Anche se hai l’animo geek e ti piace sempre trovare l’ultima novità e le migliori performance per i device che usi, soprattutto per lavoro, magari non hai mai fatto particolare attenzione alla tastiera.
Anzi è molto probabile che non ti sia mai venuto in mente che la tastiera possa essere un problema; diamo infatti molto facilmente per scontato che quelle installate nei laptop, o fornite dalle aziende ad esempio con le workstation, siano lo standard indiscusso, e forse il più funzionale.
Negli ultimi anni però stanno avendo sempre più successo le “vecchie” tastiere meccaniche. Per questo abbiamo deciso di spiegarti bene cosa sono, perché potresti volerne una e aiutarti a scegliere la migliore.
Andiamo a vedere quindi come sono fatte e quali sono le migliori tastiere meccaniche per la tua postazione da creativo.
Le tastiere meccaniche: come funzionano
Partiamo dall’inizio: cosa fa la tastiera? Traduce una nostra azione, in particolare la pressione che esercitiamo sul tasto, in un impulso che viene inviato al sistema operativo. L’impulso si genera perché viene chiuso un circuito.
Nelle tastiere cui oggi siamo più abituati il circuito si chiude per contatto tra due membrane, una inferiore e una superiore, che forma una sporgenza a cupola in corrispondenza di ogni tasto. Quando facciamo pressione sul tasto schiacciamo la membrana a forma di cupola, che va a toccare quella inferiore; così chiudiamo il circuito e inviamo un impulso.
Nelle tastiere meccaniche, invece, il compito di chiudere il circuito è affidato a dei piccoli meccanismi chiamati switch: si chiamano così proprio perché sono in parte simili a degli interruttori. Quando il tasto viene premuto la parte superiore del meccanismo scivola sulla parte inferiore e determina uno scatto. Quando avviene lo scatto si chiude il circuito e parte l’impulso.
Attenzione, questo processo di fatto è più lungo e più faticoso di quello che dobbiamo fare quando usiamo le tastiere a membrane. E nonostante questo le tastiere meccaniche ci consentono di lavorare più velocemente. Come mai? Perché forniscono al nostro cervello un feedback più veloce della comparsa sullo schermo del carattere che abbiamo digitato.
Abbiamo quindi la certezza di aver schiacciato il tasto: questo basta per farci continuare la digitazione e risparmiare il tempo di attesa di feedback dallo schermo.
Il cuore delle tastiere meccaniche: gli switch
Adesso però ti devo dire che esistono almeno tre diversi tipi di switch. Ognuno funziona in modo un po’ diverso e ovviamente ognuno è più indicato per un tipo particolare di utilizzo; se smonti il tasto li puoi distinguere dal colore con cui viene realizzato. I colori che ti indico sono quelli utilizzati per gli switch prodotti dalla Cherry MX, tra i più diffusi e di miglior qualità
Linear Switch
La leva che fa chiudere il circuito è dritta. Questo significa che il meccanismo del tasto “scivola”, senza generare particolare rumore né una importante risposta tattile. Ne guadagna la velocità, soprattutto su pressioni ripetute. Li distingue il colore rosso.
Tactile Switch
In questo tipo di tasti, che si identificano grazie al colore marrone, la levetta che aziona il meccanismo presenta una piccola “gobba”. Questa crea una certa risposta tattile alla pressione del tasto, senza dover troppo rinunciare alla velocità.
Clicky Switch
Sono i meccanismi in cui il meccanismo viene azionato da una linguetta decisamente più inclinata e con una “gobba” molto pronunciata. Questo rende molto evidente la risposta sia sonora che tattile, tanto che si determina persino un piccolo rimbalzo della molla sotto al tasto. Si distinguono per il colore blu.
Quali switch scegliere?
Come abbiamo anticipato ognuno di questi switch è consigliato per diversi scopi.
I rossi, quelli lineari, sono amati dai giocatori, perché sono i più veloci. Gli switch tattili, marroni, sono invece quelli che meglio si adattano a molteplici utilizzi: proprio per questo potrebbero essere i più adatti a chi fa grafica. Infine i clicky switch, di colore blu, sono i più precisi in assoluto, e quelli che restituiscono il maggior feedback: sono molto amati da chi scrive, anche se sono i più rumorosi e questo può creare problemi in spazi di lavoro condivisi.
Il consiglio comunque è quello, se possibile, di provare di persona questi diversi meccanismi, perché si tratta proprio di trovare il giusto “feeling”. Se non trovate un rivenditore vicino a voi si possono acquistare dei piccoli kit di prova che aiutano nella scelta della tecnologia giusta.
Ancora una cosa: ti ho parlato degli switch Cherry MX, perché sono di gran lunga i più famosi e diffusi. Ma esistono anche altri produttori validi, come TTC e Alps. In più ci sono case che producono tastiere e periferiche, come Razer, che hanno sviluppato internamente la produzione di questi componenti. Tutte queste scelte, quindi, possono essere altrettanto valide.
Adesso che sai tutto di come funzionano andiamo a vedere quali sono
le migliori tastiere meccaniche
Corsair K95 RGB
Molte tastiere meccaniche arrivano dal mondo del gaming, proprio come questa Corsair K95. Ma spesso, come in questo caso, le ditte che lavorano su questo target offrono prodotti che si prestano molto bene anche ad altri scopi.
Questa tastiera ha tutte le qualità che cerca chi sceglie una tastiera meccanica: i tasti sono Cherry MX, ed è possibile scegliere tra due configurazioni, una con tasti tattili (marroni), l’altra che monta invece tasti lineari speed (sono molto simili a quelli rossi, ma con un punto di attivazione più corto).
Le tastiere meccaniche sono pensate per durare negli anni: in questo caso il telaio in alluminio spazzolato garantisce la resistenza necessaria e una relativa leggerezza. Precisiamo “relativa” perché le tastiere meccaniche sono tutto meno che portatili: questa, ad esempio, pesa 1kg e 300.
Abbiamo a disposizione 6 tasti macro. Questo è proprio uno di quei casi in cui una funzione progettata per i giocatori è davvero utile anche per chi lavora nella creatività con programmi di graphic design o video editing, perché consente di assegnare le funzioni più comuni dei software che utilizziamo a tasti specifici.
Molto utili anche la presa usb “passante”, che permette di collegare altre periferiche direttamente alla tastiera, e i controlli dedicati al multimedia. La versione che ti segnalo ha il layout italiano.
È invece puro intrattenimento la retroillumazione dinamica e personalizzabile. Però se siete tra quelli che amano lavorare di notte potreste apprezzare la luce che arriva anche dalla tastiera e va a compensare quella dello schermo, oltre che rendere più facile individuare i tasti.
Il prezzo è quello di una periferica professionale: su Amazon si parte per la configurazione con i tasti speed da circa 180 euro. Per la sua affidabilità e l’ottimo rapporto qualità-prezzo questa tastiera si è guadagnata il flag Amazon’s choice.
Logitech G413
Le tastiere meccaniche ti incuriosiscono ma non sai se davvero possono fare la differenza nella tua routine lavorativa, e quindi giustificare una spesa consistente?
Questa tastiera potrebbe essere un buon prodotto entry level. Utile per avvicinarti a questo mondo e prendere in futuro la decisione di acquistare qualcosa di più performante, oppure tornare alla tastiera a membrana.
Le funzioni sono molto simili alla Corsair con cui abbiamo aperto le nostre segnalazioni. Ma c’è una significativa differenza di prezzo.
Da cosa dipende? Anzitutto dal fatto che Logitech non è ricorsa ai blasonati, e costosi, switch Cherry MX, ma se li è prodotti in casa. Poi di certo dai materiali che si mantengono su un livello medio.
E ancora ci sono dei dettagli che magari per un uso professionale paiono secondari, ma che vanno comunque ad incidere sul prezzo.
Il design di certo è meno seducente di altri prodotti più costosi. La retroillumazione LED è presente, ma non si può impostare il colore. Non si tratta solo di estetica: se il rosso ti dà fastidio, potrebbe essere un problema.
Il suono dei tasti è presente, ma attutito rispetto a tastiere di altri switch meccanici: può essere un bene, se lavori in ambienti dove puoi disturbare altre persone, ma anche un male se è proprio un secco ticchettio quello che stai cercando.
Il prezzo è certamente un elemento che gioca a favore di questa tastiera, così come il layout italiano. Su Amazon la trovi a un prezzo che si agisce intorno ai 65 euro.
Razer Huntsman Tournament Edition
Ti segnalo questa tastiera soprattutto per una caratteristica: come suggerisce il nome è pensata per essere portata in giro.
Magari non devi affrontare tornei di videogame, ma se stai cercando una tastiera meccanica non troppo ingombrante e leggera, questa Razer pesa meno della metà degli altri prodotti che ti presento in questo articolo e occupa poco più di 50 cm in larghezza, anche se per godere di queste mini-proporzioni occorre rinunciare al tastierino numerico.
Gli switch sono prodotti da Razer e adottano una tecnologia molto particolare: combinano un input meccanico e un’attuazione ottica, tramite tecnologia infrarossa.
Si possono scegliere diverse configurazioni: layout USA, EU e italiano, switch lineari o a scatto.
Dal momento che si tratta di un’azienda specializzata nel mondo del gaming abbiamo prestazioni ottime dal punto di vista della velocità di risposta e della durevolezza dei tasti, che sono garantiti fino a 100 milioni di battute.
Ottima anche per la connetività: in dotazione un cavo USB-C intrecciato removibile in fibra ottica.
Puoi acquistarla nelle configurazioni che ti ho illustrato su Amazon; il prezzo parte da poco più di 140 euro, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Roccat Vulcan 120
Se quello che cerchi è una tastiera meccanica che al buon funzionamento abbini un po’ di fattore “wow” la Roccat Vulcan può essere una scelta interessante.
Switch tattili TITAN di grande robustezza prodotti internamente dall’azienda garantiscono una pressione rapida ma precisa. La scocca è rivestita in alluminio anodizzato e i tasti sono stati progettati in modo da evitare il più possibile l’accumulo di polvere. Idea molto interessante, visto che sappiamo benissimo quanto sporco si possa accumulare nelle tastiere!
Ma la caratteristica più notevole di questa tastiera meccanica è di certo l’illuminazione. La completa trasparenza dei tasti sui quattro lati permette di diffondere nel modo migliore la luce che proviene dai LED a lunga durata, in grado di offrire 16,8 milioni di colori ed effetti multipli.
Il tutto per dare il massimo risalto al sistema di illuminazione AIMO.
In più troviamo una comoda manopola per i tasti multimedia e un poggiapolsi rimovibile che asseconda la già buona inclinazione della tastiera, che così garantisce un’elevata ergonomia.
La trovi su Amazon, in diverse configurazioni, ma solo con layout US. Il prezzo per questo modello si aggira intorno ai 150 euro.
Console Loupedeck Plus
Cosa intendi per tastiera? Non sto scherzando, te lo chiedo sul serio.
Se per tastiera intendi una serie di tasti con le lettere, molto simile a quella che una volta azionava le macchine da scrivere, allora la Loupedeck Plus non è una tastiera.
Se invece per tastiera intendi un device di input che funziona attraverso la pressione di tasti allora questo prodotto non soltanto rientra a pieno nella categoria, ma potrebbe essere la miglior tastiera per chi lavora nell’ambito della creatività, in particolare fotoritocco e video editing.
Si tratta, grossomodo, di una console progettata per chi lavora prevalentemente con i software della suite di Adobe, come Photoshop, Lightroom, After Effects, Premier Pro e Final Cut.
Pulsanti meccanici, quadranti e rotelline danno immediato input alle principali funzioni di editing.
Una soluzione interessante per chi deve scrivere poco, o quasi per nulla, e magari lavora su un portatile.
Puoi acquistarla su Amazon per una cifra intorno ai 240 euro.
Realforce R2 PFU Tastiera Full Size
Design retrò per una tecnologia avanzata e un’esperienza di digitazione molto apprezzata dagli utenti.
La Realforce R2 offre componenti di altissima qualità. A partire dagli switch Topre da 45 grammi sull’intero layout: si tratta di tasti progettati con un particolare accorgimento. La molla interna, infatti, è rivestita da una cupolina in gomma che serve ad attutire nella giusta misura il rumore prodotto dai tasti.
Non basta: questa tastiera si può adattare ad ogni preferenza d’uso. Infatti è possibile regolare in tre posizioni differenti il punto di attuazione dei tasti. Così, che tu preferisca sfiorare i tasti o al contrario esercitare una pressione vigorosa, potrai trovare comunque la configurazione più confortevole.
Offre un supporto di rollover completo, così anche se digiti ad altissima velocità hai la certezza che nessun input verrà perso.
I materiali sono di eccellente qualità e i cappucci dei tasti sono pensati per non sbiadire e non perdere la finitura caratteristica. La connettività è garantita dal cavo usb 2. I tasti sono 108, configurazione statunitense.
Un difetto? Manca la retroilluminazione. Ma questo è davvero l’unico neo che si possa trovare in questo prodotto.
Il prezzo, come ovvio, è adeguato alla qualità più che professionale. La trovi su Amazon in due colori, nero o avorio, a partire da poco meno di 300 euro, solo con layout US.
Ma qual layout devo scegliere per la mia tastiera meccanica?
Come sempre quando devo rispondere a domande di questo tipo mi viene spontaneo dire: “dipende”.
In realtà per quanto riguarda le tastiere meccaniche dobbiamo considerare come prima che alcune tra le migliori, anche quelle citate in questo articolo, sono prodotte solo con il layout USA. Quindi non si pone neanche la scelta.
Può essere un problema? Non troppo, ma questo davvero dipende dal tipo di utilizzo che vuoi farne.
Ti spiego meglio: il layout è la disposizione dei tasti nella tastiera, ancora meglio a che lettera, simbolo, funzione corrisponde il tasto che viene premuto.
La configurazione americana, molto diffusa, è QWERTY come in quella italiana. Però non troverai alcune lettere che sono caratteristiche della nostra lingua, come quelle accentate.
Al loro posto invece molti simboli, come le parentesi, anche graffe.
Quindi in generale se usi la tastiera per scrivere molti testi in effetti dovresti preferire il layout italiano (nell’articolo trovi anche tastiere con questa configurazione). Se invece ti occupi prevalentemente di grafica, o ancora ti capita di scrivere codice, la configurazione americana potrebbe persino risultare più semplice e vantaggiosa di quella italiana.
Il bello del mercato è che offre davvero tante soluzioni, quindi non dubito che troverai la più adatta alle tue esigenze
Conclusioni
Ti ho mostrato alcune soluzioni tra le migliori tastiere meccaniche sul mercato che possono migliorare confort, velocità e precisione nel tuo lavoro.
Se quello che cerchi è il massimo dell’efficenza e della comodità ti può far comodo leggere anche
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Tu hai mai provato le tastiere meccaniche? Il ticchettio dei tasti aiuta la tua concentrazione o ti disturba? Trovi che i tasti meccanici siano più precisi? Facci sapere cosa ne pensi e come sempre continua a seguirci
A presto!