, che “prevedo” per il 2021.

I trend del graphic design nel 2021

  1. Massimalismo
  2. Tecnodistopia 
  3. Combinazioni disarmoniche di colori
  4. Tipografia mischiata a fotografie ed immagini (magari interattivamente)
  5. Visualizzazione creativa di dati e statistiche

Massimalismo

Moooi (clicca, fidati, è una figata)

Il massimalismo è sicuramente il trend principale del 2021. In contrapposizione (e contrappeso) al minimalismo che da sempre caratterizza la grafica, ogni qualche anno, ritorna.

Il massimalismo è quando invece di comunicare con il principio del “less is more” si comunica con quello del “more is more”. Più cose, più colori, più decorazioni, più superfluo.

In questo 2021, in particolare, il massimalismo sarà una combo tra arte classica, brutalismo, vaporwave, 3D e cultura pop come meme ed elementi multimediali.

Tecnodistopia

Mav Farm

Come detto, questo 2020 ha influenzato molto la nostra percezione sul futuro. E non può stupire nessuno se tra i trend del 2021 c’è quello della Tecnodistopia

Per Tecnodistopia intendo quello stile estetico che unisce le sensazioni, le forme e colori tipiche del mondo tech a sensazioni, forme e colori in stile post apocalittico.

Philippa Price

Un’unione tra i mondi di Blade Runner e di Mad Max, in pratica.

Edoardo Smerilli

Maschere a gas, cieli pieni di smog rossi e arancioni, intelligenze artificiali opprimenti e tecnologia fuori controllo.

Forse non proprio rassicurante ma sicuramente molto figo.

Combinazioni disarmoniche di colori

Rouser

In linea con i due trend precedenti, una tendenza che ho notato è quella di rompere gli schemi con le combinazioni classiche: armoniose ed efficaci perché rilassanti e/o equilibrate. 

Bam! Un bel verde evidenziatore con un beige. Un bel collage di rosa, giallo, verde e rosso. Con lo scopo preciso di fare proprio qualcosa di fastidioso ed eccessivo. Come se l’elaborato grafico volesse uscire dallo schermo o dalla pagina e prenderti a pugni gli occhi.

Mutek Festival

Tipografia mischiata a fotografie ed immagini (anche in modo interattivo)

Maggie Rose

Ormai vedere dei testi scritti con, ad accompagnarli, delle emoji è una cosa normale. Ma non vanno bene per qualunque tipo di brand.

Ci sono brand con un’identità visiva più dinamica e aggressiva che stanno iniziando ad utilizzare una soluzione diversa: fotografie e immagini all’interno dei testi, usate come emoji.

Kati Forner

In pratica, i brand che usano questo stile possono sfruttare il potenziale emotivo e comunicativo delle emoji senza compromettere la coerenza della loro estetica aziendale.

Cellular Agriculture Society

Visualizzazione creativa di dati e statistiche

Ad inizio 2020, tra i trend che avevo individuato come pronti ad esplodere c’era quello relativo alla visualizzazione creativa di dati e statistiche.

Mai avrei immaginato però che nei 12 mesi successivi, i dati e le statistiche diventassero qualcosa di così “quotidiano” per la maggior parte delle persone.

Quest’anno c’è stata ovviamente un’impennata pazzesca di rappresentazione dei dati per via della pandemia. Siti di news e di divulgazione che sono riusciti a rappresentare i dati in modo efficace e creativo sono quelli che sono diventati ancora di più punto di riferimento.

Siti come il New York Times (esempio 1, esempio 2, esempio 3), Washington Post (esempio), El Pais (esempio) o Il Sole 24 ore (esempio) hanno fatto lavori meravigliosi di data visualization e storytelling.

Il 27 maggio il New York Times fece uno splendido editoriale, interattivo, chiamato “An incalculable loss
La rappresentazione dei casi per 100mila abitanti negli USA – Washington Post

Io credo che nel 2021 questo trend sarà ancora più approfondito e verrà anche esplorato in modi super originali.

Magari in modo simile a quello che ho visto fare dalla designer Giorgia Lupi di Pentagram che è diventata nota a livello globale proprio per il suo modo particolare di presentare i dati raccontando la storia che quei dati vogliono significare.

Giorgia Lupi – Happy Data
Giorgia Lupi – Happy Data

Conclusioni

Come gli scorsi anni, una cosa ci tengo a dirla: ogni scelta nel graphic design deve avere un significato. Quindi anche il seguire un determinato trend o una tendenza deve essere una scelta coerente con gli obiettivi del brand.

Ovviamente, quindi, conoscere i trend nel mondo del graphic design non vuol dire dover modificare il proprio modo di lavorare per seguire la moda.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia aiutato a sprigionare un po’ di creatività in questo nuovo anno ✨

Alla prossima,

Lorenzo.

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