L’idea giusta per un logo? fallo bestiale!

Chiara ZoiaChiara Zoia
Copertina loghi bestiali

Possiamo condividere con te tutte le migliori tecniche per la creatività e spiegarti come fare un buon brainstorming ma, purtroppo, non possiamo evitarti quel momento lì, quello in cui di fronte a un nuovo progetto devi trovare l’idea giusta per un logo originale.

Il problema è che, di solito, tendiamo a cominciare sempre dagli stessi elementi. Di sicuro farai i primi tentativi con delle lettere, qualcosa tipo un monogramma. Per poi passare alle figure geometriche, e magari cercherai di accordare a queste una versione stilizzata di qualche oggetto che ha a che fare con l’attività dell’azienda che ti ha commissionato il lavoro.

Tutto corretto, ma secondo me stai trascurando una delle soluzioni più longeve ed efficaci nel logo design: perché non pensare a un logo … bestiale?!

Sì, proprio nel senso di un pittogramma che riprende le forme di un animale! Ce ne sono di famosissimi, in quasi tutti gli ambiti merceologici, ma la tendenza degli ultimi anni sembra essere quella di produrne sempre meno. Ed è un peccato, perché sono spesso molto interessanti. Allora, per aiutarti a trovare qualche buona idea, andiamo a cercare di capirci qualcosa di più e a vedere insieme quali sono le categorie più rappresentative dei loghi con animali.

Cosa c’entrano gli animali con i loghi?

Quando gli esseri umani hanno cominciato a tracciare disegni, tra le primissime cose che hanno scelto di riprodurre ci sono proprio gli animali. Spesso proprio da loro, in quanto fonte di cibo, dipendeva la nostra sopravvivenza. Nel tempo il rapporto con gli animali si è evoluto, è diventato più complesso, ma non abbiamo mai smesso di guardare a loro con curiosità, interesse, paura e a volte ammirazione.

Per questo ancora oggi spopolano sui social e per questo si sono prestati, da millenni, a rappresentare idee, valori, concetti. Proprio il loro significato simbolico genera una forte risposta emotiva e stimola il coinvolgimento: per questo funzionano benissimo nei loghi!

Se guardiamo alle tipologie e agli esempi, anche fermandoci ai più famosi, ce ne sarebbero centinaia. Abbiamo deciso allora di parlarti di due categorie di loghi che impiegano gli animali in maniera molto efficace e da cui puoi ricavare in modo facile qualche idea strepitosa.

evoluzione pittogramma burberry

Loghi che derivano dall’araldica

Usare gli animali come simbolo di una carica pubblica o di una famiglia importante è un’abitudine antichissima, che troviamo addirittura nell’epoca dei Faraoni. In Europa poi, a partire dal Medioevo, famiglie nobili, ma anche città e istituzioni, hanno inventato il proprio stemma da esibire.

E spesso in questi stemmi si trovavano figure di animali, che venivano usate come metafore: a ogni animale, infatti, si associava un concetto astratto, spesso una virtù, che sarebbe stato molto più difficile rappresentare in un altro modo.

Ancora oggi i loghi che usano in maniera più evidente un linguaggio simile all’araldica sono quelli legati al mondo del lusso e dei prodotti esclusivi. Ecco qualche esempio:

Logo ferrari idea araldica animale cavallo

Il cavallo:

Oltre allo stra-celebre cavallino rampante, un cavallo, stavolta con un cavaliere in sella, è il pittogramma di Burberry dal 1901. Fatto salvo un breve e recente periodo, in cui si è tentata la strada di lasciare soltanto il logotipo, con risultati non proprio entusiasmanti. Il caso è a suo modo emblematico, per questo ci ho fatto un video in cui trovi tutta la storia.

Sempre in ambito moda anche il marchio Ralph Lauren si riconosce per il logo, che ripropone la coppia cavallo-cavaliere, questa volta impegnati a giocare a polo.

Logo Giorgio Armani Aquila monogramma

L’aquila

Conosciuto come “re” Giorgio, non per caso, Armani ha scelto per il suo logo un’aquila davvero vicina alle rappresentazioni stilizzate degli stemmi, anche se in versione più grafica e contemporanea. E sempre nel campo delle eccellenze italiane l’aquila, ancora in stile super-classico, è il logo di Moto Guzzi.

Il cane

Da sempre fedele compagno della nobiltà impegnata nella caccia, il cane è una scelta che può sembrare originale, ma non così inconsueta nei marchi di moda. Dall’ironico ma elegantissimo levriero in cravatta di Trussardi, verso simbolo degli anni’70, al distinto bassotto di Harmont&Blaine.

logo idea cane case di moda

Logo mascotte

Sull’altro versante dei loghi con animali che richiamano l’araldica, ci sono quelli che possiamo definire mascotte. Alla base c’è sempre l’idea di utilizzare delle caratteristiche che tutti attribuiamo a certi animali per descrivere il prodotto o il servizio a cui vengono associati.

In questo caso però non si usa questa associazione per realizzare un emblema “per pochi”, ma si identifica il marchio con un personaggio che suscita simpatia e coinvolgimento emotivo. Gli animali utilizzati in questa accezione, e gli esempi da fare, sono tantissimi.

Te ne cito solo alcuni

twitter esempio logo mascotte

L’uccellino blu e gli altri …

Una delle associazioni più riuscite tra un logo che raffigura un animale e l’azienda per cui è stato creato è Larry, l’uccellino blu che cinguetta … in inglese diremmo che fa tweet. L’accostamento tra il cinguettare e la comunicazione breve e vivace fa dell’ormai ex logo di Twitter uno dei più noti e dei più memorabili: che poi è proprio uno dei principali obiettivi di un logo.

Dalla fine di luglio di quest’anno – 2023 – Elon Musk ha deciso di abbandonare Larry in favore di una “X”: il nuovo logo dovrebbe aprire le porte all’evoluzione di Twitter in una super-app che comprenda una molteplicità di funzioni, sul modello di WeChat. Lorenzo ha fatto un video super-completo in cui analizza questo rebranding, e ti spiega perché non è stata una buona idea.

Il realtà sul fronte comunicazione, ben prima di Twitter, era stata NBC a rappresentare la bellezza e varietà dei contenuti della rete televisiva con uno dei primi loghi giocato sullo spazio negativo: un elegante pavone che spiega la sua coda multicolore.

Il mondo dei pennuti in generale è una grande fonte di ispirazione per i loghi, soprattutto per aziende che aspirano a raggiungere target molto ampi. È il caso di Nestlé, che rappresenta il concetto di prodotti destinati alle famiglie con, appunto, un nido, pieno di pulcini nutriti in modo amorevole dalla madre.

loghi pinguino penguin e Linux

Il pinguino, invece, anche se non vola, è in qualche modo associato a qualcosa di “furbo”, affidabile, e che si rivolge a tutti. Lo troviamo infatti sulle copertine della case editrice Penguin, nota per produrre buona letteratura a costi abbordabili, e per il sistema operativo open source Linux.

Non manca neppure il lato prezioso di questa categoria, rappresentato dal cigno: simbolo di eleganza e regalità, è stato scelto per questo da Swarosky.

surveyMonkey scimmia

La scimmia

Intelligente, vivace, complice: la scimmia è un animale perfetto per fare da mascotte. Suggerisce una sorta di complicità, e per questo riduce l’ansia che abbiamo quando ci troviamo ad utilizzare un nuovo tool digitale. Sarà per questo che è diventata molto popolare nel mondo tech, specie nei servizi che si rivolgono a “non addetti ai lavori”. La prima che ti è venuta in mente è quasi di certo quella di Mailchimp, ma lo stesso vale per il logo scelto da SurveyMonkey.

E tanti altri

In realtà potremmo stare qui ore a citare altri esempi famosissimi di loghi in cui il protagonista è un animale: dalla “volpe di fuoco” di Mozilla al malizioso coniglio con il papillon di Playboy.

Direi che tutti hanno in comune una caratteristica: funzionano alla grande! Eppure, se ci pensi, oggi è sempre più difficile progettare un logo a partire da un animale. Forse c’entra la tendenza alla super-semplificazione delle forme portata dall’espandersi del mondo digitale. Forse incide il fatto che, da un po’, siamo in una fase economica complicata, e le aziende preferiscono fare scelte più “sicure”.

volpe firefox coniglio playboy

Conclusioni

Non so se hai trovato l’idea che cercavi per il tuo logo, ma penso che tu abbia capito quanto forti sono le immagini di animali se le usiamo per veicolare idee o emozioni. Credo allora che, la prossima volta che ti troverai davanti al foglio bianco, magari comincerai da un muso o da una coda, invece che da una lettera.

Se invece il foglio bianco ti blocca e hai bisogno di uscire dalla tua zona di comfort per trovare nuove soluzioni, oppure hai tante idee ma ti manca la tecnica per trasformarle in progetti vai a dare un’occhiata alla nostra pagina dedicata ai corsi!
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Mi raccomando, se produci anche tu un logo bestiale faccelo sapere nei commenti, io per adesso ti saluto

a presto!

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