Spesso mi capita di imbattermi in post sui social in cui si chiedono cose come: “qual è il vostro programma preferito tra Photoshop, Illustrator InDesign?” o cose di questo tipo.
La verità è che, per un graphic designer, sono tutti e 3 ugualmente essenziali e necessari da conoscere.
Ognuno di questi 3 software, infatti, svolge un ruolo ben preciso. Ognuno è costruito con funzioni ben definite che lo rendono più adatto rispetto agli altri per fare una cosa invece di un’altra.
E allora perché è pieno di designer autodidatti (e non) che sono convinti che, ad esempio, si possa fare tutto su Photoshop?
Perché ci sono persone che “creano” loghi su InDesign?
Perché principalmente c’è un problema di istruzione e di conoscenze di questi software. Proprio per questo ho deciso di scrivere questo articolo che, per alcuni, può risultare banale e ricco di ovvietà mentre, per altri, può essere quello che cercavano da tempo.
Allora pronti, partenza… via!
Perché bisogna usare sia Photoshop, che Illustrator, che InDesign
Come detto prima, ognuno di questi 3 software serve a lavorare in diversi ambiti e per raggiungere diversi obiettivi.
Riassumendo a grandi linee:
- Photoshop è un programma di fotoritocco e di modifica di immagini digitali;
- Illustrator serve invece a lavorare con la grafica vettoriale;
- InDesign, infine, è un programma di impaginazione.
Devi infatti imparare a considerare questi software (così come tutti i software, in generale) come degli strumenti.
Un po’ come per un parrucchiere sono il rasoio, le forbici e il pettine. Sono 3 cose diverse, che si usano a seconda delle diverse necessità del lavoro e che, spesso, si usano insieme.
Così come un parrucchiere non userebbe mai un rasoio per tagliare le doppie punte, così un designer non usa Illustrator per modificare le foto.
E così si possono usare forbici e pettine insieme per tagliare con maggior efficienza i capelli, così si possono usare, ad esempio, Illustrator e InDesign insieme per lavorare all’impaginazione di un catalogo.
Vediamo, quindi, più nel dettaglio, a cosa servono e che cosa si può fare con Photoshop, Illustrator e InDesign.
Che cos’è Photoshop e a cosa serve?
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Photoshop, creato nel 1990 e spesso abbreviato come “Ps“, è probabilmente uno dei programmi più famosi al mondo. Non solo tra quelli di grafica, proprio in assoluto dico!
A che cosa serve Photoshop? Beh, come dice il nome (“photo“), serve a lavorare con le fotografie. Si tratta, infatti, del programma di fotoritocco più usato al mondo.
Photoshop serve a modificare, creare e ritoccare le immagini “raster” e cioè quelle immagini basate sui pixel. In questo articolo spiego bene qual è la differenza tra raster e vettoriale.
Nel corso degli anni, aggiornamento dopo aggiornamento, è diventato anche uno dei programmi più avanzati di grafica, oltre che di fotografia. Un programma che designer e artisti utilizzano per disegnare, fare sketching e fare anche dipinti digitali.
L’aspetto chiave di Photoshop (e che ne garantì il successo iniziale) è la sua struttura a livelli, che permette di aggiungere modifiche all’immagine complessiva senza intaccare l’immagine originaria.
Qui su Grafigata ci sono moltissimi articoli di approfondimento sugli argomenti base di Photoshop. Eccotene due che potrebbero esserti piuttosto utili:
- Che cos’è Photoshop e quando si usa?
- Come imparare le basi di Photoshop
Quando usare Photoshop (fotoritocco, disegno, mockup, ecc)
Oggi Photoshop è uno dei software più usati al mondo per fare un po’ qualunque cosa. In realtà, è bene usarlo principalmente in queste situazioni:
- Quando vuoi ritoccare delle foto.
Correggere i colori, combinare più immagini tra loro, rimuovere lo sfondo, togliere i brufoli o gli occhi rossi ad una persona fotografata ma anche molte, moltissime tecniche estremamente avanzate. Photoshop è IL programma del fotoritocco, di qualsiasi tipo. Usa Photoshop per qualunque tipo di lavoro che richieda la modifica o la manipolazione di un’immagine raster. - Per modificare e/o creare illustrazioni e dipinti digitali.
Alcuni dei più grandi artisti contemporanei sono artisti digitali e Photoshop è sicuramente uno dei software più adatti per “dipingere su schermo”. Magari utilizzando una tavoletta grafica.
- Creare o modificare un mockup, di qualsiasi genere.
I mockup sono, sostanzialmente, quelle simulazioni di prodotti esistenti. Si usano, ad esempio, per provare ad applicare un logo a diversi elementi reali. Il processo di creazione o di personalizzazione di un mockup fotografico è basato appunto sull’utilizzo di software come Photoshop.
- Per creare immagini per il web (banner, immagini per i social, ecc).
Ecco, diciamo che questo è un caso limite in cui si può usare sia Photoshop che Illustrator. Però, se per creare queste immagini hai bisogno di lavorare con delle fotografie o delle immagini raster, beh, allora sicuramente Ps può esserti d’aiuto.
Quando NON usare Photoshop
- NON usare Photoshop per creare un logo. Usa Illustrator.
Un logo ha bisogno di essere scalabile e utilizzato in qualunque dimensione. Deve essere stampato su manifesti e magliette, usato su un sito web e inciso nel legno, a seconda delle necessità.
Quindi, ha bisogno di essere vettoriale e di essere costruito in un programma di grafica vettoriale, come Illustrator. - NON usarlo nemmeno per creare cose che andranno stampate.
Cioè, ovviamente immagini raster e fotografie vanno bene. Ma non usare Photoshop per creare, ad esempio, un volantino. Per quei casi usa InDesign o, al limite, Illustrator. - Infine, NON usare Photoshop quando utilizzi tanto testo all’interno di un file.
In quei casi usa, di nuovo InDesign o, al limite, Illustrator. Questo perché Photoshop non gestisce bene i testi lunghi, come paragrafi o colonne di testo. Mentre gli altri due software hanno funzioni avanzate di gestione del testo.
Che cos’è Adobe Illustrator e a cosa serve?
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Il software Illustrator, spesso abbreviato come Ai,è stato creato inizialmente nel 1986 dalla PostScript, una delle aziende pionieristiche nell’ambito della grafica digitale.
Nasce come software di disegno vettoriale ed oggi è di gran lunga il software di grafica vettoriale, cioè la grafica che lavora con le immagini vettoriali, più utilizzato.
Le immagini vettoriali sono quelle immagini basate, appunto, sui vettori (invece che sui pixel) e possono quindi essere scalate all’infinito senza subire perdite di qualità o definizione.
Qui su Grafigata ci sono moltissimi articoli di approfondimento sugli argomenti base di Illustrator. Eccotene due che potrebbero esserti piuttosto utili:
Quando usare Illustrator (loghi, icone, packaging, ecc)
Essendo Illustrator un software di grafica vettoriale, va usato in tutte quelle situazioni in cui, appunto, si ha a che fare con la grafica vettoriale. Illustrator viene quindi utilizzato da designer, artisti, illustratori e grafici.
- Per costruire un logo o un’icona.
Ma anche, molto importante, in tutti i casi in cui si va a progettare qualsiasi tipo di elemento grafico che avrà necessità di essere utilizzato in qualunque dimensione.
Avere un logo in formato vettoriale è assolutamente necessario visti i molteplici supporti su dovrà poter essere stampato, dalla carta intestata al biglietto da visita, dalla cartellonistica alla pubblicità in TV.
Per approfondire: come creare un logo, la guida completa di Grafigata
- Per creare un’illustrazione vettoriale. E cioè, in pratica, un’illustrazione fatta interamente al computer e composta solamente di elementi vettoriali, come queste qui sotto:
- Per realizzare layout o interfacce per software, app o siti web.
- Quando si lavora al packaging, cioè alla costruzione della grafica di un imballaggio.
Per approfondire: come progettare un packaging con Illustrator.
Quando NON usare Illustrator
- NON usare Illustrator quando devi modificare dell immagini (lo abbiamo visto, per quello c’è Photoshop)
- NON usare Ai quando devi creare documenti multi-pagina.
Certo, su Illustrator c’è la funzione multi-pagina ma non deve essere usata per progettare cose complesse come libri, riviste o cataloghi. Per quello, infatti, c’è InDesign.
Che cos’è Adobe InDesign e a cosa serve?
Puoi provare gratuitamente Adobe InDesign per 7 giorni da questo link.
Adobe InDesign, spesso abbreviato Id, venne creato a partire dal 1999 da Adobe come un concorrente di QuarkXPress, all’epoca dominante. È il software pensato per la grafica editoriale e, quindi, per la progettazione di riviste, libri, giornali, poster e brochure.
In pratica, qualunque progetto grafico che richieda l’utilizzo di lunghi testi, dovrebbe essere lavorato e progettato con InDesign.
Ma, Lorenzo, anche Illustrator permette di maneggiare bene i testi e le pagine!
Certo, è vero, ma in InDesign, la gestione dei testi e delle pagine raggiunge livelli enormemente superiori.
Per quanto riguarda i testi, per esempio, ti permette di creare stili di testo e paragrafo, gestire in modo avanzato margini e colonne e lavorare in modo preciso su ogni singolo aspetto del testo.
Inoltre, InDesign permette, ad esempio, di creare delle pagine mastro, cioè dei template di pagina da applicare ad ogni pagina del progetto o ad alcune pagine. Puoi numerare le pagine, personalizzare ogni singolo aspetto editoriale del tuo documento, gestire le pagine in modo avanzato e professionale.
Un graphic designer che non sa usare InDesign, semplicemente, non ha una formazione completa.
Qui su Grafigata ci sono moltissimi articoli di approfondimento sugli argomenti base di InDesign. Eccotene due che potrebbero esserti piuttosto utili:
Quando usare InDesign
- In qualsiasi situazione in cui hai a che fare con documenti multi-pagina e con la grafica editoriale.
Cataloghi, libri, brochure, riviste, giornali, eccetera: tutti questi sono quei tipi di lavoro che vanno svolti principalmente con InDesign. Certo, magari le immagini o gli elementi grafici da inserire in questi documenti possono essere creati con Photoshop o Illustrator, ma vanno poi “messi insieme” in un unico documento con InDesign.
Quando NON usare InDesign
- NON usare InDesign quando devi lavorare a file più piccoli, come volantini a una o due facciate oppure a biglietti da visita. Per quel tipo di lavoro va benissimo Illustrator.
Certo puoi anche farlo con ID, non c’è niente di male, ma ti complichi la vita: è come prendere la Ferrari per fare la spesa alla Coop ;) - O quando devi modificare delle immagini.
- Oppure quando devi creare un logo, un’icona o un qualsiasi elemento vettoriale.
Conclusioni
Nella maggior parte dei lavori di Graphic Design che ti capiterà di affrontare nel corso della tua carriera, dovrai utilizzare questi 3 software insieme, in base alle fasi del tuo lavoro. Ad esempio, per creare una rivista, potrai creare il logo della rivista in Illustrator, modificare le fotografie da inserire nel documento con Photoshop e poi impaginare tutto con InDesign.
La cosa importante da ricordare, quando si affronta un software e lo si inizia ad imparare, è che quel software è solo uno strumento per aiutarti a progettare meglio. Impara quindi ad usare il corretto strumento a seconda del tipo di obiettivo che vuoi realizzare.
Se hai domande o dubbi sulle cose scritte in questo articolo, lascia pure un commento qui sotto!
Alla prossima,
Lorenzo.
Da chi sapeva già queste cose: chiarissimo!
I caroselli che vanno di moda ultimamente su Instagram con quale software è meglio realizzarli? Photoshop o Illustrator?
Noi li realizziamo con Illustrator perché vengono fatti utilizzando più tavole affiancate.
Dovrei realizzare dei pannelli informativi per esterno, che diano informazioni sul territorio con didascalie, foto e segnaletica.
Quale o quali Software consiglieresti di utilizzare?
Grazie mille ;)
Vorrei sapere se esistono dei corsi per imparare ad utilizzare questi tre elementi. Grazie
Qualcuno conosce un sito da dove si possono scaricare gratuitamente questi programmi? Grazie
A me interessa il fashion design , quale e il programma piu adatto a me da imparare e se hai più consigli. grazie Lorenzo .
volevo chiedere dovrei realizzare un calendario che programma devo usare photoshop o illustrator grazie per la vs risposta.
Quando i computer erano meno potenti e le professionalità erano più facilmente distinguibili, era necessario usare photoshop per fotoritocco e correzioni (o per creare immagini come ilustratore), e freehand e quark per la grafica e l’impaginazione, se no diventava impossibile con i tempi che si allungavano. Poi photoshop aveva meno strumenti di oggi, ad esempio le maschere e i vettori. Poi con la massificazione degli anni 2000 tutto è andato verso la confusione :-) Però i professionisti le sanno queste differenze.
Per disegnare la grafica di uno stand fieristico… e io relativo progetto grafico, cioè con le note su dove mettere i singoli adesivi sulle pareti, a che distanza da un certo punto, le quote , ecc… che programma consigli ?