Come funziona il riempimento generativo di Adobe Photoshop CC

Marco AgustoniMarco Agustoni
Articolo riempimento generativo 1

Non è più una notizia: nella versione beta di Adobe Photoshop sono arrivate nuove funzioni che si basano sull’intelligenza artificiale, tra cui la più spettacolare è il riempimento generativo. Te ne abbiamo già parlato qui su Grafigata.

Giusto, ma in pratica cosa fa? e come si usa? Intanto ti anticipo che l’ho testata per un po’ di tempo e penso che le sue potenzialità siano davvero sorprendenti, da lasciarti letteralmente a bocca aperta.

Prima di andare a vedere nel dettaglio come funziona, però, ti voglio anticipare che questo video, come tanti altri aggiornamenti sulle nuove funzioni implementate dall’AI, entrerà a far parte del corso Photoshop Startup. Si tratta di un corso pensato anche per chi non ha mai utilizzato questo software, ma che è utile allo stesso modo anche per chi lo usa già, e vuole imparare a farlo meglio o cerca nuovi trucchi per velocizzare e migliorare il proprio lavoro. In più hai la possibilità di acquistarlo dentro il nostro nuovo pacchetto Adobe Essential Kit: così hai la certezza di dominare bene le basi di questi strumenti e ti assicuri tutto il materiale che aggiungeremo man mano che verranno introdotte le nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale.

A questo punto cominciamo a vedere come funziona il nuovo riempimento generativo di Photoshop. Come sempre puoi seguire per intero il mio video, che trovi subito qui di seguito, oppure seguire tutte le procedure passo passo nell’articolo che prosegue più giù.

Installare Photoshop Beta

Ecco la prima informazione di cui hai bisogno: per poter testare questa nuova funzione di intelligenza artificiale in Photoshop devi installare la versione beta. Infatti il riempimento generativo non è ancora disponibile nella versione definitiva di Photoshop. Questo perché è una funzione in fase di sviluppo e sperimentazione. Anche se, dai risultati dei test che ho fatto, a me pare che funzioni già alla grande.

Per installare Photoshop Beta devi entrare nell’app della Creative Cloud, selezionare la voce App Beta e quindi scegliere dalla lista Photoshop CC.

Una volta installata la Beta, vedrai che compare in basso una nuova barra. Puoi aprire e chiudere questa barra, che Adobe ha chiamato barra delle attività contestuale, come fai con un qualsiasi pannello e puoi spostarla. La funzione di cui ti mostro il funzionamento si trova proprio all’interno di questa barra.

installazione photoshop beta

Aggiungere un elemento con il riempimento generativo

Per cominciare a prendere confidenza con il riempimento generativo di Photoshop ti consiglio un’immagine semplice, come questa poltrona. Supponi di voler aggiungere un elemento, ad esempio un animale, al centro di questa poltrona, ad esempio un gatto. Ma non hai tempo di andare su internet a cercare una foto di un gatto che dorme e poi lavorare per miscelarlo perfettamente. Ti serve un risultato realistico in pochi secondi.

A questo punto usa lo strumento selezione e crea una selezione. Qui ti anticipo il primo fattore importante da tenere in considerazione se vuoi imparare ad utilizzare bene questa nuova funzione di Photoshop: il riempimento generativo funziona a partire dalle selezioni. Quindi è fondamentale come realizzi la selezione e quale forma gli dai; il tuo obiettivo è guidare il software a darti un risultato il più vicino possibile a quello che desideri.

Ad esempio, se vuoi inserire un gatto che dorme, dovrai creare una selezione rettangolare della forma più o meno che vuoi dare al tuo gatto. Quando hai ottenuto una selezione che ti soddisfa ti basta fare un click: compare un campo di input dove puoi descrivere ciò che vuoi generare. Al momento la descrizione deve essere in inglese, ma sono sicuro che in futuro sarà possibile farlo anche in italiano.

Come input in questo campo vanno bene sia aggettivi che sostantivi. Quando hai completato la descrizione, clicca su genera. Per inserire un gatto bianco che dorme, quindi scrivi qualcosa come “sleeping fluffy white cat”.

Fai click, attendi alcuni secondi … e boom, ecco la magia! Il risultato è sorprendente, anche se è possibile che l’immagine generata non sia perfetta. Ad esempio il gatto che ho ottenuto con la mia prima prova, beh, ha sei zampe. Però puoi scegliere tra diverse varianti proposte: una versione 1, una versione 2 e una versione 3.

riempimento generativo inserisce gatto

Ricordati che stai lavorando con un prodotto in versione beta, quindi non tutto è perfetto. Il gatto ha sei zampe, va bene, però se fai caso alle ombre, le luci, la prospettiva e i colori, il risultato è incredibile. Sembra una fotografia.

Prova più versioni

Il bello è proprio che puoi fare molti esperimenti con poco tempo e poca fatica. Prova a generare altre versioni: clicca direttamente su genera o nel pannello delle proprietà. Ogni volta che dai il comando genera, il software creerà tre varianti. Lascia la stessa descrizione e vedi cosa succede.

Io in questo esempio ho ottenuto una nuova versione dello stesso gatto, che mi sembra migliore, anche se ci sono sempre problemi sul numero di zampa. Puoi continuare a generare nuove varianti, magari cambiare il colore; vuoi un gatto nero? Scrivi “black” anziché “white” e clicca su genera.

Quello che colpisce nei risultati è l’estremo realismo dell’elemento generato, si fonde perfettamente con l’immagine originale. In più forse hai già notato che l’immagine originale non viene modificata. La nuova funzione di riempimento generativo consente appunto di eseguire modifiche non distruttive. Noti che viene generato un nuovo livello che si chiama appunto “livello generativo 1”.

riempimento versione gatto nero

Tra l’altro, include una maschera basata sulla selezione che abbiamo creato noi in precedenza, che contiene l’immagine con le sue varianti. Posso prendere questa immagine e spostarla, vedete che ha incluso nel livello anche una porzione di pixel prelevati dall’immagine originale. Quindi, se voglio, posso prendere questo gatto, cancellarlo, creare un’altra selezione, magari questa volta verticale perché voglio un gatto seduto e non sdraiato, poi vado su riempimento generativo.

Cambio scenario

Ora che hai capito quali sono le funzioni e i comandi base del riempimento generativo scegli un’immagine diversa per provare qualche altro utilizzo. Ad esempio una foto di paesaggio, come quella che ho scelto nel video: l’obiettivo è modificare un po’ la scena. Comincia sempre a creare una selezione per far capire al software l’area che intendi modificare. Nel caso dell’esempio ho voluto sostituire l’erba con dell’acqua, quindi ho fatto click su riempimento generativo e, dal momento che volevo inserire una sorta di lago con un riflesso, ho scritto “Lake with reflective water”.

Cliccando su genera Photoshop ha prodotto un risultato strabiliante: ha cancellato tutti gli elementi presenti nella selezione e gli ha sostituiti con dell’acqua, ha ricostruito anche una parte qui al centro di questa piramide e ha creato un riflesso pazzesco nella parte inferiore. Anche in questo caso il software ha proposte tre varianti.

Adesso potresti provare ad aggiungere un altro elemento: crea una selezione rettangolare o quadrata qui al centro, apri la barra per inserire i prompt e digita “boat”. A volte è meglio evitare prompt troppo complessi: meglio scrivere una singola parola, senza dover per forza generare delle frasi lunghissime.

prompt di testo semplice per generare oggetti

Facci caso: Photoshop ha creato il livello generativo 2. Significa che mantiene tutti i livelli separati. E questa è una figata perché così lavori senza effettivamente alterare i livelli sottostanti. Come sempre ottieni tre varianti, tra cui scegliere quella che ti sembra più adatta.

Perché a questo punto non aggiungere uno scivolo stile acquapark? Prendi lo strumento lazo poligonale, e crea una selezione dell’area centrale della piramide, quindi attiva il riempimento generativo e scrivi “water slide”, poi clicca su genera. Ecco qui, scivolo 1, scivolo 2 e scivolo 3.

Modifica anche il cielo. Seleziona l’immagine originale, vai su selezione cielo, riempimento generativo e prova a ottenere, ad esempio, un cielo in tempesta. Scriverai quindi qualcosa come “Stormy Sky”: ora che che hai i risultati ti rendi conto che praticamente in due o tre minuti hai ottenuto una scena completamente diversa dall’immagine di partenza.

Spostare gli elementi generati

Questa nuova tecnologia può fare cose sorprendenti, ma ha dei limiti che ti conviene conoscere bene, così eviterai di perdere tempo in correzioni.

Per farti vedere di cosa sto parlando ho cambiato immagine: la uso come scenario, a cui andare ad aggiungere proprio qui nella parte destra un autobus. Prendo lo strumento di selezione, anche in questo caso, vado a creare una selezione rettangolare o quadrata, riempimento generativo e chiedo a Photoshop di inserire un autobus vecchio giallo con delle strisce rosse: “Old Yellow Bus with Red Stripes”. Quando clicco su genera nei risultati trovo il bus giallo, ma non tutte le versioni hanno elementi in rosso.

La precisione nel rispondere alla mia richiesta è di certo un limite legato al fatto che ci troviamo ancora in una versione beta. C’è però un altro problema: se cerchi di spostare questo bus un po’ a sinistra lo puoi semplicemente prendere e spostare, perché è stato creato su un livello a sé. Però nel farlo sposterai anche alcuni pixel dello sfondo. La soluzione? Potresti intervenire a mano lavorando sulla maschera. Altrimenti non esiste altro modo, per ora, di preservare l’elemento e di generare una versione identica in un’altra posizione.

problema pixel spostati se sposti elemento generato

Infatti tutte le volte che clicchi su genera, anche se non hai cambiato il prompt, i risultati proposti sono diversi dai precedenti. Quindi non è possibile generare di nuovo la stessa immagine in un punto diverso.

Cambio outfit

Proviamo ad affrontare una situazione diversa: hai un’immagine di una persona, e vuoi cambiare vestiti, accessori, o gli oggetti che tiene in mano.

Nel caso che ho scelto c’è una ragazza che tiene in mano un bicchiere. Prova prima di tutto a sostituire questo bicchiere con una bottiglia. Prendi lo strumento rettangolo e crea una selezione rettangolare; il risultato sarà tanto più preciso quanto più riuscirai a usare la selezione per simulare quella che potrebbe essere la forma della bottiglia. Nello strumento di riempimento generativo scrivi semplicemente “water bottle” e di nuovo fai click su genera. Nella selezione ho incluso anche le dita della mano: infatti il software mi restituisce non solo 3 versioni molto realistiche della bottiglia, ma in una di queste compare anche lo smalto sulle unghie della mano.

riempimento generativo sostituisce bicchiere con bottiglia

Ora puoi cancellare questo livello, che serviva solo per fare una prova. Ricomincia da capo e questa volta immagina di voler modificare l’abito della ragazza, magari per trasformarlo in un abito da sposa. Usa lo strumento di selezione rapida questa volta, per selezionare soltanto alcune aree della figura, quindi la felpa e i pantaloni. Includi anche il bicchiere: non è necessaria in questa fase una particolare precisione. Ti consiglio però di espandere leggermente tutta la selezione, di circa 10 pixel. Ora inserisci nel campo di input “wedding dress”. Ancora una volta il risultato, se non impeccabile, è però sorprendente.

Ogni volta che usi il riempimento generativo Photoshop aggiunge un nuovo livello; se inserisci molti elementi il file può diventare piuttosto pesante. Ti consiglio allora anzitutto di eliminare i livelli che non ti servono; quindi di unire quelli che vuoi mantenere.

Modifica lo sfondo

Per modificare lo sfondo ti consiglio di utilizzare il pulsante che trovi nella barra come Seleziona soggetto. Come avrai capito se fai click il programma seleziona il soggetto in maniera automatica; inverti la selezione per lavorare sullo sfondo e, sempre con di riempimento generativo, descrivi che tipo di sfondo vorresti. Nell’esempio io ho scritto “New York”.

Dal momento che lo sfondo è cambiato potresti renderti conto che manca qualcosa; nel caso di esempio secondo me ci vuole un muretto dietro alla figura. Per inserirlo ho creato una selezione rettangolare e scritto semplicemente ‘Wall’. Il risultato che ho ottenuto, secondo me è incredibile.

riempimento generativo modifica sfondo figura

Ma non fermiamoci. Vuoi lavorare sul viso e magari aggiungere degli occhiali da sole? Bene, ormai hai capito come si fa: crei la selezione che ti interessa, scrivi “sunglasses”, poi dai il comando genera. Ecco fatto, tre versioni diverse, tutte molto valide.

Da verticale a orizzontale e viceversa

Questa è una cosa che capita a chiunque lavori con le immagini: dal momento che ormai la gran parte delle fotografie viene scattata con gli smartphone è in formato verticale. Ma spesso c’è bisogno di trasformarla in orizzontale. Però per farlo occorre tagliarla, e questo va a modificare il senso della composizione: si perde tutto lo “sfondo” e il soggetto diventa troppo grande e troppo in primo piano.

Il riempimento generativo di Photoshop in questo caso è particolarmente utile. Procedi in questo modo: apri la taglierina ed espandi l’immagine lateralmente. Imposta come rapporto, per esempio, un 16:9. Vedi che l’immagine è stata croppata in modo automatico. Ma il tuo obiettivo è non perdere pixel: quindi ingrandisci la tela e conferma. Genera a questo punto due selezioni che comprendono le parti bianche e clicca su riempimento generativo. Questa volta però non scriverai nulla nel prompt: se lasci vuoto il campo, infatti, la selezione viene compilata in base all’ambiente circostante. Quindi fa tutto Photoshop: ti basta cliccare su genera.

riempimento generativo per completare sfondo immagine

Questa funzione è veramente micidiale. Nel mio caso di esempio il software è stato capace di ricostruire le montagne, l’acqua, tutto in maniera iperrealistica.

Ovviamente puoi usare la stessa funzione anche nel caso opposto, cioè per far diventare verticale un’immagine orizzontale. Nell’esempio ho costruito una parte di immagine da una foto in cui erano tagliate le gambe della modella. Ho dovuto fare qualche tentativo, ma quando ho creato in maniera precisa la selezione ancora una volta il risultato è stato più che sorprendente.

Eliminare un soggetto

Un’altra attività che capita di frequente è quella di eliminare del tutto un soggetto. Nel mio esempio ho scelto una foto con diverse persone: da questa voglio cancellare una ragazza. Certo, anche con gli strumenti tradizionale si può fare: ma ci vogliono tempo, pazienza e parecchia abilità, specie in un caso come questo in cui lo sfondo è molto articolato. Prova a farti aiutare dall’intelligenza artificiale: ancora una volta ti consiglio di cominciare dallo strumento seleziona soggetto.

La ragazza che voglio cancellare dalla foto ha in mano un bicchiere: quindi nel mio caso ho sistemato a mano la selezione per includerlo. A questo punto, sempre utilizzando la barra inferiore, clicca su riempimento generativo, lascia il campo vuoto e fai fare tutto a Photoshop. Lui capisce in automatico che vuoi cancellare questo elemento dall’immagine. Se clicchi su genera come sempre hai non solo un risultato molto convincente, ma la possibilità di scegliere tra 3 versioni quella che si adatta meglio al tuo progetto.

come funziona riempimento generativo a partire da tela bianca in Photoshop

Parti dalla tela bianca

Ti parlo quindi dell’ultima chicca: la procedura che ti permette di generare delle composizioni da zero.

Parti da una tela completamente vuota: puoi creare un’immagine solo attraverso i prompt. Puoi cominciare ad esempio con una selezione rettangolare in basso: aggiungi un paesaggio con dell’erba e con una strada. Ti basta scrivere ‘Long Grass Field Road’ ed ecco qui il campo di erba con, nel caso di esempio, l’aggiunta di due strade.

Passa al cielo. Crea un cielo coperto, con un arcobaleno e diverse nuvole, quindi ‘Overcast sky with Rainbow and clouds’, genera. Ora che hai il cielo nuvoloso con delle nuvole e un arcobaleno puoi inseriamo anche un laghetto e, per concludere, un bambino su una bici.

Conclusioni

Insomma c’è da rimanere davvero senza parole. Questa nuova tecnologia di riempimento generativo basata sull’intelligenza artificiale è incredibile e di fatto va a cambiare completamente il modo in cui noi, come graphic designer, siamo abituati a lavorare con Photoshop. E non solo con Photoshop, perché sicuramente Adobe, nei prossimi mesi, andrà ad implementare l’intelligenza artificiale anche negli altri software.

Quindi sicuramente, come è già successo con Illustrator, anche Premiere e After Effects andranno a implementare questa nuova tecnologia. Questo vuol dire che anche la creazione di poster, banner e immagini per il web verrà semplificata e automatizzata, così come il 3D. Quindi ci aspettano veramente grandissime novità da parte di Adobe da qui ai prossimi mesi.

Per questo mi piacerebbe sapere da te cosa ne pensi di questa nuova tecnologia. Come potrà evolvere il lavoro del graphic designer o del fotografo? Aspetto la tua risposta, intanto ti saluto

alla prossima!

Commenti:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*