I migliori rebranding e redesign di logo del 2019

Emanuele AbrateEmanuele Abrate
I migliori redesign di logo del 2019

Questo 2019 sta per concludersi ed è stato un anno ricco di novità dal punto di vista del graphic design e, più in particolare, del branding.

Infatti, sono state molti i brand famosi che quest’anno hanno cambiato il proprio logo e la propria identità visiva. Alcuni hanno fatto solo qualche ritocco, altri invece completi stravolgimenti.

In questo articolo ti voglio quindi parlare di quelli che per me sono stati i re-design più interessanti di questo 2019.

Ok, pronto a cominciare? Partiamo!

I migliori re-design di loghi del 2019

Di questo articolo esiste anche la versione video, sul canale di YouTube di Emanuele:

1. Duolingo

Cominciamo da un re-design che ho veramente molto ma molto apprezzato ed è quello di Duolingo.

Duolingo è una piattaforma dedicata all’apprendimento delle lingue e la sua caratteristica principale è il fatto che sia impostata come un gioco, quindi permette agli utenti di competere con i propri amici, acquisire punti e salire di livello e queste cose qua.

Questo re-design è stato un processo graduale. Ad inizio 2019 è stata realizzata la nuova versione della mascot: il gufetto Duo.

Una versione più lineare, più cicciottella e che si presta molto meglio ad essere declinata sull’icona di una app.

Molti potranno pensare che la nuova versione abbia perso di dinamicità che appaia più statica ma in realtà è molto flessibile: sono state studiate diverse pose, diverse espressioni e delle animazioni molto molto simpatiche.

Ma il vero cambiamento è avvenuto qualche mese dopo, quando i designer si sono “accorti” che mancavano delle linee guida chiare su come utilizzare il marchio al di fuori del contesto app.

Fino ad allora Duolingo aveva sempre utilizzato, come la stragrande maggioranza delle app, una tipografia piuttosto neutra per il suo nome aziendale. E finché era rimasta confinata nel contesto app questa cosa funzionava benissimo.

Però ad oggi, Duolingo ha in ballo un elenco sempre più crescente di progetti e iniziative che spingono il marchio al di fuori del mondo delle app e quindi c’era l’esigenza di un vero e proprio logo indipendente.

E quindi mentre sperimentavano il modo migliore per affiancare la mascotte al loro nome aziendale, anziché optare per un logo combinato, quindi con un simbolo e una tipografia neutra, hanno deciso di cambiare completamente strada e creare un logotipo personalizzato ispirato alla forma piumata del gufo Duo.

E questo logotipo è molto ma molto interessante perché è al 100% indipendente e riesce a creare una forte connessione con la personalità e l’identità dell’azienda senza che si debba per forza utilizzare la mascot.

La tipografia è stata progettata con l’aiuto di Fontsmith e da questa collaborazione non è nato solo il logotipo ma un un vero e proprio font proprietario chiamato Feather Bold, che viene utilizzato all’interno dell’immagine coordinata e nella comunicazione Duolingo.

Questo re-design mi è piaciuto molto perché va in controtendenza rispetto a quelli che sono i trend nel settore delle app. Quindi l’utilizzo di icone e tipografie sans serif molto neutrali. Ma lo fa in modo estremamente audace, bizzarro e soprattutto in linea con la giocosità della mascotte. E questo contribuisce a rendere l’identità, oltre che divertente, anche memorabile.

2. Hudson Group

Il secondo re-design di questo 2019 che mi è piaciuto molto è quello di Hudson Group, che ha completamente stravolto la sua identità.

Hudsdon Group, ora solamente Hudson, è una catena di negozi di vendita al dettaglio nel settore dei viaggi, molto nota in Nord America perché possiede più di 1.000 negozi in aereoporti e stazioni. Ed è una compagnia di proprietà della Dufry, azienda che gestisce i famosi negozi duty free all’interno degli aereoporti.

Questo re-design è stato un vero e proprio stravolgimento.

Il logo precedente era molto vecchio e rifletteva i tempi in cui era stato creato e quindi era arrivato il momento di presentarsi al pubblico con un nuovo look. La nuova identità riesce a mantenere un tono estremamente istituzionale ma in modo decisamente più sofisticato più solido e soprattutto senza tempo.

Il logo, come spiega l’agenzia Siegel+Gale, rappresenta i 4 pilastri della compagnia e all’interno di questi 4 pilastri è molto ben visibile una lettera H, che crea la connessione con il nome del brand.

La cosa interessante, oltre al logo che è molto vecchia scuola, è come sono state sfruttate queste forme all’interno dell’immagine coordinata: questi 4 pilastri si rendono dinamici e sembrano quasi delle vetrine che incorniciano gli elementi, si sovrappongono, si animano, vengono anche ricreati attraverso la disposizione dei vari prodotti. E tutta l’identità rimane riconoscibile e solida anche con l’utilizzo di una palette colori più ampia e flessibile.

3. Wixx – Agenzia:BrBauen

Il terzo re-design è stato realizzato per una compagnia molto meno nota a livello internazionale ma l’ho trovato davvero molto ispirante.

Si tratta della nuova identità di Wixx, una compagnia di telecomunicazioni Brasiliana. Questa identità rappresenta un cambiamento totale per quest’azienda. A partire dal logo.

Il vecchio logo era piuttosto scolastico, poco ricercato sia nell’idea che nella realizzazione il che lo rendeva un logo estremamente dimenticabile.

Il nuovo logo invece punta tutto su una tipografia molto ricercata e soprattutto insolita. Una tipografia che riesce ad essere anticonvenzionale pur mantenendo un tono del tutto adatto al contesto, e questo secondo me è un grandissimo punto di forza. E tra l’altro rimane molto identificativo anche nella sua versione abbreviata come lettermark.

Questo redesign è stato realizzato da BrBauen, un’agenzia Brasiliana ed è stato pensato con l’obiettivo di accompagnare il salto di qualità di questa azienda, che non voleva più essere percepita dal pubblico come una piccola e generica compagnia di telecomunicazioni ma come un servizio aziendale specializzato.

E l’immagine coordinata valorizza questo aspetto premium, ricercato, quasi di lusso. Oltretutto è stato anche progettato un carattere tipografico personalizzato ispirato ai font monospaziati, che sono una tipologia di font molto utilizzata in contesti tecnologici come questo.

Quindi molto molto interessante.

4. Desigual

Il quarto re-design è ben più noto a tutti ed è il redesign del marchio di moda Desigual.

Qui già so che ci saranno molti pareri discordanti, la scritta è al contrario è difficile da leggere, ma a me piace parecchio questa soluzione.

La cosa più importante che è cambiata (oltre al verso) è stata la tipografia per il logo. Una tipografia un po’ meno asettica e neutrale rispetto all’Helvetica e mentre prima era soltanto la S ad essere riflessa ora è l’intero logo.

E questa è una scelta, dal mio punto di vista, audace, che solo un brand già molto noto al pubblico si può permettere di fare.

Infatti il nome del brand, sì è al contrario, ma rimane comunque riconoscibile e riflette i valori del brand Desigual, che sono legati appunto all’essere diversi, all’essere strani, all’andare controtendenza.

Però la cosa davvero interessante è che non si sono fermati al logo, l’intera immagine e l’intera comunicazione Desigual è riflessa al contrario.

Sì, è vero: rende molto difficile la lettura. ma è anche così insolita che è difficile che passi inosservata, per lo meno a quello che è il pubblico di desigual, un pubblico giovane, controtendenza che si rispecchia nei valori di questo brand.

E io la trovo una soluzione che per quanto estrema, applicata ad un marchio del genere ha un suo senso e funziona.

Tra l’altro trovo geniale la call to action a scattarsi un selfie davanti al poster. Infatti quando ti scatti un selfie la foto viene automaticamente riflessa e sullo sfondo il testo viene visualizzato nel verso giusto.

E questa è la conferma del fatto che è stata un’operazione studiata per comunicare ad un pubblico ben preciso, che è la generazione dei selfie appunto.

5. Warner Bros

Bene, rimaniamo sui brand molto famosi, il quinto re-design è quello dell’identità di Warner Bros progettata da Pentagram. Ne avevamo parlato qui.

Warner Bros, un marchio storico, uno dei più iconici al mondo e qui la sfida era riuscire a modernizzare l’identità senza intaccare il suo lato distintivo. Anche perché il vecchio logo (che non veniva aggiornato dal 93) era pieno di dettagli e decorazioni che rendevano difficile l’applicazione in larga scala e soprattutto nei contesti digitali che oggi lo sappiamo, sono sempre più importanti.

Quindi il logo è stato semplificato, è stato privato di tutto ciò che non era necessario, lasciando solo lo scudo e il monogramma che sono gli elementi veramente chiave del logo. E questi elementi sono stati riprogettati seguendo le proporzioni del rapporto aureo.

Sono state progettate una versione flat e una versione alternativa con delle sfumature che vanno a creare volume senza sembrare troppo pacchiane e…funziona. L’identità del marchio appare più fresca più attuale ma mantiene la sua iconicità.

Lo scudo, ora che è semplificato è molto più efficiente nei contesti digitali e viene ripreso come elemento flessibile assumendo diversi stili a seconda del contesto, una cosa molto caratteristica del modo di lavorare di Pentagram che io apprezzo parecchio.

Per completare l’identità visiva è stato progettato poi anche un carattere tipografico personalizzato, il Warner Bros Condensed, che prende spunto dallo stile del monogramma, creando secondo me una bella connessione con tutto il contesto.

Quello che mi è piaciuto di più di questo re-design è che anche se ha cambiato molte cose è stato estremamente rispettoso verso l’identità dell’azienda. Tutto il superfluo rimosso e tutte le caratteristiche veramente necessarie per la riconoscibilità del marchio mantenute.

È questo è esattamente ciò che si deve fare quando si vuole semplificare: semplificare non è togliere il più possibile, ma mantenere solo ciò che serve davvero.

Ed è una delle tante cose che spieghiamo all’interno di Logo Hero, il corso più completo in assoluto in italia per imparare a progettare loghi e identità efficaci.

Se ti interessa saperne di più, qui il link con tutti i dettagli.

Ok, siamo esattamente a metà, continuiamo con i re-design più interessanti di questo 2019.

6. Reebok

Il sesto re-design è di un altro brand molto noto ed è quello realizzato per Reebok. Questo è stato un re-design interessante perché è un ritorno al passato. Infatti nel 2011 Reebok aveva introdotto un nuovo logo (chiamato delta) per identificare i prodotti dedicati al “CrossFit” che poi si è evoluto nel logo aziendale. Anche se questo logo non era particolarmente memorabile il suo aspetto geometrico e simmetrico, aveva contribuito a dare una nuova personalità al marchio, discostandolo visivamente dai competitor come nike.

Quest’anno invece Reebok, ha deciso di tornare al vecchio logo aziendale del 1992, quello che viene chiamato il logo vector, mantenendo il logo delta solo per identificare i prodotti dedicati al crossfit, come era appunto da idea iniziale.

Nel tornare al vecchio logo però è stato apportato un restyling molto molto ben fatto: sono state migliorate le linee rendendo il simbolo più stabile, sono stati ampliati gli spazi vuoti e hanno reso più snello il logotipo, che ha una tipografia molto caratteristica e riconoscibile.

Insomma è stato ripensato anche qui il vecchio logo per essere più funzionale e più efficace senza però andare a togliere quel fascino anni 80/90 che ha reso iconico il marchio Reebok.

Molto interessante anche com’è stata ripensata l’immagine coordinata, che esattamente come il logo, riesce ad essere attuale ma allo stesso tempo ri-evocare il passato del brand, con una palette colori dove dominano il blu e il rosso, il che eriflette molto bene l’ispirazione americana.

7. Android

Il settimo re-design, mi ha letteralmente stupito ed è quello dell’identità visiva di Android (ne avevamo parlato qui).

Finalmente Android ha un’immagine all’altezza delle aspettative. L’immagine precedente non mi piaceva nemmeno un po’, l’ho sempre trovata un po’ una “cinesata”. Era statica, vecchia, era un’immagine da piccola startup non da azienda strutturata e innovativa come Google.
E questo me l’ha sempre fatta percepire come inaffidabile.

Ora invece ci siamo, ci siamo alla grande: è stata migliorata e personalizzata la tipografia e cosa molto interessante è stato semplificato all’estremo il robottino che ora è diventato finalmente un vero simbolo iconico.

Molto più flessibile, molto più semplice, ha mantenuto sostanzialmente solo quello che era necessario, ovvero la testa. Interessante anche la soluzione di posizionarlo a destra rispetto alla tipografia, ben bilanciato, pulito, preciso. E funziona molto bene anche declinato verticalmente, quindi con il simbolo sopra perfettamente allineato alla scritta che rimane ben leggibile.

Molto molto carine anche le animazioni del simbolo.

La cosa che però mi piace di più è la palette dei colori: una palette moolto più ricercata, specialmente il verde, che prima contribuiva tantissimo a invecchiare l’identità di android. Ora è un verde più fresco, più brillante, più distintivo, mi trasmette un senso di maggiore affidabilità pur rimanendo molto informale, quindi fedele allo spirito dell’azienda.

Insomma, un re-design fatto davvero come si deve, che spinge android ad un livello superiore.

8. Firefox

L’ottavo re-design è quello realizzato per Firefox, e questo è davvero interessante non solo per il risultato finale, che è figo, ma soprattutto per tutto il processo che c’è stato dietro.

Innanzitutto, cos’è stato fatto? Non hanno semplicemente modificato il logo del browser, ma hanno studiato un vero e proprio sistema di identità visiva.

In primis hanno realizzato un marchio ombrello, quello che in inglese viene chiamato parent brand o master brand. Questo perché Firefox non è solo il browser, ma è un insieme di servizi integrato che comprende il browser si, ma anche altri servizi come send, monitor, lockwise, per i quali sono state studiate e rivisitate le icone secondo lo stile del marchio genitore, il master brand firefox.

Per arrivare a questa soluzione definitiva sono state fatte tantissime prove, infatti il progetto era già partito nel 2018, e come dicevo prima è molto interessante il processo che c’è stato dietro, che stato un processo completamente aperto alla community.

Infatti Mozilla è un’azienda conosciuta proprio per il suo concetto di condivisione di open source. E quindi mentre il team di designer stava lavorando a tutto questo sistema aveva reso pubbliche alcune anteprime delle varie versioni per raccogliere dei feedback dagli utenti.

E questo è un approccio che a me piace particolarmente, credo che la condivisione sia un modo utile per testare il proprio lavoro su altre persone, capire come viene percepito e poi perfezionarlo.

Ricevere feedback esterni è un modo per ottenere altri punti di vista diversi dai propri, ed è utile specialmente in una fase dove per varie ragioni può esserci una situazione di blocco creativo.

Ovvio, i pareri poi vanno sempre presi con le pinze, non tutti sono oro colato. Bisogna essere poi in grado di saperli filtrare e mettere in atto quelli veramente utili, infatti anche il team di firefox si è trovato alle prese con commenti assurdi e bizzarri e su youtube c’è un video molto divertente che racconta proprio questo processo.

Oltre a questo comunque, l’immagine è stata rivoluzionata: è stata studiata una nuova palette di colori, molto fresca e ben bilanciata, un sistema di forme da utilizzare per icone, sfondi e illustrazioni e un nuovo carattere tipografico istituzionale.

9. Resource

Bene, siamo arrivati al nono re-design e qui chi è nel gruppo Facebook di Logo-Hero magari lo riconoscerà, perché l’avevo condiviso proprio lì appena era uscito. Si tratta del re-design di Resource, un’azienda di arredamenti nordamericana specializzata in arredi salvaspazio.

Anche qui: identità stravolta e risultato eccezionale.

Il nuovo logo punta tutto sulla tipografia e rispetto al precedente è molto ma molto più sofisticato. Moderno, elegante, riconoscibile, già a primo impatto ci dà l’idea di un’azienda ad un livello superiore.

La R iniziale è stata modificata per sembrare una sedia (e qualcuno nel gruppo mi aveva fatto notare che anche la r minuscola poteva dare l’idea di un tavolino) ma questi non sono gli unici elementi di genialità in tutto ciò: infatti il logo è stato pensato in 3 declinazioni diverse per adattarsi ai vari spazi, esattamente per rispecchiare la filosofia del brand, e questa cosa è fantastica.

Il logo riesce ad essere riconoscibile in ogni sua declinazione e l’eleganza dei colori, dei layout e dell’uso che si fa della tipografia rende questa brand identity davvero un esempio eccellente da seguire. Epico.

10. KIA

Ok, siamo arrivati all’ultimo re-design, e rispetto a tutti gli altri questo è un re-design ancora non del tutto concluso, nel senso che non è ancora chiarissimo cosa succederà ma qualcosa sta succedendo e sto parlando del logo di Kia Motors, la casa automobilistica coerana.

Il logo attuale

Il logo attuale di KIA è questo, e lo faccio vedere perché scommetto che molti nemmeno se lo ricordino, nemmeno io me lo ricordavo. E questo è essenzialmente il problema, il logo KIA credo sia uno dei loghi automobilistici meno memorabili e meno emozionanti in assoluto, però sembra che la casa automobilistica coreana se ne sia accorta e stia effettivamente facendo qualcosa per riposizionare il suo marchio come qualcosa di più emozionante e lungimirante.

Infatti al salone dell’auto di Ginevra è comparso questo logo sul muso di una concept car completamente elettrica ed è un logo molto interessante. Una tipografia più snella, più accattivante, più futuristica, decisamente più emozionante rispetto a quello attuale.

Ancora non è chiaro come verrà utilizzato questo nuovo logo, alcuni vociferano che verrà utilizzato solo per le auto elettriche e i suv di alta gamma, metre sulle auto più comuni continueranno ad utilizzare il vecchio logo. Quello che è certo è che presto ne sapremo di più perché il marchio è attualmente in fase di registrazione.

Staremo a vedere.

Conclusioni

Molto bene! Questi erano, secondo me, i re-design più interessanti di questo 2019!

Ma di re-design, quest’anno, ce ne sono stati tantissimi quindi fammi sapere qui sotto nei commenti quali avrei dovuto includere. O anche i peggiori, perché no!

Se sei interessato al mondo del Logo Design e a come progettare un logo che funziona, scopri il corso Logo-Hero, puoi iscriverti alle prime lezioni e risorse gratuite cliccando qui!

Alla prossima,

Emanuele.

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