Partiamo da qui: quasi 10 anni fa scrivevo che non puoi ignorare il marketing se vuoi occuparti di graphic design. Questa cosa, oggi, non è cambiata, anzi.
Però riprorlo mi dà l’occasione per spiegarti un po’ meglio cosa intendo e capire in quale parte del tuo lavoro ti tornano utili delle competenze di marketing.
Comincio con una premessa: tutto quello che segue ti è utile soprattutto se i tuoi progetti hanno come obiettivo quello di vendere o promuovere un prodotto, un servizio, un evento.
Se invece il tuo lavoro consiste, ad esempio, nel creare illustrazioni per libri o giornali, oppure ottimizzare la UX di interfacce digitali per un servizio pubblico, queste competenze sono meno urgenti. Ti serviranno comunque, ma per promuovere il tuo lavoro, piuttosto che per realizzarlo.
Per tutti gli altri casi, vediamo in che tipo di progetti di graphic design e in che fase del lavoro hai bisogno di conoscere, almeno un po’, le basi del marketing.
La scelta del linguaggio

Serif o sans serif? Palette con combinazione di analoghi o a quattro toni? Pattern o gradienti?
Sono tutte alternative che ti trovi davanti quando fai le prime bozze per un nuovo progetto. Puoi usare un sacco di criteri diversi per decidere in che direzione muoverti, ma il rischio è quello di farti influenzare magari dalle richieste del cliente, dalle tendenze del momento, o dal tuo gusto personale.
Conoscere un po’ di marketing in questo caso ti può fare molto comodo. Perché la scelta che fai con il linguaggio, lo stile che dai al tuo progetto, influenzerà una delle variabili fondamentali delle tecniche di marketing, che si chiama posizionamento.
Cosa vuol dire, di preciso? Secondo la definizione di Philip Kotler – in pratica il padre delle teorie contemporanee di marketing – il posizionamento è
“l’atto di definizione dell’offerta e dell’immagine dell’azienda, in modo che essa occupi una posizione precisa e di riconosciuto valore nella mente del cliente target”.
Dove deve stare quello che comunichi nella testa di chi lo compra, lo usa, o vi partecipa? E come deve essere il tuo progetto perché chi guarda lo metta nel posto giusto?
Rispondere a queste domande ti aiuta a fare le scelte di linguaggio di cui ti parlavo all’inizio del paragrafo, e ad avviare i tuoi progetti nel modo più efficace per gli obiettivi tuoi e dei clienti.
Branding, ma soprattutto rebranding

Ne abbiamo parlato moltissime volte, e si tratta di uno degli argomenti che trattiamo più spesso anche nella nostra sezione Flash, dove trovi tutte le notizie più interessanti sul mondo del graphic design.
Se creare un’immagine di brand è un’operazione delicata, rinnovarla o rifarla da zero lo è ancora di più.
Per non commettere errori madornali (tipo questo qui), che poi si traducono in effetti molto negativi per l’azienda che ha commissionato il lavoro, devi per forza masticare un po’ di marketing.

Ti servirà soprattutto per capire qual è la storia del brand prima del tuo intervento: cos’ha funzionato, cosa no. In cosa c’entra la comunicazione, e in cosa invece fattori che non dipendono da te, come il prezzo di un prodotto o le strategie promozionali.
In pratica ti serve conoscere bene com’è fatto il cosiddetto marketing mix, ossia l’insieme di variabili su cui le aziende possono agire per raggiungere i loro obiettivi.
Un buon preventivo

È una delle domande che mi fa più spesso chi ha cominciato da poco a lavorare da freelance nel mondo della creatività: quanto devo far pagare un mio lavoro?
Beh, anche questa è una questione di marketing. Perché il prezzo è una delle variabili più importanti del marketing mix. E in qualche modo c’entra anche la segmentazione del mercato.
Per chi vuoi lavorare? Quanto sono disposti a spendere i clienti che fanno al caso tuo? La risposta ti dà già una prima indicazione sul prezzo che puoi, anzi dovresti dare al tuo lavoro.
E ancora: il lavoro di graphic design che pezzo è della strategia di marketing di quell’azienda? Quanto pesa nel ricavo che l’azienda ottiene con le azioni di comunicazione?
Poi ci sei tu: un po’ di nozioni di marketing ti aiutano non soltanto a proporti sul mercato in modo da trovare lavoro, e il lavoro più adatto alle tue potenzialità. Ti servono anche per stabilire il prezzo dei tuoi progetti o della tua consulenza: che sarà legato anche a fattori come il tuo posizionamento, o le strategie di promozione.
Ecco tornati al punto di partenza: continua con l’articolo qui sotto. Ci trovi un sacco di informazioni su come applicare il marketing al tuo lavoro da graphic designer e anche qualche suggerimento sui libri che puoi leggere per cominciare.