Se il tuo obiettivo è diventare un Graphic Designer, beh, mettiti comodo perché questo è l’articolo che stavi cercando. In questo articolo ti spiegherò TUTTO quello che ti serve sapere su come diventare un progettista grafico. Da dove partire, cosa studiare, dove studiare, e quali possibili strade intraprendere.
Ma, prima di cominciare, lascia che mi presenti.
Se ancora non mi conosci sono Lorenzo Miglietta e, in questi anni, mi sono dedicato a costruire Grafigata.com, la piattaforma online dedicata al Graphic design dove migliaia di designer possono imparare la grafica e approfondire e migliorare le loro competenze.
In questi anni, ho scritto centinaia di articoli e fatto decine di video e realizzato i migliori videocorsi online sul graphic design. Quello che mancava, però, ancora, era un contenuto come questo, fondamentale, in cui spiegare come diventare un graphic designer, nella pratica. Cosa bisogna studiare? Come si inizia a lavorare? Come trovare clienti?
Parallelamente a questo articolo, sto creando anche una serie di video di approfondimento sull’argomento e ho anche creato il corso ABC Graphic Design per insegnarti le basi del graphic design che ti serviranno per diventare un grafico. Qui sotto trovi il primo, gli altri sono in arrivo e con essi aggiornerò l’articolo.
Partiamo dal principio. Cercando di definire cosa fa il graphic designer.
Cosa fa il Graphic Designer (o progettista grafico)
Il graphic designer spesso viene erroneamente considerato come una delle professioni “nuove” alla stregua dello youtuber, del social media managar e cose di questo tipo ma, in realtà si tratta di un mestiere antichissimo.
No, non antichissimo come quello più antico ma è da almeno 140 anni che si parla di graphic design. Si tratta di una materia che si si è evoluta dal mondo della stampa, della tipografia, dell’editoria, della fotografia e dell’arte a partire dalla fine dell’Ottocento.
Ma che cos’è il Graphic Design? Cosa fa il Graphic designer?
Alcuni mesi fa ho pubblicato un video (+ articolo) riguardo quell’argomento (“Che cos’è il Graphic Design“) che ti ripropongo qui sotto:
Ma, se non hai voglia di vederti il video, riassumendo, ti do subito quella che è la mia definizione preferita e che reputo la più completa:
“Il graphic designer usa colori, lettere ed immagini per aiutare le persone a capire meglio le cose”.
Semplice, no?
Questa frase spiega che la grafica non è arte, non è disegno, non è editoria, non è fotografia ma un’evoluzione di tutte queste cose qua, un’organizzazione di questi elementi per dirigerli verso uno scopo: spiegare qualcosa, comunicare, identificare, vendere.
Quindi, andiamo al concetto chiave di questo video: come si diventa graphic designer (o progettista grafico, in italiano)?
Come si diventa Graphic Designer, quindi?
Semplicemente andando ad imparare in profondità quello che è all’interno della definizione che ti ho dato. E si tratta di 4 punti fondamentali:
- Colori
- Lettere
- Immagini
- Applicazione dei primi tre punti con l’obiettivo di risolvere uno specifico problema
Basta imparare e saper utilizzare bene queste cose qua e ci si può definire graphic designer.
No, non sto scherzando. Ovviamente approfondendo ciascuno di questi 4 punti si va a capire che dietro ciascuno di essi c’è un mondo, è ovvio.
Dietro la parola “lettere”, ad esempio c’è lo studio dei font e della tipografia, la conoscenza delle regole della tipografia, di che cos’è un font, di come si scelgono e di come si abbinano, eccetera eccetera.
Per essere Graphic Designer basta avere le competenze del Graphic Designer
Perché in Italia come dovunque nel mondo, la grafica non è una professione regolamentata da albi o cose di questo tipo come per l’ingegneria o l’architettura o la medicina.
E questo, nonostante molti progettisti vorrebbero che esistesse un albo di questo tipo, secondo me è un BENE. Per due motivi:
- Perché in questo modo chiunque può imparare il graphic design senza essere limitato da percorsi formativi obbligatori, leggi stritolanti o altro. Viene abbassata la barriera di ingresso, la grafica è democratica ed accessibile (e con Grafigata ho sempre avuto l’obiettivo di DISTRUGGERLA questa barriera di ingresso).
- L’assenza di un albo, di leggi, di regole, aiuta la grafica a rimanere libera da vincoli, da obblighi che rischiano di imbrigliare la creatività che, della grafica, è il carburante.
Quindi, non è obbligatoria una laurea per diventare graphic designer né è obbligatorio superare esami o avere certificati o pezzi di carta.
Basta imparare quei 4 punti che ti ho elencato prima: colori, lettere, immagini e saperli applicare per risolvere un problema.
Questo significa che l’università è inutile? Che non serve?
No. Calma. Assolutamente NO.
L’Università, se scelta bene e affrontata con lo spirito giusto è probabilmente la scelta giusta nell’80/90% dei casi.
Questo perché un percorso universitario o accademico, generalmente di tre anni, ti permette di acquisire nel modo migliore il giusto approccio alla materia.
Ad esempio, lo stare all’interno di un ambiente creativo, la possibilità di scambiarsi costantemente informazioni e ricevere costantemente feedback, rappresentano ovviamente un vantaggio competitivo rispetto a chi non va all’Università.
Proprio per questo, quando ricevo mail di ragazzi o ragazze in cui mi si chiede se fare o no la triennale io, generalmente, consiglio di sì.
In questo articolo ho approfondito il discorso su come scegliere il percorso di studi.
Ok, quindi allora questo significa che studiare da autodidatta è impossibile?
Assolutamente no! Alcuni dei giovani designer più bravi e di successo che conosco sono sostanzialmente degli autodidatti. Mentre allo stesso tempo, ci sono alcuni miei ex compagni universitari che hanno le competenze ridicole e che probabilmente hanno sprecato tre anni della loro vita a tirare un esame dietro l’altro per prendere un inutile pezzo di carta (per loro).
Io sono una “via di mezzo” perché ho sì fatto l’Università ma era un corso di Design generico, non specializzato in grafica. Quindi il grosso delle mie competenze grafiche le ho imparate da autodidatta.
La verità è che, per diventare un graphic designer, la cosa importante è acquisire le competenze e imparare quello che mi piace definire il “giusto approccio” al design.
Gran parte di queste competenze si possono imparare tranquillamente da soli!
Come studiare la grafica da autodidatta
Ci sono risorse online, come questo stesso blog di Grafigata che stai leggendo, che ti offrono una quantità di contenuto gratuito che già di per se va a coprire un buon 60/70% delle competenze base necessarie.
Il resto lo si può raggiungere con videocorsi a pagamento, libri e tanta, tanta pazienza, costanza, allenamento ed esperienza.
Il vantaggio di chi si forma autonomamente è che ha il tempo per fare più esperienze lavorative (anche esperienze di me**a, sì), per fare più progetti personali, per acquisire competenze da adattare immediatamente al mondo del lavoro.
Il grandissimo svantaggio, però, è che è molto difficile avere un percorso di apprendimento ben organizzato, che ti porta dalla A alla Z come invece avviene per chi frequenta un corso triennale o per chi frequenta corsi online ben strutturati.
Quindi, insomma, riassunto:
- Sì: è possibile imparare da autodidatti
- Sì: è molto più difficile farlo (ed è molto probabile avere delle lacune sulle basi). Ma non è impossibile!
Come dicevo prima, conosco ottimi designer che si sono formati da soli e pessimi “designer” che hanno solo un pezzo di carta in più nel curriculum e poche, reali competenze.
La differenza, qualunque sia il tuo percorso di studi, la fa l’impegno che ci metti a studiare per i fatti tuoi.
La differenza la fa l’impegno, lo studio, la curiosità
Questa è una cosa che tengo moltissimo a sottolineare: anche se frequenti un’Università, Accademia o Scuola che sia, devi comunque approfondire da autodidatta, se vuoi diventare un buon graphic designer.
Perché la differenza tra un buon graphic designer e uno pessimo la fanno sì le competenze ma anche e la voglia di fare, l’impegno e soprattutto la curiosità.
Lo dico sempre, per me la curiosità è la caratteristica più importante per un designer.
Perché la creatività è come un muscolo da allenare e la curiosità è la motivazione che spinge ad allenarla.
La creatività è come una fiamma, e la curiosità è il carburante che la alimenta.
Che cosa bisogna studiare, nel dettaglio?

Ma cosa bisogna studiare, quindi?
Abbiamo detto colori, lettere ed immagini per semplificare ma dietro ciascuna di queste parole esiste un mondo. Perché, ad esempio, dietro la parola “lettere” c’è tutto il mondo della tipografia, dell’uso e della scelta dei font, della impaginazione, dell’organizzazione di un testo, dei paragrafi, eccetera eccetera.
Ah, piccolo inciso: Tutte queste cose vengono sicuramente insegnate in ogni buona scuola e università di graphic design ma, come io stesso ho sperimentato, spesso vengono lasciate enormi lacune agli studenti perché non vengono approfonditi concetti base che invece necessitano della giusta cura.
Ci sono molti studenti o ex studenti di scuole private come IED o NABA che si vengono a leggere gli articoli su Grafigata o che acquistano e studiano i corsi della Grafigata Academy come ABC Graphic Design per capire meglio le cose che avrebbero dovuto essergli insegnate.
Insomma, ripeto il concetto: qualunque sia il tuo percorso formativo, devi sempre studiare studiare studiare. Ed approfondire.
Ecco cosa studiare per diventare graphic designer
Riguardo questo argomento ho scritto un articolo enorme, un vero pilastro all’interno di questo blog, dove vado a raccogliere tutte quelle che sono le competenze che un designer deve sviluppare.
Puoi trovare e leggerti l’articolo completo a questo link. Il titolo è “Come imparare la grafica“.
Comunque, ecco un riepilogo dei cose fondamentali da imparare di cui parlo più nel dettaglio lì sopra:
- Il disegno ?
Non bisogna per forza saper disegnare per fare grafica (può essere una skill in più ma non è fondamentale). Quello che serve è saper rappresentare velocemente su carta le idee che ti vengono e, cioè, saper fare bene sketching. - La composizione grafica ?
Questo invece si che è un punto fondamentale, forse il più importante. Saper progettare layout efficaci e ordinati è la base di partenza che devi assolutamente padroneggiare.
All’interno del corso ABC Graphic Design dedico un’intero modulo, con più di 30 video-lezioni, a questo argomento. - La tipografia ?
Altro argomento cruciale. Saper usare la tipografia è come saper utilizzare i mattoni o il cemento per costruire un grattacielo. I caratteri tipografici, le lettere, sono elementi primari della grafica. DEVI conoscerli.
Se non sai da dove partire, inizia da questo articolo. - I colori ?
Stesso discorso che per la tipografia. Conoscere la teoria e la psicologia dei colori è importante per poter poi sfruttare queste conoscenze per comunicare al meglio quello che vuoi comunicare nei tuoi progetti. - Le immagini ?
Utilizzare le immagini, saperle posizionare sulla pagina, saper lavorare con diversi formati e tipologie, eccetera. - La stampa ?
Spesso sottovalutata per chi parte da zero lavorando solamente sul digitale, ma è molto importante per un designer. - I software ?
Ovviamente. Il 95% del lavoro di un grafico è svolto al computer e i software sono gli strumenti per ottenere gli i risultati che si vogliono ottenere.
Qui trovi un articolo su quelli che sono i programmi di grafica che vanno utilizzati.
Studiare, però, non è abbastanza per sviluppare una carriera da graphic designer
Studiare è fondamentale e allo stesso tempo non è abbastanza. Aspetta, mi spiego meglio.
Leggere di libri sul graphic design, guardare video-tutorial e seguire corsi online per imparare ad usare meglio i software sono cose FONDAMENTALI. Ma, una volta acquisite le competenze, non si inizia magicamente a lavorare.
Ma prima ancora di trovare lavoro (o di trovare i primi lavori), devi sviluppare un tuo portfolio e cioè devi poter dimostrare agli altri cosa sai fare.
E se fino a quel momento hai “solamente studiato” come cavolo puoi dimostrare cosa sai fare. Cioè, sai davvero fare effettivamente qualcosa?
Quindi il mio consiglio è semplice. Sia che tu stia già studiando, sia che tu debba cominciare…
FAI.
La chiave per imparare davvero quello che studi è FARE
Non stare con le mani in mano. Inizia. smettila di aspettare di sapere tutto prima di fare qualcosa di tuo!
Prendi Illustrator e inizia a provare a crearti un logo personale o prendi Photoshop e inizia a provare effetti e fotoritocchi. Io stesso ho iniziato da ragazzino a fare ste cose senza sapere assolutamente cosa fosse la teoria del colore o altre robe.
Quindi: FAI.
Fare è la chiave per diventare Graphic Designer.
Però occhio: non è che facendo uno schizzo a caso in vettoriale con Illustrator allora sei diventato un graphic designer.
No, devi fare qualcosa di sensato, qualcosa di oggettivamente valido.
Passa almeno una manciata di mesi, se non anni, a sperimentare e provare. È proprio per questo che gli anni di Università diventano importanti.
Una volta raggiunto un adeguato livello di competenze potrà iniziare la fase 2: il lavoro.
Come trovare lavoro da Graphic Designer (partendo da zero)
Il mio consiglio è quello di provare a fare stage e tirocini in agenzia o per altri freelancer, per farsi insegnare i trucchi del mestiere e per imparare in modo concreto non soltanto che cosa vuol dire fare grafica ma anche cosa vuol dire fare il graphic designer.
In questa fase potrai capire meglio cosa vorrai fare nella tua carriera: vorrai lavorare in agenzia? Se si con che ruolo? Vorrai intraprendere la tua carriera? Da freelancer o insieme ad altre persone?
Insomma, ci sono tante cose che potrai imparare durante un tirocinio.
Una volta finita anche questa fase, avrai bisogno di promuoverti e avrai bisogno dello strumento numero 1 per farlo: il portfolio online! (qui la mia guida per crearne uno)
Esso ti servirà sia che tu scelga di lavorare in azienda per farti assumere sia che tu voglia fare il freelancer e trovare nuovi clienti.
Ok. Forse non ti ho dato la formulina magica per diventare un graphic designer. Forse ti aspettavi qualcosa di più facile.
Ma se vuoi essere un bravo graphic designer devi farti il c**o!
Riflessioni per chi designer lo è già
Ok, il video è principalmente dedicato a chi si affaccia alla professione la prima volta ma, ci sono 2 spunti che sono sicuramente utili anche a te, se sei un designer già avviato e navigato.
Il primo spunto è l’importanza cruciale che svolge, secondo me, l’auto-formazione nello sviluppo di competenze elevate per un designer.
Si, ok, scuole e università sono importanti ma senza un bagaglio culturale personale non si va lontano (nel design e nella grafica come in ogni altro ambito).
Bisogna acquisire competenze elevate per diventare degli ottimi professionisti, dei designer che spaccano i culi!
Leggere, studiare e approfondire in modo autonomo, senza il professore che dica cosa fare.
Come? Con libri, blog come Grafigata, newsletter interessanti, videotutorial sui nuovi software, seguendo corsi come Font-Ninja, guide online, confronti con altri professionisti, mostre, eventi, eccetera.
Insomma, bisogna essere fottutamente attivi!
E qui entra in gioco il secondo spunto utile: Fare.
Spesso si aspetta di essere perfetti prima di provare qualcosa, di avere tutte le competenze possibili e immaginabili prima di avviare quel progetto personale o quel lavoro che richiede più impegno del solito.
E questo è uno sbaglio che ti incatena a terra, nella mediocrità.
Ma diamine! Se io avessi aspettato di essere perfetto e di sapere tutto di grafica non avrei mai avviato il blog di Grafigata, non avrei mai iniziato a scrivere articoli o a fare video.
Inizia a fare! Prova! Sperimenta! Pian piano migliorerai e i tuoi vecchi progetti ti sembreranno uno schifo. E questo è un bene!
Vorrà dire che hai spezzato quella catena. Che hai scacciato quella vocina che ti diceva “Aspetta, non sei ancora Saul Bass o Massimo Vignelli, non puoi fare così!”
L’esempio che ho fatto dei video è calzante. Io sto iniziando in questi mesi a fare video, ho avviato il mio canale di YouTube e pian piano, video dopo video, sto migliorando la qualità e imparando cose nuove.
Insomma, non ho aspettato di essere perfetto, di avere lo studio di registrazione, la videocamera figa, eccetera. Ho iniziato. E ho imparato, sto imparando e ancora ho molto da imparare!
E tu come sei diventato graphic designer? Che percorso hai seguito? Quali pensi che siano gli asset più importanti in questa professione?
Fammelo sapere qui sotto, nel box dei commenti!
Alla prossima,
Lorenzo.
Bell’articolo.
Passa a trovarmi nel mio blog se ti va.
[link rimosso]
Molto interessante come argomento
Ciao! Io sono quello che una volta si chiamava Grafico Pubblicitario, diplomata fine anni ’90 e laureata anni duemila in Dams.
Non saprei dire se le mie competenze corrispondano all’attuale graphic designer, perchè mi rendo conto di avere delle mancanze su molte cose. Questo è un tipo di lavoro in continua evoluzione.
Noi abbiamo imparato a disegnare con le matite, con l’ecoline, a fare foto in camera oscura tirandole via dalla vaschetta dell’acido.
Mi fa sentire vecchia, pensare che adesso si lavora in maniera totalmente differente.
Io mi sono attualizzata nel campo web, e adesso realizzo siti internet con wordpress per alcuni clienti. Ma nel campo grafico…cosa consigli a quelli come me…che vogliono rimettersi in gioco ma sentono di avere strumenti “vecchi” e metodi di lavoro obsoleti?
Quali sono le competenze richieste oggi?