Hai ultimato il processo di branding e ti appresti finalmente a presentare il tuo logo?
In un articolo di qualche settimana fa ti ho spiegato come creare un logo personalizzato, oggi invece voglio illustrarti come presentarlo attraverso una Brand Guideline.
C’è chi la chiama brand guideline, chi manuale del brand o brand manual, ma di cosa si tratta?
Sostanzialmente: di una guida autorevole e professionale che racchiude in sé tutti i principali utilizzi di un marchio, partendo dalle declinazioni, fino ai colori, passando per le diverse applicazioni dei materiali di immagine coordinata.
Sei pronto? Iniziamo!
Come presentare in modo professionale un logo: tutti gli elementi che non possono mancare in una Brand Guideline.
Dal momento che un logo definisce, quasi per antonomasia, l’identità del tuo progetto professionale e che la sua ricezione pone il fruitore a comprendere immediatamente con quale tipologia di progetto dovrà misurarsi, i passaggi descritti di seguito ti aiuteranno a proteggere il tuo lavoro di fronte alla possibilità di errori in fase di presentazione o all’eventualità che il tuo logo si presti ad utilizzi impropri.
Definire tutte le specifiche di un logo in fase di presentazione ti permette infatti di dare vita ad un prodotto univoco, immediatamente riconoscibile e consentire a chi lo osserva di lanciare uno sguardo diretto al cuore del tuo progetto.
Per questa ragione, seguire le semplici linee guida di una Brand Guideline ti consentirà di raggiungere lo scopo prefisso senza troppe divagazioni, facendo affidamento su una serie di caratteristiche e variabili universalmente accettate.
Se infatti, fino ad ora, hai riversato il tuo ingegno nella creazione del logo, la Brand Guideline depone per un attimo la creatività in quanto tale per lasciare spazio ad una serie di codici e parametri fissi.
Questi, sono utili a definire gli ambiti in cui quella stessa creatività può essere applicata, onde impedire che il tuo lavoro venga vanificato proprio sul più bello, quando il logo è ormai uscito dalla tua mente e si appresta a fare il suo debutto nel contesto di marketing che avevi scelto.
Per farti un esempio pratico: se hai creato un logo arancione utilizzando due particolari font, all’interno del manuale dovrai specificare i nomi dei due caratteri e l’esatto colore espresso nei diversi metodi (CMYK, RGB, HEX, PANTONE). Inoltre, è utile definire ulteriori regole come le modalità di impiego, le dimensioni minime e l’utilizzo degli spazi vuoti per assicurare la massima leggibilità e definizione in tutte le applicazioni.
Tutto chiaro?
Gli elementi che non possono mancare
Vediamo quali sono gli elementi che non devono mancare all’interno di una Brand Guideline:
- Una copertina;
- Una pagina introduttiva e descrittiva del logo (la mission, la vision, il target, i valori)
- Una con le diverse configurazioni del logo, se previste (versione verticale ed orizzontale);
- Le indicazioni dello spazio obbligatorio da mantenere attorno al logo;
- Le dimensioni minime di usabilità del logo (sia per la stampa che per il web);
- I colori utilizzati e le combinazioni;
- Una pagina con le regole per utilizzare il logo su differenti sfondi;
- I caratteri tipografici utilizzati;
- Una pagina che suggerisce come evitare usi impropri del logo;
- Una pagina che illustra le varie applicazioni del logo;
Come scegliere il formato di una Brand Guideline?
Supporto cartaceo oppure digitale? Qual è il formato migliore per presentare un logo?
In realtà, non esiste una risposta univoca al quesito e si può tranquillamente prediligere la creazione di un documento cartaceo oppure la sua distribuzione in formato digitale, attraverso una pagina web o un PDF, a seconda delle specifiche necessità e del contesto professionale in cui il logo dovrà fare la sua comparsa.
Personalmente, prediligo la strada digitale perché dotata di maggiore versatilità e quindi mi orienterò sulla creazione di un semplice documento in formato PDF; molto pratico, flessibile ed economico che può essere velocemente revisionato, aggiornato e corretto.
Dal momento che il documento dovrà essere visualizzato su schermo, consiglio di utilizzare il formato A4 con orientamento orizzontale in modo che possa essere stampato in qualsiasi momento.
Leggi attentamente l’articolo perché alla fine ci sarà una sorpresa per te!
Brand Guideline. Guida alla creazione dei contenuti
La copertina
La copertina è il luogo ideale in cui riassumere gli elementi principali del tuo marchio (il logo, i colori e i principali caratteri tipografici).
1. L’introduzione
Nella prima pagina della guida devi stabilire l’identità del marchio attraverso i seguenti componenti chiave:
- La Vision: l’obiettivo che vuoi raggiungere;
- La Mission: come intendi raggiungere questo traguardo;
- Il target: il pubblico a cui ti rivolgi;
- I valori che comunica il logo. Stila una lista di 3-5 aggettivi che lo descrivono.
2. Le diverse configurazioni
Oggi, i diversi ambienti di marketing richiedono un sistema flessibile che comprenda soluzioni verticali ed orizzontali. Per questo motivo, nella seconda pagina, devi presentare tutte le configurazioni del logo che assicurano la massima leggibilità e definizione nelle svariate applicazioni.
2. La spaziatura
La spaziatura è l’area minima che intercorre tra il logo e qualsiasi altro elemento (testo o immagini) che lo circonda ed è molto importante al fine di garantire la miglior leggibilità e visibilità. Anziché specificare misure in pollici o centimetri, utilizza come riferimento una parte del logo (lettera o forma) e di conseguenza lo spazio di sicurezza rimarrà proporzionato a qualsiasi dimensione.
4. Le dimensioni minime
La quarta pagina deve racchiudere tutte le specifiche relative alle dimensioni minime del logo, utili a preservare la corretta leggibilità e chiarezza sia in fase di stampa che sul Web. Le dimensioni minime per la stampa vanno indicate in “mm” mentre quelle per il web in “pixel”.
5. I colori
Il colore è un asset fondamentale da rispettare e saper usare, dal momento che gioca un ruolo fondamentale nell’identità di un brand. Nella quinta pagina ti consiglio di specificare i colori primari e secondari utilizzati all’interno del logo e di esprimerli nei diversi metodi: CMYK e PANTONE per la stampa, RGB e Esadecimale per gli schermi.
6. Uso del colore su fondo bianco e colorato
Come può essere utilizzato il logo? Su quali sfondi può essere applicato? Esiste una versione in bianco e nero? All’interno di questa pagina puoi illustrare le diverse specifiche cromatiche del logo: la versione in bianco e nero, quella in scala di grigio, l’utilizzo su uno sfondo etc.
7. Il carattere tipografico
La scelta del carattere tipografico rappresenta uno degli aspetti fondamentali per un logo. Nella settima pagina del manuale devi specificare in modo chiaro i font usati e spiegare come applicarli all’interno di un coordinato aziendale.
Ti consiglio di descrivere:
- I caratteri tipografici principali, secondari e gli eventuali stili adoperati (ad esempio Normale, Grassetto, Light);
- Le dimensioni e i colori consentiti per titoli, sottotitoli e corpo del testo.
La maggior parte dei brand utilizza due caratteri tipografici ed è fondamentale che essi siano ben abbinati.
I font indicati in questa pagina devono essere implementati in tutti i tipi di comunicazione: da un catalogo ad una mail, da un prospetto ad una pagina web.
8. Gli usi impropri
Un utilizzo scorretto del logo può confondere e rendere difficile il suo riconoscimento. In questa pagina puoi mostrare, tramite alcuni esempi, come non deve essere usato il logo. Le indicazioni possono comprendere i divieti di alterazione, modifica e distorsione del marchio.
9. Le applicazioni
Ultima, ma non meno importante, è la pagina relativa alle diverse applicazioni del logo sui documenti di immagine coordinata, capaci di rendere unica l’identità aziendale. Sto parlando dei vari biglietti da visita, carta intestata, gadget, modulistica, manifesti, buste, block notes, banner o qualsiasi altro elemento comunicativo.
Può essere utile includere alcuni esempi di applicazione sfruttando, per esempio, semplici mock-up che puoi trovare all’interno della mia raccolta “I migliori strumenti per graphic designer”.
Insomma, presentare un logo attraverso una Brand Guideline non è semplice, ma si tratta di un passaggio estremamente indispensabile per rendere l’immagine aziendale coerente e subito riconoscibile in ogni canale di comunicazione.
Qui in basso puoi scaricare gratuitamente il TEMPLATE (nel formato .AI modificabile in Illustrator) che ti aiuta a comporre la tua Brand Guideline. L’ ho realizzato inserendo le pagine principali illustrate in questa guida. Tu, puoi aggiungerne altre ovviamente, come l’immagine del brand nei social media, le linee guida sull’utilizzo delle immagini e via dicendo.
Non esiste una Guideline generale o unica: esiste quella scritta su misura per le esigenze del tuo brand
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