Negli ultimi giorni mi è capitato spesso di riflettere su quanto la tecnologia e l’innovazione tecnologica abbiano influito e continuino a farlo nel mondo del graphic design. A partire dall’invenzione della stampa a caratteri mobili del 1453 di Gutenberg fino ad oggi, con computer potentissimi, stampanti 3D, schermi interattivi, software potentissimi, eccetera.
Ok, e questo lo sappiamo tutti. Quello di cui però voglio parlare in questo articolo è di una rivoluzione che noi designer (e non solo) stiamo vivendo in prima linea: la rivoluzione tecnologica del graphic design.
In seguito alle mie profonde riflessioni filosografiche, sono infatti giunto alla conclusione che lo stesso graphic design è per forza di cose immediatamente e strettamente correlato allo sviluppo della tecnologia. Cioè, più la tecnologia migliora, più il graphic design migliora con essa. È una sorta di percorso parallelo. Una crescita direttamente proporzionale.
E questa mi sembra una cosa davvero figa di cui parlare, e di cui parlare molto perché, ti assicuro, c’è davvero tanta carne al fuoco.
Ho deciso quindi di scrivere questo articolo, un articolo lungo, ti avviso (no davvero lungo, ti ri-avviso), in cui parlo di questo rapporto tra la grafica e la tecnologia e di questa cosa che ho chiamato rivoluzione tecnologica del graphic design.
Ti voglio parlare di come la grafica sia cambiata, sta cambiando e cambierà nei prossimi anni sempre di più e sempre più velocemente correndo con la stessa velocità con cui corrono le innovazioni tecnologiche.
E, inoltre, ti voglio parlare di come noi poveri graphic designer possiamo stare al passo con tutti questi continui cambiamenti.
3, 2, 1… via!
Perché il graphic design è direttamente correlato allo sviluppo tecnologico?
Partiamo da qui. Perché lo sviluppo tecnologico è così importante per il graphic design? Perché la grafica è influenzata così tanto dal nuovo computer appena uscito, dal nuovo strumento, dal nuovo software con quella nuova funzione, da quel nuovo plugin che ti permette di fare la stessa cosa però nella metà del tempo?
La risposta breve è questa: non si può parlare di grafica senza parlare degli strumenti tecnologici che permettono di fare grafica.
Come ti ho accennato nel paragrafo iniziale, la grafica nasce ed esiste grazie agli strumenti. A partire da quando l’uomo pitturava nelle grotte e usava come “strumenti” le proprie dita, passando per l’invenzione della scrittura qualche decina di secolo fa, per la codificazione degli alfabeti, per l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, per la creazione delle tecniche litografiche, delle fotografie, dei font, della stampa rotazionale, dei collage, dei computer con interfacce grafiche, dei software di grafica, dei… Devo continuare?
Cosa pensi che sarebbe la grafica oggi senza tutto ciò? Nulla, esatto. Non esisterebbe, così come non esisterebbe tutto il resto che ci circonda nel mondo occidentale. Quindi, la grafica è legata in modo indissolubile allo sviluppo tecnologico.
In particolare, quanto più si sviluppa la tecnologia, tanto più si sviluppa il graphic design.
Il problema (oppure no, dipende dai punti di vista) è che la tecnologia si evolve sempre più rapidamente e la grafica, visto che vi è collegata in modo indissolubile, si evolve con essa e con la stessa rapidità.
La grafica è cambiata di più negli ultimi 15 anni rispetto a quanto sia cambiata nei precedenti 50
Ebbene si. Questo perché anche la tecnologia è cambiata di più negli ultimi 15 anni rispetto a quanto sia cambiata nei precedenti 50. Cioè, le innovazioni tecnologiche tra, per dire, il 2000 e il 2015, sono nettamente e indiscutibilmente più grandi, numerose ed entusiasmanti delle innovazioni tecnologiche che sono avvenute tra il 1950 e il 2000.
E la cosa bella è che le innovazioni tecnologiche avvenute tra il 1950 e il 2000 sono incredibilmente più grandi, numerose ed entusiasmanti di quelle avvenute, per esempio, nei 100 anni precedenti e quindi tra il 1850 e il 1950.
Questo elementare grafico mostra quanto la tecnologia umana sia progredita fino ad oggi e con che livello di crescita:
Non ci credi? Non mi voglio mettere a fare l’elenco di tutte le innovazioni che sono avvenute negli ultimi 150 anni, ti annoierei e questo articolo diventerebbe un elenco quasi infinito. Come dimostrazione di questa mia teoria, però, ti voglio chiedere di provare ad immedesimarti nei progettisti di 100, 50, 20 anni fa.
Alla fine dell’800 un manifesto veniva dipinto a mano e riprodotto tramite litografia in serie (per la prima volta nella storia l’arte diventava grafica) da grandi maestri come Henri de Toulouse-Lautrec o Alfons Mucha. Per quanto all’epoca questa potesse essere considerata un’innovazione incredibile, capace di cambiare l’intera economia dell’arte, e far nascere il settore della grafica, oggi, pensare di produrre un manifesto in questo modo è da folli. A meno che non si voglia fare qualcosa di molto lento e molto dispendioso.
Successivamente arriva la fotografia, arrivano i fotomontaggi nei primi decenni del ‘900 e arrivano i font adatti ai fotomontaggi come, ad esempio, il Futura. Le tecniche migliorano, la velocità aumenta così come la produttività e la capacità di diffusione di una singola immagine o manifesto.
Nel frattempo le tecniche migliorano, piano piano, ma sempre più velocemente, perché piano piano ma sempre più velocemente si sta evolvendo la tecnologia.
Saltiamo un po’ di decenni e arriviamo agli anni ’80, il particolare al 1984, esce il Macintosh, che permette di interagire, ad esempio, con i font (ma non solo) tramite interfacce grafiche. È uno degli strumenti che iniziano a far capire quanto la “macchina” possa trasformare in meglio il lavoro del graphic designer.
Proprio su questa ondata di innovazioni tecnologiche, nel 1990 arriva Photoshop, i computer migliorano sempre di più con schermi a colori, sistemi operativi alla portata di tutti. E poi anche la nascita di Internet, dove si possono pubblicare e mandare via mail immagini e disegni.
E Internet, così come altre innovazioni precedenti, porta a cambiare tutto nel mondo della grafica e del design!
Dall’inizio della diffusione di Internet nel mondo occidentale della metà degli anni ’90 all’avvento del cosiddetto web 2.0 è uno schiocco di dita se paragonato ai decenni precedenti tra l’invenzione della fotografia e quella del computer, ad esempio.
Arrivano i forum, le chat, i blog e le mailing list e poi arrivano, soprattutto, i social network. Un’immagine (dire manifesto ormai non ha quasi più senso) di grafica pubblicata online può raggiungere milioni di persone in poche ore. È proprio su questo che gioca, ad esempio, il viral marketing, e cioè le campagne di pubblicità che puntano ad essere virali in poche ore sui social media sfruttando la tendenza del momento, a volte anche della giornata!
La velocità di produzione attraverso il miglioramento di hardware e software, la velocità di diffusione di un’immagine attraverso internet e i social network e il miglioramento stesso della qualità degli elementi grafici. Tutto è migliorato negli ultimi anni nel graphic design grazie alla tecnologia. E tutto è migliorato sempre di più, sempre più velocemente!
La grafica cambierà nei prossimi anni molto di più rispetto agli ultimi 15
L’evoluzione tecnologica è sempre più rapida. Questo è un dato di fatto. Quanto più rapida? Molto più di quello che pensi, davvero.
Per farla breve: il livello tecnologico dell’umanità, nei prossimi anni non crescerà né seguendo l’andamento di crescita del passato, né seguendo l’andamento di crescita del presente ma seguendo un andamento di crescita esponenziale.
Che ne dici, quindi, aggiorniamo il grafico di prima?
Abbiamo appurato che la grafica cresce in modo direttamente proporzionale, o quasi, alla tecnologia. O perlomeno crescono le tecniche, gli strumenti e le innovazioni tecnologiche.
L’ultimo grafico qui sopra, quindi sarà da considerare applicabile non solo alla crescita tecnologica ma alla crescita nel mondo del graphic design, non credi?
Ma in che modo questa crescita di innovazioni tecnologiche si sta manifestando? Quali sono ste innovazioni e come stanno cambiando o cambieranno il graphic design?
Quali sono le innovazioni tecnologiche nel graphic design che stiamo vivendo proprio ora?
Ok Lorenzo, le invenzioni del passato sono fighe e ho capito che l’umanità si sta trasformando in una distesa di robot o cose del genere, però, in modo pratico, che innovazioni ci sono in giro adesso così importanti??
Ho identificato 5 innovazioni tecnologiche attuali nel graphic design, quelle che stiamo vivendo e di cui osserviamo in modo diretto gli effetti e le conseguenze.
- Computer sempre più performanti a livello di hardware. La prima delle innovazioni tecnologiche che stiamo vivendo nel mondo della grafica è quasi ovvia, no? I computer sono sempre più performanti e potenti. Si, anche se a volte ti viene voglia di cacciare tutto dalla finestra quando si blocca InDesign o hai una decina di schede aperte su Chrome. Quelli sono intoppi da nulla se si guarda la formidabile crescita esponenziale della potenza di calcolo di un computer.
A tal proposito ti posto un grafico che mostra questa crescita incredibili in termine di potenza di calcolo. Questo grafico, preso da qui, è basato sulla Legge di Moore (puoi approfondire su Wikipedia) relativa alla crescita della potenza di calcolo dei computer.
E questo, ovviamente, influisce pesantemente sulla grafica e sul design, perché permette di supportare software sempre più potenti e dinamici e stare al passo con aggiornamenti degli stessi, che sono sempre più innovativi.
La costante innovazione e miglioramento dei computer rende molto difficile anche scegliere un buon computer per fare grafica e rimanere al passo coi tempi. - Software sempre più dinamici. I software per fare grafica, nel senso più ampio possibile del termine, quindi comprendendo anche modellazione 3D e animazione oltre alla solita grafica 2D, sono sempre più, come dire… fighi!
Permettono di fare sempre più cose e, soprattutto, di farle sempre più velocemente e sempre meglio. Di recente è uscito l’aggiornamento 2015 della Adobe Creative Cloud e ci sono alcuni che ritengono che questo sia l’aggiornamento più corposo e innovativo di sempre, o comunque uno dei top.
Se si pensa a ciò che si poteva fare, ad esempio, con Photoshop Cs3 o precedenti, si rimane allibiti dai miglioramenti di questo software nelle versioni successive. E si parla del 2006, neanche 10 anni fa. Si riprende il discorso di prima: si procede sempre meglio e sempre più velocemente. - Tavolette grafiche e schermi interattivi. Questa è la mega-innovazione nell’ambito della grafica 2D negli ultimi anni. Le tavolette grafiche sono passate dall’essere uno strumento d’elite, che soltanto artisti superpagati o graphic designer di agenzie enormi potevano permettersi, all’essere una periferica comprabile da chiunque alla stregua di una qualsiasi tastiera o mouse professionali.
Oggi una tavoletta grafica di medie potenzialità e dall’utilizzo amatoriale può essere acquistata a una 50ina di euro/dollari (non tutte, scopri come scegliere una tavoletta)
La stessa cosa avverrà sicuramente con gli schermi interattivi, e cioè le tavolette grafiche incorporate agli schermi. In pratica, questi schermi interattivi permettono di disegnare e progettare con la penna direttamente su schermo con dei livelli di precisione mostruosamente di qualità.
Ti posto questo video della Wacom Cintiq 27QHD, una delle tavolette grafiche con schermo interattivo più avanzate del momento, per capire bene di cosa si sta parlando: Attualmente questi schermi interattivi costano svariate centinaia o migliaia di euro ma, tutti sappiamo come funzionano le innovazioni tecnologiche che hanno successo: dopo un po’ di tempo iniziano a scendere di prezzo e diventano disponibili a tutti.
Tradotto: tra qualche anno, la stragrande maggioranza dei designer lavorerà con schermi interattivi quotidianamente. Tra qualche paragrafo ti parlo di alcune implicazioni che può avere questa diffusione di massa nel mondo del design e della grafica. - Stampanti 3D. Assieme agli schermi interattivi, l’altra innovazione che sta sconvolgendo il mondo del design e della grafica (in minor misura) è il continuo miglioramento della tecnologia relativa alla stampa 3D.
È sicuramente una delle nicchie tecnologiche dalla crescita più elevata. La tecnologia migliora sempre di più e i costi di stampa in 3D diminuiscono sempre più.
Molti speculano sul fatto che un giorno chiunque, anche chi non è designer, si potrà stampare qualsiasi oggetto in casa, in autonomia, scaricando un file vettoriale in tre dimensioni e cliccando su stampa, così come si fa con la stampa tradizionale.
Oltre alla diminuzione dei costi, un altro aspetto in continuo miglioramento è la velocità di stampa. Agli inizi per produrre un oggetto ci si mettevano ore. Oggi, pian piano, il tempo impiegato diminuisce sempre di più, rendendo sempre più vantaggiosa la cosa. - Risorse praticamente illimitate (font, freebie, template, mockup, ecc). Non mi è capitato di leggere questa cosa da nessuna parte, ma uno degli aspetti che sta cambiando in modo sostanziale tutto il mondo del graphic design è la diffusione massiva di risorse per fare grafica. Quasi ogni giorno io ricevo mail o leggo post sui social in cui vengono promossi font, mockup, azioni photoshop, texture, pattern e molto altro GRATIS.
Questo è un aspetto che, anche se non sembra, sta cambiando enormemente il mondo del design.
Da un lato contribuisce alla svalutazione della fascia medio-bassa del mondo economico della produzione grafica, dall’altra contribuisce alla diffusione delle conoscenze e delle possibilità a chiunque nel mondo.
Ognuno la vede come vuole, io, personalmente sono molto positivo sotto questo punto di vista: chi vuole continuare a fare cose di qualità, di certo non usa i freebie. Tranquilli, c’è ancora mercato di qualità in giro per il mondo!
E quelle che vivremo tra qualche anno
Aspetta, specifico che questo ancora non lo posso sapere con esattezza, purtroppo il viaggio nel futuro con Marty McFly e la DeLorean non l’ho ancora fatto! Ma posso provare a pensare quali potrebbero essere i cambiamenti tecnologici che influenzeranno in futuro il graphic design.
Un aspetto che, secondo me, diventerà centrale sarà il miglioramento continuo nelle interazioni tra designer e software di progettazione grafica attraverso strumenti tecnologici che permettano un’interazione in tempo reale tra i movimenti del corpo e i software.
Ok, non hai capito niente? Allora provo a spiegartelo con un video. Questo.
Il video che hai appena visto è un video introduttivo di Hololens, un progetto della Microsoft,su quelle che potrebbero essere le sue potenzialità. Quelle che vedi nel video, infatti, non sono cose che esistono già, ma fanno capire bene quale sia il potenziale di strumenti tecnologici di questo tipo: immenso.
Immagina, ad esempio, come si vede nel video, di modellare in 3D usando i movimenti delle tue mani, proprio come facevano i modellisti, i vasai, i falegnami e gli artigiani una volta: interagendo con le forme e con i materiali.
Una figata!
Questo mi ha fatto pensare ad una cosa.
Tutta questa tecnologia, non ci sta rendendo “meno umani”, anzi, ci sta rendendo più umani! Permettendoci di esprimere appieno la nostra creatività!
Perché più umani? Perché spesso oggi, quando si progetta al computer, non si riesce ad avere l’idea concreta di quello che si sta facendo. Sembra quasi che lo schermo e la struttura del computer siano una sorta di impedimento che solo grazie all’esperienza professionale si supera appieno.
Spesso mi sembra che il computer, pur dandomi i mezzi per progettare, in un certo senso mi impedisca di produrre e rendere reali immediatamente, in tempo reale, le mie idee. Non so se mi sono spiegato, magari è una cosa che avviene tutta nella mia testa, ma non credo. E non lo credo perché, in giro, mi capita spesso di vedere designer che faticano molto nel trasformare in progetto tangibile o graficamente visibile le idee che hanno in mente.
Io sono fiducioso sul fatto che, in futuro, la tecnologia ci verrà incontro sotto questo punto di vista: ci renderà le cose più facili, ci farà progettare con più immediatezza, più creatività.
Non credi?
In questa seconda parte voglio analizzare gli effetti che tutta questa tecnologia sta provocando sul graphic design a livello pratico. Insomma, come cambiano le vite di noi designer? In meglio? In peggio? In boh?
Bravo, la risposta giusta è “In boh“, però c’è sempre spazio per cercare di capire meglio le cose.
Iniziamo con una prima analisi su cosa sta succedendo nel mondo del design.
Analisi 1 – La battaglia tra il design stampato e il design digitale
E se i robot facessero i designer? I designer cosa farebbero?
Uno degli argomenti caldi nel mondo della grafica è il rapporto che abbiamo noi designer con la carta e con la stampa. La figura del graphic designer nasce come visto con la carta, con la stampa manuale, con fotografie, collage e altro, ma si è spostata nel corso degli anni (degli ultimi anni) sempre più sul digitale grazie alla tecnologia.
E questo lo abbiamo già visto nei paragrafi precedenti.
La domanda è: questo spostamento dalla carta al digitale continuerà? E continuerà seguendo quella famosa curva esponenziale direttamente proporzionale allo sviluppo della tecnologia?
Secondo me, in parte, si. Certo, non dico che scomparirà la stampa, ovvio, ci sono cose che ancora adesso non possono essere sostituite dalla tecnologia, ma sicuramente la fetta di mercato diminuirà sempre di più.
Lo so, dicendo questa cosa mi sono appena attirato l’odio eterno da parte di tutti gli amanti della carta nel mondo della grafica ma bisogna essere realisti: la stampa e la carta hanno un sacco di aspetti sconvenienti:
- I costi. Che sono, tra l’altro in continuo aumento.
- L’impatto ambientale. Per produrre carta servono alberi, per produrre alberi serve terra. Se gli alberi finiscono, niente più carta e, soprattutto, niente più Terra (con la t maiuscola sta volta).
- La scarsa convenienza a livello di pubblicità e conseguente ritorno dell’investimento. Le pubblicità su carta convertono in maniera ridicola se confrontate ad un semplice banner online, magari accompagnato da una campagna di marketing sui social network, il quale raggiunge migliaia e migliaia di persone in più.
Ma, oltre al mondo della stampa, noi designer abbiamo uno stretto rapporto con la carta proprio a livello progettuale. Noi usiamo la carta per disegnare, per progettare, per avere idee, per fare mind map o altre tecniche di brainstorming.
Ma, anche questo aspetto rischia di essere minato alla base dalle nuove tecnologie. Se hai letto con attenzione quello che ho scritto nei paragrafi precedenti forse hai già intuito a quale particolare tecnologia mi sto riferendo, vero? Una tecnologia che potrebbe essere presto disponibile a livello massivo e su larga scala e che permette di disegnare in modo completamente diverso?
Già, le tavolette grafiche, o meglio, le tavolette grafiche con schermi interattivi.
Schermi interattivi = scomparsa del bozzetto su carta?
Forse.
BAM!
L’ho detto. E ancora una volta mi attirerò un sacco di critiche dagli ultra conservatori della carta, lo so! :)
Ma la realtà è questa: le tavolette grafiche sono ormai un bene di consumo massivo e tra due o tre anni lo diventeranno anche gli schermi interattivi. Diventerà facilissimo disegnare direttamente sullo schermo in modo praticamente realistico.
Basterà conoscere gli strumenti base del programma che si utilizzerà per disegnare. Ma non è la stessa cosa del conoscere l’uso di una matita, della china o di una penna biro?
Disegnando con gli schermi interattivi si hanno vantaggi incredibili: si può cancellare facendo Ctrl+z senza problemi e quasi finché si vuole (dipende dal programma), si possono modificare rapidamente colori, luci, forme, si può lavorare condividendo in pochissimo tempo quello che hai fatto, si possono sfruttare immagini da ricalcare per creare le forme desiderate in pochissimo tempo, e molto altro.
Ma se sei attento per bene, avrai notato che la mia risposta alla domanda “Schermi interattivi = scomparsa dei bozzetti su carta?” non è stato un si, è stato un “forse”.
Un forse perché, comunque, il disegnare su carta, allo stato attuale della tecnologia, ha un’immediatezza che la tavoletta grafica non ha, specialmente a livello di schizzi, di bozzetti. Ciò non toglie che nei prossimi anni la tecnologia potrebbe diventare talmente meravigliosa da superare addirittura l’immediatezza del bozzetto su carta.
Non so come ciò possa diventare possibile, sennò correrei all’ufficio brevetti, ma potrebbe sicuramente accadere, no?
Un po’ diverso è il discorso per quei designer che adesso lavorano principalmente su carta e con la stampa.
I designer che lavorano solo su carta “sopravviveranno”?
Questa è un’altra domanda che può sorgere mentre si discute di questi argomenti. Ovviamente non ho una risposta definitiva. Posso però esporti i miei ragionamenti e le mie idee a riguardo.
Allora, la mia opinione è che, se sei un graphic designer che si focalizza al cento per cento sulla stampa, quello che in inglese viene definito “print designer“, il tuo settore sarà sempre di più una nicchia. Alcuni anni fa erano i web designer ad essere nella nicchia e i print designer ad essere nella maggioranza ma, come vedremo più in basso, le cose stanno cambiando radicalmente.
Certo, spazio di manovra e lavori da fare ce ne saranno ancora tra 10, 20 o 30 anni ma saranno cose per specialisti, non per un grosso numero di grafici. Insomma, tra tutti i print designer, secondo me, rimarranno solamente quelli veramente bravi e specializzati, gli altri dovranno adattarsi con altre competenze orizzontali differenti.
Per competenze orizzontali intendo conoscenze base di altri microsettori del design. Ad esempio un graphic designer può avere delle competenze orizzontali di fotografia, di montaggio video o di programmazione, tutti aspetti che rendono il lavoro più dinamico e, soprattutto, flessibile ai cambiamenti.
Prima di andare a parlare di possibili mosse preventive per evitare la tua “scomparsa” come figura professionale nei prossimi anni, permettimi una seconda analisi nel rapporto tecnologia/design che stiamo vivendo: l’analisi del rapporto tra web design e graphic design.
Analisi 2 – come il web sta influenzando il graphic design
La seconda analisi che voglio fare è, come detto, quella relativa al rapporto tra il mondo del web e quello della grafica. In particolare, come sta cambiando la grafica da quando c’è internet?
Ma ancora prima, dobbiamo partire da un’altra domanda: internet, il web, sta davvero cambiando la grafica? Per me si, e anche parecchio!
Secondo me, negli ultimi 15/20 anni, il graphic design è cambiato radicalmente a causa di internet, in un modo quasi incredibile 30 anni fa! Si possono individuare 2 aspetti principali su come il design è stato cambiato da internet:
-
La grafica è diventata interattiva (e lo sarà sempre di più).
Il 27 ottobre 1994 apparse su internet il primissimo banner pubblicitario, il quale recitava “Have you evere clicked your mouse here? You Will“, fu il primo ed ebbe dei risultati, in termine di click, e quindi di conversioni, allucinanti: il 50% delle persone su quel sito cliccò su quel banner. Cifre che oggi sarebbero impensabili per qualsiasi campagna pubblicitaria.
Quel piccolo banner dalla grafica oggi discutibile cambiò per sempre il mondo del web, della pubblicità e della grafica.
Certo, non subito, ovvio.
Ci vollero anni e anni prima che si capisse come tutto fosse cambiato. Prima che si capisse come il graphic design fosse diventato interattivo. Prima che si capisse che si progettavano elementi grafici perché fossero cliccati, perché fossero visti e condivisi (prima via mail e poi sui social network).
Insomma, la grafica è diventata interattiva, è diventata cliccabile. E questo è ovviamente una causa diretta della compenetrazione tra il mondo di internet e quello della grafica.
E tutto questo sarà sempre più evidente. Anche al di fuori della grafica digitale.
Non ci credi?
Allora ti faccio l’esempio dei QR code. Vengono oggi stampati su etichette, manifesti e volantini proprio per rendere anche la grafica cartacea interattiva, capace di relazionarsi a contenuti ben più ampi, come ad esempio un sito web.
Perché, ovviamente, non puoi stampare su un manifesto tutto il materiale che metteresti su un sito web. Il QR code è un esempio di come il mondo offline e quello online stiano diventando sempre più interconnessi. Nella grafica così come in qualsiasi ambito.
Ad esempio si può pensare di creare un manifesto o volantino cartaceo dalla grafica molto sintetica e che rimandi però ad approfondimenti ben più ampi grazie ad un QR code e ad un sito web! -
I designer sono diventati interattivi, la presenza online è diventata un aspetto fondamentale
Anche i designer sono diventati interattivi. Cioè. Mi spiego meglio aspetta, aspetta!
Grazie all’enorme diffusione di internet e dei social media, chiunque ha una presenza online ed è diventato molto importante curare questo aspetto. Ad esempio, è diventata prassi, per un’azienda, fare un controllo dei profili online di un candidato ad un lavoro per cercare di capire che tipo di persona sia.
OK, Lorenzo, ma questo cosa c’entra con il graphic design?
C’entra perché, un graphic designer, specialmente se freelancer come me, ha oggi a disposizione dei metodi per cercare clienti che fino a 20 anni fa nemmeno esistevano. Oggi un graphic designer di Singapore può avere un cliente di Miami e un’azienda di Milano può contattare un’agenzia creativa di Rotterdam in pochi secondi.
Ed a sua volta un graphic designer o un’agenzia possono essere contattati da un cliente dopo che questo cliente ha scoperto determinati progetti del designer o dell’agenzia.
Ovviamente grazie al web.
Grazie a network creativi come Behance, grazie alla ricerca su Google, grazie all’aver scoperto un progetto tramite Facebook o leggendo una condivisione su Twitter, o ancora grazie a una proposta di lavoro postata su Linkedin, eccetera eccetera.
Insomma, noi graphic designer lo sappiamo bene (o dovremmo saperlo bene): avere una presenza online e curarla per bene è un aspetto davvero importante nel proprio lavoro. E anche questo è uno dei modi in cui la tecnologia, tramite il web, ha cambiato il mondo del design.
Quindi, ricapitolando:
- Ci sono sempre più tecnologie
- Ci sono tecnologie sempre più avanzate
- Ci sono sempre più cose da sapere
- Ci sono sempre più aspetti da curare online
Insomma Lorenzo, ma come caaavolo si fa a lavorare se il mondo del design è davvero destinato a cambiare così tanto e così spesso?
In futuro i designer dovranno davvero essere dei robot? :)
Insomma:
Ma se siamo “fottuti” come facciamo a prepararci ai cambiamenti che avverranno?
Se la tecnologia, i computer, i software, il mondo di internet cambiano e si aggiornano costantemente, come si fa a prepararsi come designer? Come si fa a rimanere dei professionisti e lavorare?
Ci sono due cose da fare per un designer:
- Quando tutto è in cambiamento, bisogna studiare quello che non cambia.
- Quando tutto è in cambiamento, bisogna cercare di aggiornarsi costantemente.
Studiare quello che non cambia
Un modo per essere sempre preparati al cambiamento, anche se sembra assurdo, è quello di studiare quello che non cambia, è avere delle solide conoscenze di base.
Per “quello che non cambia” all’interno del design, intendo tutti gli aspetti base che contribuiscono alla formazione di un designer.
Quindi lo studio dei colori e della teoria dei colori, lo studio delle forme e della gestalt, lo studio della tipografia, di come funzionano i font e di come reagiscono le persone ai colori, alle forme e alla tipografia. Senza dimenticare anche una buona conoscenza base delle tecniche di disegno e di creazione di bozzetti efficaci. Non guasta anche un po’ di studio della storia del design e della grafica.
In questa pagina ho raccolto libri che consiglio per approfondire molti di questi argomenti.
Insomma, più sono forti e ben consolidate le basi di conoscenza, più si è preparati ad applicare in modo differente tutte queste conoscenze.
Più conoscenze di base hai più diventi flessibile nel mondo del lavoro e adattabile alle nuove tecnologie!
Sono infatti sempre quelle le conoscenze che ti permetteranno di capire, non come usare un programma, per quello esistono i tutorial, le guide e i manuali, ma come usare un software per costruire e progettare qualcosa che funzioni.
Queste conoscenze base ti permetteranno non di imparare ad utilizzare un nuovo computer o una tavoletta grafica ma a capire come sfruttarle per creare e condividere progetti grafici di qualità.
Aggiornarsi costantemente
La seconda cosa da fare come designer per rimanere al passo con i tempi ed evitare di essere sostituiti in futuro da un qualche robot è aggiornarsi. Aggiornarsi costantemente.
La vita di un designer è la vita di un eterno studente, di chi continua sempre a cercare nuove informazioni, di chi continua senza sosta ad essere curioso riguardo alle novità e ai cambiamenti. (twittami!)
Ma come fare?
Ecco alcuni metodi per rimanere costantemente aggiornati su quello che avviene non solo nel mondo del design e della grafica, ma anche nella tecnologia e nel web, perché abbiamo visto quanto questi aspetti siano di fondamentale importanza per il mondo del graphic design.
- Leggi libri e blog. Questo è il mio metodo preferito (anche se non l’unico) per aggiornarmi. Se mi segui da un po’ sai bene che sono un divoratore di libri che poi mi piace consigliare in alcuni post e che a volte utilizzo anche come fonti utili per scrivere gli stessi post.
Leggere quindi i migliori libri di design e tenersi aggiornato sulle nuove uscite è importante. Per fortuna, però viviamo nel 2015 e quindi esistono decine di blog e siti web tematici di qualità su cui tenersi aggiornati. Da parte mia, con Grafigata.com, cerco sempre di offrire contenuti utili e chi mi segue spesso mi ringrazia per il gran numero di risorse, consigli e strumenti che metto a disposizione.
Che ne dici, quindi, di iscriverti alla newsletter di Grafigata per tenerti aggiornato? Puoi utilizzare la barra in alto sullo schermo oppure clicca qui. - Segui le persone giuste. Sia iscrivendoti alle newsletter o ai feed di blog interessanti, sia seguendo pagine e persone sui social network.
- Guarda i progetti degli altri. Questo è utile sia per aggiornarti sulle tecniche, sugli strumenti e sulle tendenze del momento sia per aumentare la tua creatività e farti venire in mente nuove idee riguardanti nuovi progetti.
Lo strumento migliore per fare tutto ciò è Behance. Davvero ancora non ci sei? Ok, non dico che devi per forza creare il tuo portfolio su Behance ma almeno esserci iscritto e passare le ore a guardare progetti super-mega-fighi di altri designer ed illustratori, dai! :)
A parte gli scherzi, ci sono delle volte in cui io, davvero, ci passo le ore a guardare le meraviglie che altre persone più brave di me disegnano e progettano.
Per migliorare, infatti, bisogna guardare chi è più bravo di te! - Partecipa alle discussioni online. Il confronto è un elemento centrale nella vita del designer. Non intendo solamente il banale (e a volte più dannoso che utile) “hey ragazzi vi piace questo mio disegno?”. Intendo il mettersi a discutere, non so, del nuovo aggiornamento di Photoshop, di una funzione di Illustrator, di come è stato progettato quel particolare font, di come… Devo continuare? :)
Insomma, partecipa, collabora, conosci persone e cose nuove nel tuo settore! - Utilizza un atteggiamento positivo (e propositivo). Il mio modo di vedere il design è che più tu sarai curioso e propositivo migliori saranno i tuoi progetti.
La curiosità, l’essere positivi alle novità, l’essere aperti alle nuove cose, alle nuove tecnologie, ai nuovi strumenti ed alle nuove tendenze è incredibilmente utile per rimanere al passo con i tempi e per non “essere sostituiti da robot”.
Conclusioni
Ce l’abbiamo fatta. Siamo giunti alle conclusioni di questo articolo. Di questo lungo, lunghissimo articolo (superate abbondantemente le 5500 parole). Se sei arrivato a leggere fino a qua, ti devo ringraziare perché vuol dire che pensi che tutto quello di cui ho parlato sia interessante e meriti di essere letto.
Per concludere, comunque, questo articolo sulla rivoluzione tecnologica del graphic design, penso che sia inutile fare un riassunto di tutto quello di cui ho parlato come faccio a volte a conclusione di altri articoli. Penso che sia invece molto più utile, questa volta, rimandarti ad altri miei articoli nei quali, se non li hai ancora letti, puoi approfondire altre questioni che qui sono state appena sfiorate.
P.s: ci tengo davvero molto a sapere che cosa ne pensi su quello di cui ho parlato in questo articolo, che sia una frase che ho detto ho tutto quello che ho scritto, dimmi cosa ne pensi qui sotto nei commenti!
P.p.s.: se vuoi tenerti aggiornato su quello che pubblico, ti consiglio di nuovo di iscriverti alla newsletter, è il modo migliore per seguirmi nel modo più completo e diretto!
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- Come scegliere un font
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- Come scegliere una palette di colori
- Come scegliere il colore di un logo
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Fonti utilizzate:
- Joanna-Design.com: Interview: fast changing technologies in graphic design
- Brighthub: How Technology Has Influenced Graphic Design
- Millo.co: 8 ways web design is changing the graphic design industry
- WaitButWhy: The artificial intelligence revolution
- Direct Marketing News: How technology changed creativity
- DesignShack: Are print designers doomed?
- Wikipedia inglese: Graphics Tablet, FLOPS
- Wikipedia italiana: Legge di Moore, Storia dell’informatica
- Focus.it: Le prime volte di internet – il primo banner pubblicitario
- Alphabytesoup blog: Evolution of man and technology
- Justcreative: How to keep up to date as a designer
- Blog Bcareresearch: Human Intelligence And Economic Growth From 50,000 B.C. To The Singularity
Oggi il mio smartphone mi ha mandato un whatttsssappo in cui mi licenzia per sopravvenuta obsolescenza.
Ahaha ora incomincerà ad utilizzarli da solo, allora! :D
Devo essere sincero, non sono riuscito a leggerlo tutto, perdonami ma dovrei prendere le ferie per farlo ;-).
Mi sono venuti in mente però un paio di ragionamenti. Tempo fa se avessimo pensato alla video chiamata col cellulare, avremmo tutti detto OOOHHHHH. Abbiamo tutte le tecnologie per farlo e oltre. Nonostante ciò, nessuno di noi usa la videochiamata da cellulare (anche poco skype/facetime ecc). Questo perchè in realtà non vogliamo la nostra privacy violata. Se la previsione dello sviluppo fosse stata fatta 60/70 anni fa, sicuramente tutti avrebbero scommesso sulla piena riuscita. Vogliamo parlare del tergicristalli? E’ sempre lo stesso quasi dalla nascita dell’auto. Abbiamo auto con centraline elettroniche discendenti dallo Space Shuttle ma il buon vecchio tergicristallo rimane una sbarretta col gommino che sfrega sul vetro.
Tutto questo mio flusso di coscienza per dire che non sempre le previsioni sono così “impennate” come si potrebbe pensare. Basta un piccolissimo cambiamento (vedi legge del caos Ed Lorenz) che il risultato finale sarà molto diverso.
Approfondiamo.
Cavolo, hai assolutamente ragione! :) Ci sono cose che oltre un tot di innovazione non vanno e allo stesso tempo ci sono invenzioni che da un giorno all’altro cambiano radicalmente tutto e portano ad uno sviluppo assurdo.
Ovviamente non si possono fare previsioni su quali saranno le prossime innovazioni, ma secondo me è quasi certo che saranno incredibili per come vediamo il mondo adesso. Poi, dopo, ci sembreranno quasi banali eheh :)
Hai ragione, c’è moltissimo ancora di cui parlare e approfondire :)
Lorenzo.
P.s.: tranquillo! Solo pochi giovani e forti riescono a leggere l’intero articolo eheh :)
Io invece non sono riuscito a leggere la tua risposta fedgeist, ho preso pure le ferie ma niente… non riesco proprio ad andare oltre il tergicristallo.
Grande Lorenzo ! mitico
Arrivato al tergicristallo hai letto tutto e non te ne sei nemmeno accorto! Week done.
“Quando tutto è in cambiamento, bisogna studiare quello che non cambia.
Quando tutto è in cambiamento, bisogna cercare di aggiornarsi costantemente.”
Ottimo articolo ben argomentato, anzi, bellissimi articoli.
Complimenti.
Ciao Massimo! Sono contento che ti sia piaciuto questo articolo! :) Proprio perché è stato uno dei più ispirati che mi sia capitato di scrivere! Spero di rivederti in futuro tra i commenti!
Un abbraccio
IO: “ok un’altro paragrafo e poi vado a dormire e lo continuo domani….ok un altro ancora..ok spe…n’attimo…ah finito. ah no spe: nella quint’ultima riga c’è scritto “HO tutto quello” anzichè “O tutto quello”.
hahaha a parte la “pignolaggine”, bellissimo articolo pieno di riflessioni e sguardi al passato, al presente e al futuro.