Formato vettoriale: che cos’è e a cosa serve

Marco AgustoniMarco Agustoni
formato vettoriale

Probabilmente avrai sentito parlare del formato vettoriale un’infinità di volte (altrimenti non saresti qui), ma ti sei mai chiesto davvero che cos’è il formato vettoriale e quali sono i suoi reali impieghi?

In questo articolo cercherò di portare un po’ di chiarezza nei tuoi pensieri e di offrirti una panoramica a 360 gradi sul formato vettoriale, focalizzandomi su quello che ti interessa davvero; vale a dire sugli specifici impieghi in ambito grafico (grafica vettoriale), senza i quali ti risulterà molto difficile diventare un designer.

Prima di spiegarti che cosa è il formato vettoriale devi sapere che esistono due tipologie di immagini digitali: raster e vettoriali.

Formato raster vs formato vettoriale: qual è la differenza?

Te ne parlo nel video qui sopra e lo ha spiegato bene anche Lorenzo nell’articolo sulle differenze tra grafica raster e grafica vettoriale, ma andiamo a ripassare velocemente la questione!

Che cos’è un’immagine Raster?

Per immagini raster (o bitmap) si intendono le immagini fotografiche (scattate per esempio con lo smartphone) che possono essere in formato JPG, PNG, GIF oppure TIFF. Queste tipologie di immagini sono composte da pixel colorati, ovvero singoli puntini invisibili che compongono una figura.

Le immagini raster hanno una dimensione e risoluzione propria quindi, nel momento in cui vengono ingrandite oltre le loro dimensioni originali, subiscono perdite di dettagli e appaiono sgranate o dentellate. Aumentando infatti le dimensioni di un’immagine raster si manifesta un effetto visivo molto sgradevole chiamato pixellatura. Il principale vantaggio di un’immagine raster però è che grazie ai milioni di pixel che la compongono, può rappresentare svariati dettagli. Pensa a quando scatti una fotografia, grazie a milioni di pixel puoi catturare qualsiasi dettaglio.

Che cosa’è un’immagine vettoriale?

Le immagini vettoriali invece sono descritte mediante un insieme di primitive geometriche che definiscono punti, linee, curve e poligoni. Il formato vettoriale è definito attraverso equazioni matematiche ed è indipendente dalla risoluzione, infatti può essere ingrandito all’infinito senza subire perdite di qualità e definizione. Per esempio, un logo in vettoriale (composto da tracciati) può essere utilizzato sia su un biglietto da visita, sia su un cartellone pubblicitario mantenendo i dettagli invariati.

Il formato vettoriale presenta inoltre un’alta efficienza nella dimensione del file, infatti il peso di un documento è inferiore rispetto ad uno raster e può essere inviato da un computer all’altro più rapidamente.

Di seguito, sulla sinistra ti mostro un’immagine raster (in questo caso un dipinto) ottenuta con Photoshop. L’opera è stata sviluppata tramite particolari pennelli che hanno permesso la fusione di più colori e l’ottenimento di molte sfumature e variazioni.

L’immagine di destra invece è stata realizzata tramite Illustrator ed è composta da forme vettoriali. Ad esempio: gli occhi, la bocca, il naso, il cappello sono, come puoi notare, sono forme geometriche a cui sono stati applicati diversi colori.

Tutti i vantaggi del formato vettoriale

Ovviamente non bisogna sempre lavorare con la grafica vettoriale. Ci sono dei casi in cui, però, lavorare in vettoriale è estremamente utile, se non necessario.

Questo perché lavorare in formato vettoriale offre svariati vantaggi.

1. La grafica vettoriale è scalabile all’infinito

Come gia detto in precedenza, la grafica vettoriale è priva di pixel quindi è indipendente dalla risoluzione. Gli oggetti possono essere scalati all’infinito e stampati in qualsiasi grandezza senza perdite di qualità o definizione.

Un logo in formato vettoriale può essere stampato sia su un foglio A4, sia su un cartellone di 3 metri mantenendo inalterata la definizione.

Ecco perché, per progettare un logo, bisogna sempre lavorare in vettoriale.

2. La grafica vettoriale permette di modificare i colori in modo semplice e veloce

All’interno di un software di elaborazione di immagini vettoriali come Illustrator è possibile cambiare in modo rapido i colori che compongono un logo o una grafica.

È possibile per esempio modificare il colore di un oggetto passando da un metodo colore RGB ad un colore Pantone (particolarmente utilizzato in alcuni processi di stampa).

3. Il vettoriale offre la possibilità di visualizzare i contorni di un disegno

Un altro vantaggio del formato vettoriale è la possibilità di visualizzare solo i contorni che compongono un’opera. Questa modalità di visualizzazione è molto importante in fase di progettazione perché consente di trovare eventuali elementi nascosti oppure invisibili nell’anteprima. Il contorno inoltre è funzionale ad aziende specializzate in stampa digitale perché permette di guidare le attrezzature per ottenere incisioni o tagli.

In che ambito viene utilizzato il formato vettoriale?

La grafica vettoriale è comunemente usata da graphic designer per moltissimi ambiti di lavoro:

Quando è meglio utilizzare la grafica vettoriale (e quando quella raster)

Dipende tutto dal tipo di progetto. Se all’interno del tuo lavoro devi gestire elementi fotografici con diverse tonalità, sfumature, effetti e miscele di colore è meglio lavorare con immagini raster.

Se invece il tuo progetto è più simile ad un disegno o ad un illustrazione è d’obbligo lavorare con un formato immagine vettoriale.

Di seguito ti mostro due versioni dello stesso logo. A sinistra puoi vedere la versione in formato raster composta da molti pixel che offre più dettagli, ma una perdita di definizione in fase di ingrandimento. A destra invece noti il logo in formato vettoriale decisamente più stilizzato e simile ad un disegno.

Solitamente una società che ha un logo “fotografico” possiede anche una versione secondaria semplificata del marchio (in vettoriale) che viene utilizzato per stampe particolari o materiale promozionale come adesivi, carte intestate, penne, tazze, bottiglie, borse, portachiavi ecc.

Programmi di grafica vettoriale: qual è il migliore?

Ora che hai appreso le potenzialità di questo formato, cerchiamo di capire quali sono i migliori programmi per fare grafica vettoriale.

Quando ho iniziato ad approcciarmi al formato vettoriale ricordo che uno dei software più utilizzati era CorelDRAW.

In realtà la suite di CorelDraw non era pensata solo per la grafica vettoriale, ma comprendeva anche un editor di foto ed una libreria di 10.000 immagini digitali. Il software era ed è sviluppato solo per piattaforma Windows e ciò rappresenta uno degli svantaggi principali per molti graphic designer.

Negli anni seguenti mi sono avvicinato all’ambiente Mac e ciò mi ha consentito di abbandonare definitivamente CorelDRAW in favore di un altro programma di grafica vettoriale: Macromedia FreeHand.

FreeHand era un editor professionale di grafica vettoriale molto ben fatto. Uno dei punti di forza di questo software era l’interfaccia relativamente semplice e leggera, che permetteva di lavorare bene anche su computer non particolarmente veloci.

In seguito all’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe, Freehand non fu più sviluppato attivamente. Adobe scelse infatti di privilegiare il proprio prodotto storico, Illustrator, che in molte funzioni non aveva capacità di utilizzo, potenzialità, intuizione pari a quelle dell’ormai ex-concorrente FreeHand.

Adobe Illustrator diventò quindi in breve tempo lo standard di settore e ti posso garantire che attualmente rappresenta il miglior programma di grafica vettoriale.

Perché Illustrator è il miglior software per creare e gestire grafica vettoriale?

  1. È utilizzato dai migliori professionisti del settore;
  2. Si integra perfettamente con gli altri software della casa (Photoshop, InDesign, After Effects, Flash) offrendo un flusso di lavoro ottimale;
  3. Ha un interfaccia semplice ed intuitiva;
  4. Offre molte più funzioni rispetto agli altri software e dispone di migliaia di risorse online.

Quali sono i formati vettoriali esistenti?

Per imparare a lavorare con la grafica vettoriale occorre conoscere i più comuni formati immagine vettoriali che consentono di mantenere un disegno scalabile all’infinito.

Analizziamoli assieme:

  1. AI: Formato di salvataggio standard di Adobe Illustrator. Il formato AI è compatibile con i software della Creative Cloud di Adobe (Photoshop, InDesign, After Effects) e con alcuni programmi di grafica 3D (Cinema 4D).
  2. EPS: Encapsulated PostScript è un formato standard per l’elaborazione di immagini e disegni vettoriali o bitmap. Il formato è compatibile con Adobe Illustrator, CorelDraw, Freehand, Photoshop, InDesign e QuarkXPress.
  3. SVG: Formato di immagine per la grafica vettoriale. Letteralmente significa Scalable Vector Graphics ed è ottenibile mediante Illustrator. È possibile utilizzare il formato SVG anche sul web per creare elementi scalabili ed adattabili a qualsiasi pagina web.
  4. PDF: Formato sviluppato da Adobe, è il più diffuso per condividere documenti di testo ed immagini. Per la visualizzazione è necessario un lettore specifico: Acrobat Reader, distribuito gratuitamente. Un file vettoriale può essere salvato in PDF ed elaborato con i principali software di grafica come Illustrator, Photoshop e InDesign.

Formato vettoriale vs Raster: ricapitoliamo

Ecco un riepilogo con tutte le differenze ;)

File Vettoriale

  • È definito attraverso equazioni matematiche che danno vita a forme;
  • È l’ideale per creare loghi, disegni, illustrazioni, disegni tecnici e immagini che verranno stampate su prodotti;
  • Può essere scalato a qualsiasi dimensione senza perdere qualità;
  • È indipendente dalla risoluzione e può essere stampato in qualsiasi dimensione e risoluzione;
  • Anche se l’immagine è di grandi dimensioni, il peso del file risulta comunque contenuto;
  • Il numero dei colori può essere facilmente aumentato o ridotto in base ai budget di stampa;
  • Può essere facilmente convertito in formato raster;
  • Può essere salvato in diversi formato grafici: AI, SVG, EPS e PDF.

File Raster (bitmap)

  • È un immagine composta da pixel;
  • È un formato utilizzato per l’editing di foto e la creazione di immagini a tono continuo e con miscele di colore morbide;
  • Non è un formato scalabile in modo ottimale. Quando un immagine raster viene ingrandita oltre le dimensioni originali, appare pixellata;
  • Più l’immagine è grande e più il peso del file è elevato;
  • È più difficile stampare immagini raster utilizzando una quantità ridotta di colori;
  • Alcuni processi di stampa non possono utilizzare formati raster;
  • A seconda della complessità dell’immagine, la conversione in vettoriale può richiedere molto tempo;
  • Le immagini raster sono i formati di immagine più comuni, tra cui: JPG, GIF, PNG, TIFF, BMP e PSD.

Siti da cui scaricare immagini e loghi vettoriali gratis

Di seguito trovi una lista di siti che offrono immagini e loghi vettoriali da scaricare gratuitamente:

Inoltre non perderti le migliori risorse per Graphic Designer che abbiamo raccolto per te in questa sezione: Strumenti e Risorse

In conclusione

Utilizza il formato vettoriale per tutti quei progetti (loghi, illustrazioni, packaging, icone ecc) che devono poter essere scalati e ridimensionati senza problemi. Il miglior software per creare e manipolare oggetti vettoriale è sicuramente Adobe Illustrator. Si tratta un programma potente, ma allo stesso tempo complesso.

Proprio per aiutare chi parte da zero, ho creato un Corso Online su Adobe Illustrator che si chiama Illustrator Startup, un percorso composto da ben oltre 100 lezioni in cui potrai apprendere un metodo di lavoro serio, scalabile e professionale.

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Commenti:

Ci sono 4 commenti in “Formato vettoriale: che cos’è e a cosa serve”

  • come faccio a convincere che un’infografica realizzata in illustrator ed esportata in png vada bene per la pubblicazione su siti web (ad esempio tramite Plone); ogni volta che mando un file in png lo trasformano in jpeg e perdono in risoluzione. Il risultato è che vedo pubblicata un’immagine pixelata e inguardabile dal mio punto di vista di grafico

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