Illustrazione digitale o tradizionale?

Chiara ZoiaChiara Zoia
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“Oggi chi fa illustrazione deve per forza lavorare in digitale? oppure è meglio farlo in maniera tradizionale, con la carta, i pastelli, gli acquerelli, etc.?”. Questi sono un paio di esempi delle domande che fanno quasi sempre le persone quando si tratta l’argomento illustrazione nell’era digitale.

Non è raro che proprio nei momenti di formazione (ad esempio nei vari livelli della scuola) passi l’idea che gli strumenti digitali siano una sorta di “male necessario”, una specie di scorciatoia utile a semplificare il lavoro che però in qualche modo rovina la “sacralità” della creazione artistica.

Eppure capire bene come integrare il mondo digitale nella pratica dell’illustrazione professionale è essenziale per chi vuole affacciarsi a questo percorso, o anche solo capire come funziona.

Proviamo allora a esaminare più da vicino queste dinamiche, le somiglianze e le differenze tra illustrazione tradizionale e digitale. Per farlo rispondiamo a qualcuna tra le domande che più spesso fanno le persone su questo argomento.

Domande e risposte sull’illustrazione digitale vs tradizionale

Che differenza c’è tra illustrazione tradizionale e digitale?

Anzitutto è bene tenere presente che stiamo parlando di tecniche di realizzazione. In pratica: tutto il processo di ideazione, composizione, progettazione rimane lo stesso. Quello che cambia è soltanto lo strumento con cui poi, in pratica, realizzi l’illustrazione.
Di certo se mi riferisco all’illustrazione tradizionale capisci subito di cosa si tratta: foglio di carta, matita, inchiostro, acrilici, acquarelli, pastelli … insomma, tutti i materiali che si usano da sempre nel campo dell’illustrazione. Più tutti quelli che ti possono venire in mente e che sono adatti per lavorare su quel tipo di supporto.
Usiamo invece la definizione “illustrazione digitale” quando il disegno è tracciato su un dispositivo di input – di solito una tavoletta grafica – collegato a un pc, oppure su un device mobile con schermo touch (l’iPad, per fare un esempio). Oltre ai device è indispensabile un software: oggi ce ne sono sempre di più adatti a questo scopo, anche di livello professionale.

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Quali sono gli strumenti più utilizzati per l’illustrazione digitale?

Gli standard nel mondo del lavoro sono Photoshop e Illustrator, anche se negli ultimi anni è diventato sempre più importante Procreate. Si tratta di un’applicazione per disegnare, illustrare, dipingere. Fa parte dell’App Store di Apple: questo significa che si può utilizzare soltanto su device mobili con sistema IoS. Quindi, in pratica, funziona su iPad o iPhone.
È un’applicazione che lavora su file raster, come Photoshop. Quindi le illustrazioni prodotte con Procreate non sono scalabili come lo sarebbe un’immagine vettoriale (torniamo più avanti su questa differenza). Il grande pregio di Procreate è indubbiamente il prezzo: si tratta di un acquisto definitivo, e non di una formula in abbonamento, per una spesa di pochi euro. In pratica Procreate permette di disporre di uno dei migliori software professionali per il disegno digitale disponibili oggi sul mercato, quasi gratis.
A patto che, è ovvio, tu possieda il device giusto per utilizzarlo.
Offre un numero davvero impressionante di strumenti di lavoro, come i pennelli, e permette persino di produrre animazioni frame by frame a partire dalle illustrazioni realizzate.
Il suo limite più evidente è l’impossibilità di gestire canvas molto grandi. Per cui se hai bisogno di lavorare su tavole di grandi dimensioni sappi che non potrai creare più di 6 o 7 livelli. Visto il successo di questa applicazione, comunque, è probabile che Apple svilupperà man mano funzioni sempre più avanzate e superi questa mancanza tecnica.Illustrazione tradizionale o digitale 2

Che vantaggi ha l’illustrazione digitale?

Lavorare in un ambiente digitale ha di sicuro dei vantaggi, alcuni molto evidenti, altri meno. Tra quelli più facili da intuire c’è la velocità, soprattutto quando si tratta di affrontare progetti in cui la stessa immagine è ripetuta più volte. È il caso del fumetto: in questo tipo di produzione gli strumenti digitali permettono di evitare una mole di lavoro immensa quanto inutile.
Ci sono poi anche delle possibilità a cui magari è meno immediato pensare, ma che non sono meno importanti. Ad esempio, in un progetto in cui un determinato tratto ha un grosso peso per l’effetto finale dell’illustrazione, poterlo eliminare senza dover ricominciare tutto il lavoro da capo permette di portare la propria ricerca più avanti nella direzione desiderata rispetto a quanto succede con gli strumenti tradizionali.
D’altronde bisogna riconoscere che la fase di apprendimento è più utile affrontarla, almeno in parte, con le tecniche tradizionali. Il contatto con diversi strumenti e diversi materiali permette di rendersi conto in modo più esatto delle diverse possibilità espressive che questi comportano.

È meglio specializzarsi in illustrazione solo digitale o solo tradizionale?

No, in realtà è sbagliato tracciare un confine netto tra questi due ambiti. Soprattutto chi lavora con la creatività non dovrebbe mai chiudersi dentro un recinto. Anzi, la cosa migliore che puoi fare è sperimentare di continuo. Può darsi che, dopo molti tentativi, tu arrivi a sviluppare uno stile che prevede solo l’uso di strumenti digitali o solo di quelli tradizionali. Ma ci sono un sacco di soluzioni in mezzo.
Ad esempio, potresti cominciare sempre con una fase di sketching su carta, e poi trasferirla in digitale. Oppure potresti realizzare con le tecniche tradizionali delle texture che ti caratterizzano e poi utilizzarle dentro illustrazioni digitali. Questo ti consente di procedere con la flessibilità del digitale senza perdere l’unicità del tratto tipico del “a mano libera”.Illustrazione tradizionale o digitale 3

Quanti tipi di illustrazione digitale esistono?

Dal punto di vista tecnico possiamo dire che ci sono due grandi famiglie di illustrazione digitale: raster o vettoriale.
Se vuoi capire meglio cosa si intende con questi due termini, nel blog ne abbiamo già parlato almeno in un paio di occasioni (Qual è la differenza tra raster e vettoriale nella grafica? e Formato vettoriale: che cos’è e a cosa serve).
Ma entriamo nel caso specifico dell’illustrazione: per creare i tuo progetti puoi scegliere se lavorare in vettoriale o in raster. Per quanto riguarda la grafica e l’illustrazione vettoriale il software più comune a livello professione è di sicuro Adobe Illustrator. Con questa applicazione puoi tracciare linee e forme a partire da una serie di punti, detti “nodi”; in questo modo l’immagine che realizzi è fatta da tracciati, che i sistemi informatici sono in grado di ricostruire in qualunque scala. Quindi le illustrazioni vettoriali hanno il vantaggio di poter essere infinitamente scalate, sia in piccolo che in grande, senza perdere qualità o definizione.
Ma c’è anche uno svantaggio: i tracciati vettoriali sono, per forza di cose, “esatti”. Per farti un esempio grossolano: le linee dritte saranno sempre … beh, proprio dritte. E sarebbe molto difficile ricostruire un effetto “spontaneo” di leggero tremolio.
Invece per realizzare illustrazioni raster il software più utilizzato, fino a qualche anno fa, era Photoshop. Poi, con la diffusione dei tablet, sono state sviluppate molte applicazioni mobile che consentono di sfruttare gli schermi touch come vere e proprie tavole da disegno. Tra queste si sta affermando per completezza e praticità Procreate, quella che Luca di Bartolomeo usa nel nostro nuovo corso ABC Illustrazione.
Questi software creano immagini fatte di unità minime di colore, i pixel. Di solito per tracciare il disegno non si usano il mouse o il pad, che non permettono grande controllo, ma si traccia o direttamente sullo schermo, nel caso dei tablet, oppure sulla tavoletta grafica collegata al pc, attraverso delle penne fatte apposta per questo scopo.
Quindi, dal momento che in pratica disegni sullo schermo o sulla tavoletta come disegneresti sulla carta, l’illustrazione che ottieni mantiene tutta la spontaneità del segno a mano libera.
Come però abbiamo già chiarito, le illustrazioni raster non potranno essere ingrandite o rimpicciolite di molto senza perdere la loro leggibilità.Illustrazione tradizionale o digitale 4

Conclusioni

Abbiamo cercato di rispondere ad alcuni dubbi che molto spesso affronta chi si affaccia al mondo dell’illustrazione. Di certo ci sono tantissime altre domande che, specie all’inizio, è normale porsi.

Per trovare tutte le risposte e per cominciare un percorso che ti permette di affacciarti in maniera professionale a questo ambito della creatività abbiamo realizzato un corso tutto dedicato. Si chiama ABC Illustrazione, e come tutti i corsi della nostra Academy è davvero ricco di contenuti e di spunti che ti consentono di mettere subito in pratica quello che impari.

Tra queste domande non c’è proprio quella che ti interessa? Segnalalo nei commenti, così possiamo arricchire questo articolo ed essere utili a chi, come te, non smette di cercare risposte. Nel frattempo io ti saluto

A presto!

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