Lorenzo Miglietta
I Paesi Bassi avranno un nuovo logo internazionale.
Il nuovo brand è composto da due parti: un pittogramma che unisce le due lettere NL e che forma un tulipano arancione, più un logotipo sans serif dello stesso colore (avevamo parlato in questo articolo di come bilanciare tra loro questi due elementi).
Con questo nuovo brand dal sapore internazionale e dallo stile più pulito e istituzionale, il governo, vuole mostrare più chiaramente ciò che i Paesi Bassi hanno da offrire.
Si tratta di un cambio netto di stile ma anche di logica imprenditoriale in ottica Europea, infatti, come si vede qui dal vecchio logo, la scritta “Holland” è scomparsa definitivamente.
Perchè questo cambiamento? Perchè generalmente si utilizzava impropriamente il termine Olanda (Holland) per indicare i Paesi Bassi (Nederland). Infatti, l’Olanda in realtà è il nome delle due provincie geografiche e storiche dei Paesi Bassi: l’Olanda Settentrionale (Noord Holland) e l’Olanda Meridionale (Zuid Holland) che costituiscono le zone più popolate di questa terra.
Con questo nuovo brand, oltre a dare importanza al termine corretto geografico, si vuole promuovere ed abbracciare sotto un’unica identità l’intera nazione per il proprio turismo e commercio.
Il colore Arancio, rimasto lo stesso ed utilizzato per la festa della Regina, ha un suo significato storico. Ha origine dai progenitori dei sovrani dei Paesi Bassi che discendono da Guglielmo I. Guglielmo d’Orange, infatti, apparteneva alle famiglie di Orange-Nessau della città francese di Orange.
Il marchio, studiato per otto versioni linguistiche diverse, può essere utilizzato a partire dal nuovo anno. Sarà fornito a ministeri, ambasciate, università, college, comuni e organizzazioni che collaboreranno con il governo a questo nuovo progetto di riqualificazione.
Il nuovo logo è costato 200.000 euro.
“Questo è un piccolo investimento in una somma governativa molto grande per rendere la capacità di guadagno dei Paesi Bassi all’estero il più intelligente e attraente possibile”, afferma il ministro Kaag.
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