Il nuovo MacBook Pro 13″- La Grafirecensione

Daniele PianiDaniele Piani
Apple M 1 silicon Chip Mac. New Macbook laptop 10 hours of continuous use on battery. M1 is the first ARM-based custom system-on-chip (SoC) designed from the ground up by Apple

Ne abbiamo già parlato qui su Grafigata: la grande novità dell’anno è stata senza dubbio il lancio dei nuovi portatili Apple con il processore M1, il primo progettato appositamente per Mac e realizzato dalla ditta stessa dopo la rottura dell’accordo con Intel.

Dal momento che questa mossa ha aperto nuovi scenari per la tecnologia e le prestazioni dei computer portatili c’è di sicuro grande curiosità riguardo a funzionamento e prestazioni di questi prodotti.

Anche noi non vedevamo l’ora di scoprirli. Abbiamo scelto di cominciare dal MacBook Pro e quindi dal nuovo modello Apple dedicato ai professionisti.

Se vuoi farti un’idea completa dei PC portatili più interessanti sul mercato ricordati di consultare la nostra guida i migliori portatili per fare grafica; è sempre aggiornata sulle ultime novità, ci trovi tutti i MacBook, e molto altro.

Ma ora andiamo subito a esplorare insieme caratteristiche, novità, prestazioni del nuovo MacBook Pro da 13 pollici.

Un prodotto all’avanguardia

macbook

Con i suoi pro, e anche qualche “contro”. Come abbiamo già accennato Apple con la nuova linea di MacBook sta spingendo l’acceleratore sull’innovazione tecnologica, coinvolgendo il core dei suoi prodotti, ossia processore e sistema operativo. Al momento l’unico MacBook Pro dotato del chip M1 è la versione più piccola, quella a 13“ con 8 GB di memoria e archiviazione SSD da 256 o 512 GB. Per le configurazioni con prestazioni di memoria e archiviazione superiori occorrerà attendere.

Dicevamo che si tratta di sicuro di un grande salto tecnologico, “un balzo in una nuova dimensione” come si legge nella pagina di presentazione del prodotto, che implica una scommessa da parte di Apple. La scelta infatti è stata quella di modificare non soltanto la casa produttrice del chip, ma la sua stessa architettura. Questo significa riscrivere per intero il software, a partire dal sistema operativo, fino a ogni applicazione che si voglia utilizzare, si tratti di programmi Apple o no.

Bisognerà quindi mettere in conto un periodo di transizione, in cui non tutte le applicazioni che utilizziamo saranno perfettamente ottimizzate per questa nuova tecnologia. Apple ha comunque fatto in modo di consentire a chi acquista oggi i nuovi MacBook di continuare ad utilizzare tutte le applicazioni a cui è abituato grazie a Rosetta 2, capace di “tradurre” il software già esistente e renderlo compatibile con l’accoppiata chip M1 – macOS Big Sur. Questo passaggio, come ovvio, implica un carico di lavoro in più per il processore e quindi un possibile rallentamento delle operazioni; tuttavia la potenza del nuovo MacBook è così impressionante che, spesso, è in grado di compensare questo passaggio.

Passiamo allora a vedere nel dettaglio quali sono le prestazioni del nuovo MacBook Pro 13

Il nuovo processore e le performance

processore

Nel campo delle performance il nuovo MacBook Pro 13 pare mettere tutti d’accordo. Soprattutto quando si tratta di utilizzare sistema operativo e applicazioni sviluppate per il nuovo sistema.

Il chip M1 infatti mette a disposizione dei nuovi MacBook la tecnologia a 5 nanometri, ben 16 miliardi di transistor (così piccoli che per misurarli bisogna ricorrere alla scala atomica) e le differenti funzioni prima gestite su più chip separati (processore, I/O, sicurezza, memoria) ora tutte racchiuse in unico circuito. Questo significa razionalizzare, quindi rendere più veloci ed efficienti, gran parte dei processi.

L’avvio e tutte le funzioni di sistema, girano a una velocità sbalorditiva. La navigazione su Safari è più che fluida, il caricamento delle pagine quasi istantaneo.

Ma è proprio nei compiti “pro” che la potenza del nuovo sistema riesce a fare la differenza. Che si tratti di lavorare su un video 4, o persino 8k, oppure applicare numerosi layer ed effetti a un’immagine, la fluidità nel lavoro e soprattutto i tempi di elaborazione sono nettamente inferiori alle prestazioni del miglior competitor. Persino superiori al già potentissimo MacBook Pro 16“, che ci aveva stupito con le sue performance (ne abbiamo parlato qui)

Una grande supporto alle prestazioni di questo super-processore arriva dal sistema di raffreddamento attivo: appena il lavoro si fa più intenso, la ventilazione si attiva e permette al chip di operare sempre in condizioni ideali. Una soluzione tanto semplice quanto efficace

Forse nei compiti più impegnativi e quando si utilizzano software non universali (quelli che hanno bisogno di essere decifrati attraverso Rosetta 2) le prestazioni non sono più così eclatanti, ma comunque rimangono uguali o superiori ai più alti standard sul mercato.

Lo schermo

Fonte immagine qui.

Nessuna novità da questo punto di vista. Lo schermo rimane il medesimo della versione precedente: un display Retina 2560 x 1600 px, con tecnologia True Tone (in grado di variare il bilanciamento del bianco per adattarlo al contesto in cui ci troviamo) e supporto per la gamma di colori P3.

Si tratta sicuramente di un ottimo schermo. Però in questo momento i maggiori concorrenti di Apple, come Dell e HP, stanno offrendo risoluzioni migliori e in alcuni casi schermi dotati di tecnologia OLED.

Quindi, anche se non possiamo indicarlo come una debolezza del prodotto, di certo lo schermo non è il suo punto di forza.

La tastiera

Una novità molto attesa dai fan dei MackBook, che in realtà è un (gradito) ritorno al passato. La tastiera del nuovo MacBook Pro 13″ è infatti la Magic Keyboard: archiviato il sistema “a farfalla” che aveva dato non pochi problemi, tornano i tasti con il meccanismo “a forbice”, più preciso e soprattutto affidabile. Rimane comunque una tastiera piuttosto silenziosa, e di sicuro molto più confortevole, anche se questo cambiamento comporta qualche millimetro in più di spessore.

Rimane il grande spazio dedicato al touch pad, una caratteristica unica nel panorama dei lapbook e molto apprezzata, così come la touch bar, migliorata e razionalizzata. Il tasto Esc è stato separato, per poterlo trovare facilmente anche senza abbassare gli occhi dalla tastiera, così come troviamo separato il Touch ID. Il sensore di impronta digitale è comodo e sicuro. Permette di risparmiare tempo in fase di avvio per sbloccare il PC, cosa non da poco, e anche di procedere agli acquisti rapidamente e in sicurezza.

La batteria

La domanda che tutti ci siamo fatti quando il nuovo processore è stato presentato riguarda proprio la batteria: quanto durerà la carica? riuscirà a sostenere per molte ore performance così spinte?

In realtà uno degli obiettivi nella progettazione del nuovo chip M1 è stato proprio quello di riuscire a ottenere prestazioni eccezionali con un minimo consumo di energia, grazie alla razionalizzazione dei processi.

Apple dichiara una durata fino a 20 ore. Come sempre tutto dipende dalla mole di operazione che abbiamo bisogno di eseguire. Diciamo comunque che, anche con lavori piuttosto impegnativi, la batteria può reggere un’intera giornata di lavoro senza che sia necessario ricaricarla. Con la potenza di cui abbiamo parlato è davvero un ottimo risultato e può essere una caratteristica vincente per chi ha bisogno di lavorare in tutte le condizioni, anche senza accesso a un presa elettrica.

Le porte

Fonte dell’immagine qui.

Una nota dolente che avevamo già segnalato per il MacBook Pro 16“ riguarda la connettività, e in particolare le porte. Infatti il nuovo MacBook Pro 13“ offre soltanto due porte USB – C e un ingresso jack da 3,5 mm per le cuffie.

Questo significa che, con il PC in carica, resta soltanto una porta USB a cui connettere, in pratica, tutto. Si tratta di un grosso problema per un PC progettato per uso professionale. Anzitutto l’USB-C ancora non è supportato da molti device, e rende comunque necessario un adattatore. Poi chi usa il PC per lavoro ha spesso necessità di parecchie periferiche. Diventa in questo caso indispensabile l’hub-adattatore multiporta, come questo multiporta in vendita su Amazon a 65 euro. Si tratta tuttavia di un accessorio che non ci si aspetta di dover acquistare a parte quando si sceglie un laptop di livello come il MacBook Pro 13“.

Audio e Video

Anche da questo punto di vista di sicuro ci saremmo aspettati di più. Soprattutto dopo un anno che ci ha visto alle prese con innumerevoli videochiamate, la qualità del microfono e soprattutto della videocamera integrati diventano importanti quando stiamo valutando l’acquisto di un portatile. Se per quanto riguarda l’audio i tre microfoni in array assolvono discretamente il loro compito, la videocamera a 720p è deludente. Occorre dire che Apple ha previsto una correzione software dell’immagine, sfruttando la potenza di un processore che non si lascia impensierire da questa operazione. Ma anche in questo caso, trattandosi di un PC pensato per uso professionale, ci si aspetta di sicuro una videocamera di migliore qualità.

Caratteristiche tecniche

Ecco le specifiche tecniche, secondo quanto riportato sul sito di Apple

Schermo

  • Display Retina
  • Display retroilluminato LED da 13,3″ (diagonale) con tecnologia IPS; risoluzione nativa 2560×1600 a 227 pixel per pollice; supporta milioni di colori
  • Risoluzioni ridotte supportate:1680×1050
  • 1440×900
  • 1024×640
  • Luminosità 500 nit
  • Ampia gamma cromatica (P3)
  • Tecnologia True Tone

Chip

  • Chip Apple M1
  • CPU 8‑core con 4 performance core e 4 efficiency core
  • GPU 8‑core
  • Neural Engine 16‑core

Batteria e alimentazione

  • Fino a 17 ore di navigazione web in wireless
  • Fino a 20 ore di riproduzione film sull’app Apple TV
  • Batteria integrata ai polimeri di litio da 58,2 wattora
  • Alimentatore USB‑C da 61W

Memoria

  • 8GB di memoria unificata
  • Configurabile con:
  • 16GB

Archiviazione

  • 256GB
  • Unità SSD da 256GB
  • Configurabile con:
  • unità da 512GB, 1TB o 2TB
  • oppure
  • 512GB
  • unità SSD da 512GB
  • Configurabile con:
  • unità da 1TB o 2TB

Ricarica ed espansione

  • Due porte Thunderbolt / USB 4 per:
  • ricarica
  • DisplayPort
  • Thunderbolt 3 (fino a 40 Gbps)
  • USB 3.1 Gen 2 (fino a 10 Gbps)

Tastiera e track­pad

  • Magic Keyboard retroilluminata
  • 66 tasti (ISO), compresi 4 tasti freccia (disposti a T capovolta)
  • Touch Bar
  • Sensore Touch ID
  • Sensore di luce ambientale
  • Trackpad Force Touch per un controllo preciso del cursore, e per abilitare diverse funzioni a seconda della pressione esercitata: clic prolungato, accelerazioni, tratto del disegno variabile in base alla pressione, gesti Multi‑Touch

Wireless

  • Wi‑Fi
  • Wi‑Fi 6 802.11ax
  • Compatibile con IEEE 802.11a/b/g/n/ac
  • Bluetooth
  • Tecnologia wireless Bluetooth 5.0

Videocamera

  • Videocamera FaceTime HD a 720p

Supporto video

  • Supporta simul­taneamente la risoluzione nativa, in milioni di colori, sullo schermo integrato e:
  • un monitor esterno con risoluzione fino a 6K a 60Hz
  • Uscita video digitale Thunderbolt 3
  • Uscita DisplayPort nativa via USB‑C
  • Funziona come uscita VGA, HDMI, DVI e Thunderbolt 2 tramite adattatori (in vendita separatamente)
  • Audio
  • Altopar­lanti stereo ad alta gamma dinamica
  • Ampio suono stereo
  • Riproduzione Dolby Atmos supportata
  • Tre microfoni in array di qualità professionale con beamforming direzionale
  • Jack da 3,5 mm per cuffie

Requisiti operativi

  • Voltaggio: da 100V a 240V CA
  • Frequenza: da 50Hz a 60Hz
  • Temperatura operativa: da 10 a 35 °C
  • Temperatura di stoccaggio: da –25 a 45 °C
  • Umidità relativa: da 0% a 90% in assenza di condensa
  • Altitudine operativa: testato fino a 3000 m
  • Altitudine massima di stoccaggio: 4500 m
  • Altitudine massima di trasporto: 10.500 m

Dimensioni e peso

  • Altezza: 1,56 cm
  • Larghezza: 30,41 cm
  • Profondità: 21,24 cm
  • Peso: 1,4 kg

Conclusioni

Come ci sembra, quindi, il nuovo MacBook Pro 13″?

Si tratta di sicuro di un prodotto entusiasmante, che ci catapulta in una dimensione tecnologica completamente nuova e ci fa sentire un po’ dei pionieri. Chi ama i prodotti Apple, e i MacBook in particolare, siamo sicuri lo apprezzerà.

Di certo ci sono dei limiti, primo fra tutti il fatto che questa tecnologia innovativa sia ancora presente solo sulle versioni a 13“. Si tratta quindi di un PC che può supportare alla grande molte delle attività quotidiane di chi lavora nel campo della grafica, o di chi studia, ma che è ancora lontano dal poter essere utilizzato come una vera e propria workstation.

La concorrenza in questo ambito è tanta, e di sicuro ci sono altre soluzioni proposte da altri marchi, che possono essere altrettanto interessanti per i creativi. Detto ciò il MacBook Pro 13“ è di sicuro un PC dalle prestazioni sorprendenti che siamo sicuri piacerà a moltissimi.

Anche nel prezzo: la scelta di Apple, infatti, è quella di offrire la sua gamma d’avanguardia allo stesso prezzo della precedente.

Quindi si può trovare in vendita il nuovo MacBook Pro 13“ a meno di 1500 euro sul sito di Apple Italia, nella versione con l’unità SSD da 256GB, mentre su Amazon è attualmente disponibile in offerta la versione con 512GB di memoria, a circa 1.939,00 €.

Di sicuro i prossimi MacBook con processore M1 saranno altrettanto, se non più sorprendenti di questo. E noi di Grafigata ti terremo sempre aggiornato. Quindi

Alla prossima!

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