Decathlon ha presentato il suo rebranding, che ha portato a un restyling piuttosto radicale, a partire dal logo. Per la prima volta nella storia dell’azienda infatti, quindi dal 1976, Decathlon ha un pittogramma che va ad affiancare lo storico logotipo.
Una scelta che può sembrare in qualche modo scontata, ma che arriva dopo anni in cui abbiamo visto per lo più prevalere la tendenza opposta. Ossia quella di creare loghi in cui c’è solo il logotipo oppure, anche quando c’è un pittogramma, a preferire nella comunicazione solo il logotipo.
Come spesso succede, e come dovrebbe essere, questo rebranding punta a un riposizionamento di Decathlon, che è la terza azienda di articoli sportivi per dimensioni al mondo (l’avresti mai detto?). Ma se moltissime persone conoscono e acquistano i suoi prodotti per praticità e convenienza non si può dire che tutte, e neppure la maggior parte, lo considerino un brand da esibire e desiderare.
Il nuovo pittogramma nasce anche un po’ per questo: identificare tutti i prodotti Decathlon perché questo marchio diventi sempre più riconoscibile e i suoi prodotti sempre più qualcosa da esibire.
Ma oltra al logo questo rebranding ha un sacco di elementi interessanti, quindi andiamoli a vedere meglio.
Un font dinamico
Diciamo la verità, il marchio storico di Decathlon non ha mai avuto nulla di particolarmente interessante. L’unico elemento che dava identità e sottolineava il dinamismo collegato all’ambito di attività del brand era la particolare legatura tra la C e la A.
Da qui è partita Wolff Olins, l’agenzia che ha curato il rebranding, per immaginare un font originale. Che ha mantenuto semplicità e leggibilità ma è stato arricchito da dettagli che danno carattere e movimento. In particolare l’inclinazione di alcune lettere, come la M, la W, la Y e, soprattutto, la O: che così richiama in maniera diretta ed efficace il nuovo pittogramma.
Orbit, il pittogramma che mancava nel logo di Decathlon
Passiamo quindi alla novità più evidente introdotta da questo rebranding: il pittogramma.
Si tratta di una forma davvero molto semplice, minimale: un’ellisse che ha un andamento dall’alto a destra verso il basso a sinistra. La forma non è chiusa, e nella parte in basso al centro il tratto si inspessisce a creare una scampanatura.
In questo tratto c’è ovviamente la ripresa della legatura “C-A” del vecchio logotipo, ma ci sono anche un sacco di altre suggestioni. Potrebbe essere una montagna, potrebbe essere un’onda … potrebbe essere uno swoosh specchiato (ok, questa è un’interpretazione un po’ cattiva).
Quello che è certo è che questo pittogramma funziona benissimo per lo scopo per cui è stato pensato: essere riprodotto su qualsiasi prodotto Decathlon, in qualsiasi dimensione, materiale, colore. E lo stesso mantenere quel senso di dinamismo che richiama lo sport.
Si tratta comunque di una forma tonda, quindi rassicurante e accogliente. Perché Decathlon ha proprio come scopo quello di rivolgersi non a chi vive lo sport nel suo lato più performativo e agonistico, ma di accompagnare tutte le persone a scoprire la gioia di muoversi, specie all’aperto.
La giocosità e il divertimento, infatti, sono tra i concetti chiave che hanno guidato il restyling e che la nuova immagine coordinata vuole comunicare.
Ready to play?
Questo è il claim che fa da filo conduttore al rebranding. Che è andato a toccare tutti i punti della comunicazione visiva dell’azienda.
Decathlon infatti ha pubblicato un sacco di mockup interessanti da cui possiamo immaginare quale sarà, ad esempio, il nuovo stile dei punti vendita. Ci sono anche, come ovvio, le nuove divise del personale, e un’anticipazione del design delle interfacce digitali, in particolare dello store online.
La novità forse più evidente nell’immagine coordinata è comunque il nuovo punto di blu che è stato scelto: più intenso e vivace. Meno azzurro e più blu elettrico.
Anche lo stile delle fotografie cambia completamente: non solo si va verso una maggior rappresentazione della diversità nei soggetti scelti (come è naturale che sia). C’è anche un maggior realismo e la scelta di inquadrature più dinamiche, meno fredde e impostate rispetto allo stile che siamo abituati ad associare a Decathlon.
Conclusioni
Di sicuro la mossa di Decathlon è piuttosto ambiziosa. Ma bisogna ammettere che è sostenuta da un rebranding che, per quanto possiamo vedere dal suo lancio, è stato realizzato secondo le migliori “regole dell’arte”.
Tra l’altro va detto che mancavano da un po’ rebranding di marchi così grandi. Potrebbe essere il primo di una serie e segnare una ripresa degli investimenti in comunicazione dopo mesi di tattiche di attesa? Se sarà così, di sicuro troverai qui tutte le notizie a riguardo.
Intanto facci sapere cosa ne pensi di questo rebranding: secondo te il pittogramma è sempre necessario? Intanto che pensi alla risposta, io ti saluto
alla prossima!
Immagini e video sono di Decathlon e Wolff Olins
Sinceramente? Non mi piace! Preferivo il vecchio. In negativo si trasforma nel profilo della Linea di Cavandoli.
Ora non riesco a non vederlo 😂
IT WORKS.