Griglia grafica - Glossario grafico

Griglia

La parola griglia si usa per indicare ogni tipo di struttura, in qualsiasi materiale, oppure tracciata, o disegnata, fatta da linee parallele oppure che si intersecano, o entrambe le cose. La posizione di queste linee crea delle caselle regolari.

Nel graphic design le griglie, o gabbie, sono uno strumento fondamentale per la gestione dello spazio, e questo da sempre; già i primi oggetti in cui possiamo riconoscere il graphic design, cioè i libri a stampa, usano le griglie per organizzare la superficie delle pagine.

Layout a griglia o a griglia libera

Layout a griglia e layout a griglia libera

Il termine griglia comprende una quantità davvero molto ampia di schemi attraverso cui organizzare lo spazio in un progetto di graphic design.

In particolare è utile distinguere due diversi modi per usare una griglia: partiamo da quello più ovvio. Quando, ad esempio, si impagina un libro o una rivista, di solito si costruisce una griglia, che poi viene riempita da testo, titoli, immagini. Se in una pagina ho previsto due colonne, riempirò quelle due colonne con il testo e utilizzerò tante pagine quante ne servono per inserirlo per intero. In questo caso, quindi, la griglia è fissa e il contenuto si adatta. Questo si chiama layout a griglia.

Le griglie però sono utili anche quando vuoi ottenere un effetto curato anche a partire da elementi grafici con una dimensione e posizione definita. Questo è il cosiddetto layout a griglia libera: in pratica puoi cominciare a inserire nel tuo progetto una scritta, un’immagine, una forma nella dimensione e posizione che ti sembra più efficace. Poi, a partire da questi elementi fissi, costruire uno schema che ti aiuta a sistemare altri elementi in modo armonico.

Griglia semplice o complessa

Ci sono moltissimi modi diversi di costruire una griglia, e altrettanti livelli di complessità. La più semplice che puoi realizzare, che è necessaria in pratica in tutti i progetti, è quella che ti serve per individuare i margini.

Si tratta quindi di sole 4 linee (nel caso più comune di un progetto per uno spazio rettangolare o quadrato) che corrono intorno ai margini. Da qui poi si possono aggiungere moltissimi altri elementi: ad esempio le colonne, che possono variare in numero, larghezza e spazio che le divide.

Da questa base la struttura si può poi arricchire di linee orizzontali e anche diagonali, fino a diventare davvero molto molto complessa. Ma già da una struttura di righe e colonne come quella qui sopra (4 colonne e 36 campi) può permettere di creare innumerevoli layout diversi:

Se vuoi approfondire, puoi andare a leggere la nostra guida avanzata su come si usano le “gabbie” nel graphic design. La trovi qui. Oppure puoi leggere il libro “must” sull’argomento: “Grid Systems in Graphic Design” di Joseph Müller-Brockmann.