Ti chiedi quale sia il modo migliore per presentarti ad aziende o potenziali clienti come designer? Oppure come fare a creare qualcosa che possa racchiudere tutte le tue conoscenze, esperienze e migliori qualità nel campo del graphic designer, oppure dell’illustrazione, dell’architettura o della fotografia? Insomma, vorresti sapere come si fa acreare un portfolio online?
Ecco, questa è una guida che vuole spiegare in modo super completo tutti gli aspetti da considerare quando si crea il proprio portfolio online. Come fare un portfolio online? Perché farlo? Utilizzando quali strumenti?
In questo articolo, strutturato per essere molto approfondito e pratico al 100%, troverai gran parte delle risposte a domande che ti è sicuramente capitato di farti nel corso della tua carriera creativa…
Ok, cominciamo!
Voglio subito evitare fraintendimenti, anticipo che questo articolo non è dedicato a persone che:
- non hanno bisogno di aumentare il numero o la qualità dei propri clienti
- non vogliono migliorare la qualità dei loro progetti
- non credono che un’adeguata presenza online sia utile per il lavoro
- non hanno voglia di mettersi a fare le cose sul serio
È invece un articolo dedicato a chi ha voglia di fare, di migliorare e di capire come posizionarsi al meglio nel mercato. Sei in questo gruppo, vero? Allora puoi proseguire con la lettura di tutta questa guida ;)
N.B: questo è un articolo dedicato a: graphic designer, architetti, fotografi, illustratori, fumettisti, interior designer, motion designer e tutti i progettisti di qualsiasi tipo!
Si, ok, Lorenzo, mi voglio rimboccare le maniche per migliorare, ma cosa mi frega del portfolio online? Se un cliente vuole visionare i miei vecchi lavori gli mando due o tre file con la chat di Facebook e via!
Ecco, forse è meglio andare con ordine. Vediamo innanzitutto perché dovresti creare il tuo portfolio online e perché è così importante farlo nel modo più efficace possibile!
Perché dovresti creare un portfolio online
Voglio iniziare questa guida raccontandoti una storia che, pur non essendosi verificata per davvero, mi sarebbe potuta tranquillamente succedere alcuni mesi fa. Te la racconto per farti capire quanto un portfolio online sia importante per un designer.
Una mattina qualsiasi di sette o otto mesi fa, quando ancora non avevo un portfolio online, come tutte le mattine, mi sveglio, do un’occhiata al cellulare e vedo che mi è arrivata una mail dall’invitante oggetto “Richiesta competenze per start-up”.
Figata! Un nuovo cliente! Speriamo bene! – Sarebbe stata la mia reazione.
Nonostante la curiosità, avrei fatto colazione, doccia e tutto quanto, avrei acceso il computer e sarei andato a leggermi con calma la mail come faccio sempre per non rovinarmi la routine, che è una delle cose più importanti per un designer.
Buongiorno signor Lorenzo Miglietta, siamo azienda Xyz, bla bla bla, avremmo bisogno di un grafico per fare determinati lavori illustrativi e abbiamo scoperto tramite il blog Grafigata di lei, ci potrebbe mandare il suo portfolio con i suoi lavori?
Al che io sarei rimasto con un espressione tipo così: ‘-‘
Avrei iniziato a pensare “e ora che cavolo gli mando? Il mio profilo di Behance ha solo tre progetti, il mio curriculum non fa capire un tubo di quello che so fare davvero e, soprattutto, NON HO UN PORTFOLIO!!“
Già. Inizi a capire a cosa serve avere un portfolio?
Se così non fosse ecco altre 3 ragioni (tra le tante) per cui è necessario, per un designer, avere un portfolio.
3 motivi per cui un designer deve avere un portfolio
Ti permette di mostrare i tuoi progetti in modo professionale
Perché mandare lavori a metà o presentati male via mail o chat a dei potenziali clienti invece di mandare un cazzutissimo portfolio?
Il portfolio fa sì che
- il cliente non debba scaricare niente sul proprio computer (che sembra una cosa da niente ma è fastidioso dover poi andare a cancellare/rinominare/ordinare quei file di cui, tutto sommato al cliente non frega nulla)
- tu possa presentare i tuoi lavori e tutto quello che sai fare in modo immediato, completo e, soprattutto, professionale! Già. Perché se ti presenti con un portfolio online completo e curato otterrai un’opinione dieci volte più positiva e inizierai già a far capire che tu sei un designer professionista e non uno improvvisato.
Ti aiuta a farti conoscere come designer
Se i tuoi progetti sono di qualità o se il tuo portfolio è strutturato alla grande, sicuramente potrai riscontrare delle ottime opinioni e degli ottimi feedback da parte di persone che lavorano nel tuo stesso settore ma anche da persone che vengono da altri settori.
Non parlo soltanto di amici e parenti che vedono il tuo portfolio condiviso su Facebook. Parlo anche di persone che giungono a te attraverso i tuoi lavori o il passaparola. Della serie “hey guarda questo che bello!” e via così.
Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, vero? ;)
Racchiude tutte le informazioni necessarie
Ovvero: cancella tutti i limiti che può avere il classico curriculum. Su un portfolio tu puoi inserire tutto: ovviamente i tuoi lavori ma anche la tua storia personale come professionista, alcuni aneddoti che puoi voler raccontare, retroscena dei tuoi progetti migliori, lavori in corso non ancora ultimati, eccetera.
Beh, ovviamente tutto ciò è valido al 100% solo nel caso di un portfolio online. Vediamo perché il portfolio cartaceo perde sotto tutti questi tre aspetti in modo netto e inequivocabile.
Portfolio online vs Portfolio cartaceo (vittoria a tavolino 3-0)
Una delle mode che abbiamo visto diffondersi a “ondate” tra i graphic designer è quella di creare quei curricula/portfolio cartacei che solitamente vengono strutturati in stile infografica. Diversi anni fa ne avevo fatto uno pure io.
Dai, figata! Fare un curriculum con tutte le cose che sai fare scritte con i codici visivi dell’infografica (barre, diagrammi, icone, ecc), ora lo faccio pure io!
Sbagliato, è una pessima idea.
Perché a nessuno frega niente di leggere un curriculum in cui c’è scritto che ti attribuisci 4 stelline in Photoshop, 4,5 in Illustrator ma 5 stelline in lavoro di gruppo (wow!). A nessuno piace vedere una serie di icone in cui dici che ti piace viaggiare, mangiare popcorn o giocare alla play. Né frega molto di sapere dove e per quanto tempo hai studiato alle superiori.
Per fartela breve: a nessuno piace leggere un curriculum punto e basta.
Quello che le persone vogliono vedere è quello che sai fare. Sono i tuoi progetti che devi mostrare, non l’elenco delle tue competenze!
Ok, va bene, niente curriculum fatto a infografica, ok, vada per il portfolio. Posso almeno farlo cartaceo?
Certo, fai pure! Se ti va di perdere del tempo è perfetto! Io stesso l’ho dovuto fare come tesi di laurea e l’ho dovuto fare pur avendo la consapevolezza che, un portfolio cartaceo, negli anni 2020, non serve assolutamente a nulla.
Perché il portfolio cartaceo serve a poco?
Allora, ragioniamo sui tre punti scritti nel paragrafo precedente. Ho detto che un portfolio garantisce questi tre vantaggi: ti permette di mostrare i tuoi lavori in modo professionale, ti aiuta a farti riconoscere come designer, racchiude tutte le informazioni su di te e sul tuo percorso di formazione e lavoro.
Bene, basandosi su questi tre punti facciamo un po’ il confronto tra portfolio cartaceo e portfolio online.
- Il portfolio cartaceo ti permette di mostrare i tuoi lavori in modo professionale?
Si, certo, se ben progettato è un ottimo modo per mostrare i tuoi lavori! Ma (c’è sempre un ma): non può essere aggiornato, a meno che non lo si voglia ristampare. Mostrare i propri progetti più recenti, più aggiornati – quindi migliori – è, secondo me, una necessità in ambito professionale.
Ovviamente il portfolio online lo puoi aggiornare sempre.
Online 1 – Cartaceo 0. - Il portfolio cartaceo ti aiuta nella tua comunicazione? A meno che tu non crei qualcosa di unico, di iconico e di meraviglioso o che magari diventi virale è difficile usarlo nella propria comunicazione.
Al contrario può farlo benissimo un portfolio online. Il sito web può invece diventare lo strumento per convertire i follower in potenziali clienti. Online 2 – Cartaceo 0. - Il portfolio cartaceo racchiude tutte le informazioni importanti su di te? Beh, direi proprio di no! Specialmente se hai molto da dire, un portfolio cartaceo o diventa un libro (perdendo gran parte del suo ruolo di portfolio) oppure non potrà mai raccogliere tutto quello che serve! Online 3 – Cartaceo 0, vittoria secca!
Ok ma… come faccio a creare un portfolio online? Veniamo quindi alla seconda parte di questa guida, dai!
Come creare un portfolio online
Creare un portfolio è importante, creare un portfolio online è il modo più efficace e quindi è ancora più importante. Ma come fare?
Il primo metodo per creare un portfolio online è quello di utilizzare un network e in particolare il network per creativi Behance.
Creare un portfolio con Behance
Creare un portfolio con Behance è semplice, relativamente veloce e, ancora meglio, totalmente gratuito. Basta semplicemente registrarsi e creare il proprio profilo inserendo di volta in volta i vari progetti con la loro presentazione e l’immagine di anteprima.
Ma aspetta, prima di proseguire, forse, è il caso che spiego (per chi già non lo sapesse) che cos’è Behance, che dici? Se invece sai già tutto, salta pure tranquillamente questo box blu di approfondimento!
Che cos’è Behance?
Behance.net è un network online di creativi, designer ed artisti. Una piattaforma su cui postare i propri lavori e in cui scoprire quelli degli altri.
Insomma, ci sono i mi piace, i commenti e i follow e quindi si può quasi definire un social network dedicato ai progetti creativi di qualsiasi tipo.
Infatti su Behance si possono postare praticamente tutti i tipi di lavoro: dallo studio di un logo ad un progetto di modellismo, da un disegno a mano libera a un modello 3D di un edificio, e via dicendo.
La cosa importante è che su Behance risaltano solamente i progetti davvero fighi, quelli fatti bene, con un senso, una buona progettazione, uno studio intelligente dietro e/o una forte idea creativa dietro.
Logica conseguenza di ciò è che i progetti che si postano su Behance devono essere estremamente curati e interessanti, altrimenti passeranno inosservati dalla community.
Se ti vuoi iscrivere a Behance basta andare sul sito e seguire la procedura (ti consiglio di inserire più dati possibile e di curare bene descrizione personale, foto, esperienze, ecc).
Se vuoi, dai pure un’occhiata al mio profilo QUI.
Ok, bene, ora che sai che cos’è Behance e ti sei fatto un’idea di come funziona, sappi che è sicuramente un buon metodo per creare un portfolio. Behance è un ottimo modo per farsi conoscere come designer.
Come in ogni cosa, però, avere un portfolio su Behance comporta accettare sia i pro che i contro. Vediamo di analizzare un po’ questi aspetti.
I pro e i contro di Behance
Allora. Partiamo dal presupposto che, se lavori nell’ambito creativo, a mio avviso, Behance va assolutamente utilizzato. Il punto è, come vedremo più in giù, che non può e non deve essere il tuo unico strumento per promuoverti.
Infatti avere un altro strumento ti consente di compensare i limiti di Behance. Ma cominciamo dalle opportunità che questa piattaforma ti offre:
Pro:
- Behance è un network. Avere un portfolio su Behance ti permette di avere tutti i vantaggi che ho elencato prima come l’interazione tra utenti.
- Behance offre la possibilità di essere scoperti da potenziali clienti in modo rapido tramite la ricerca sul sito dei vari progetti o dei vari creativi.
- È un network enorme e, potenzialmente, può permettere di ampliare i propri orizzonti lavorativi anche in altri paesi.
Contro:
- È un network enorme e farsi strada è davvero molto difficile e ci vuole grande impegno oltre che qualità nei progetti.
- Ma soprattutto: Behance non è un portfolio valido. Perché? Perché non offre una personalizzazione totale del tuo sito (a meno che non si acceda a Behance ProSite ma anche quello ha gravi carenze progettuali e di codice). Ad esempio non si possono suddividere i progetti per categorie (tipo illustrazione, logo design, web, ecc) oppure non si possono cambiare font, colori, disposizione della struttura del tuo profilo, ecc.
Insomma, Behance è assolutamente da avere per i Pro, ma non basta a causa dei Contro che ti ho citato.
Ovvero: Behance è importantissimo da avere ma non basta al 100% ad un designer per promuoversi.
Se vuoi sapere come poter crescere velocemente con Behance ed arrivare a trovare clienti, allora devi assolutamente leggere la mia guida: Come sfruttare Behance per trovare clienti.
Esistono molti altri mezzi gratuiti per creare il tuo portfolio online e sono sicuro che alcuni potrebbero anche sembrarti allettanti, ma ti spiegherò ora perché non è proprio così.
Altri mezzi gratuiti (e la loro scarsa efficacia)
Cercando online chiavi di ricerca come “create a free portfolio online” o “come creare un portfolio online gratis” o cose simili, si trovano un’infinità di alternative gratuite per creare un portfolio online, oltre a Behance.
Qualche esempio? Ok: Carbonmade (che prova a contendere il campo a Behance), Brand.me, Shown’d, DeviantArt (vi prego no!), PortfolioBox e mi fermo qui perché più vado avanti più la qualità dell’offerta peggiora, per l’esperienza che ho avuto io.
Tutti questi siti offrono la possibilità di costruire una pagina personale con i propri lavori in modo tutto sommato semplice ed intuitivo. Hanno però delle pecche fondamentali che, a lungo termine, compromettono fortemente la riuscita del tuo progetto di creare un’efficace presenza online.
Innanzitutto, a meno che non scelga la solita versione premium, avrai diritto solamente a dei link al tuo profilo con dentro il nome del network. Mi spiego meglio: avrai indirizzi come lorenzo.carbonmade.com o lorenzo.deviantart.com che, a mio avviso, sono una cosa estremamente poco professionale.
Un altro grande difetto è che questi network non offrono mai il controllo totale sul tuo “sito”. Non ti permetteranno mai o quasi di trasferire tutti i tuoi dati su di un altro dominio, di andare a modificare il codice del sito per inserire ad esempio dei codici di tracking avanzati o che so io.
Insomma, questi network gratuiti possono essere presi in considerazione solo come misura temporanea prima di andare a fare quello di cui ti parlerò nei prossimi paragrafi, ovvero l’unica soluzione che, se usata bene, può funzionare.
E, comunque, non credo che nessuno di questi network sia, a livello di utilità pratica e possibilità di interazione, ai livelli di Behance.
Bene, ma se Behance non garantisce il successo al 100% e gli altri mezzi gratuiti non reggono nemmeno il confronto, che si deve fare?
Ok, quindi cos’è che funziona davvero?
Tutti ‘sti metodi non vanno bene perché mancano di buone strutture, personalizzazione oppure efficacia come strumenti. Ma, quindi, come si fa a creare un portfolio online?
Bisogna creare un proprio sito internet. Punto.
Se vuoi essere trattato con professionalità devi essere professionale e, a mio avviso, non c’è niente di più professionale di un designer che si presenta dicendo “potete vedere e analizzare i miei lavori migliori visitando il mio portfolio online nomecognome.com”.
È per questo che alcuni mesi fa ho creato il mio sito internet/portfolio lorenzomiglietta.com, per presentarmi con professionalità ai clienti che davvero volevo ottenere.
Io non sono un web designer o developer, non so programmare e so a stento qualcosina di codice html o css. E quindi come ho fatto a creare il mio sito? Con WordPress.
WordPress è un CMS, ovvero un Content Management System, cioè un software per gestire la creazione di contenuti su un sito web. Ne esistono molti altri come Joomla o Drupal ma WordPress è sicuramente il più utilizzato, quello del quale è disponibile il maggior numero di risorse online, plugin, temi e strumenti. Insomma, è il più completo.
Come creare un portfolio con WordPress?
Io non sono un web designer né un esperto di WordPress o di programmazione. Nonostante ciò, sono riuscito a creare e a gestire due siti internet in completa autonomia e senza dover chiedere aiuto a nessuno. Ho infatti creato il mio portfolio online e, molti mesi prima, ho creato il sito web su cui stai leggendo questo articolo.
Come ho fatto? Mi sono messo sotto e ho imparato che cos’è WordPress, che cosa ci si può fare, come si usa, come si crea un sito e tutto quanto sta dietro la gestione di un sito.
Io ho impiegato moltissimo tempo per imparare con il vecchio metodo “prova, sbaglia e impara” ma ho intenzione di risparmiarti un sacco di tempo spiegandoti direttamente le cose che ho imparato e come tu puoi sfruttare la mia esperienza per creare qualcosa di tuo: il tuo portfolio online su WordPress.
Andiamo con ordine: prima si comprano dominio e hosting
La prima cosa da fare è comprare il dominio (ad esempio il dominio di questo sito è grafigata.com) e l’hosting, cioè lo spazio web su cui andrà il tuo sito web, in questo caso il tuo portfolio.
Riguardo alla scelta del dominio del tuo sito internet/portfolio, ti consiglio fortemente di scegliere il classico nomecognome.com (come nel mio caso, lorenzomiglietta.com) che garantisce una grande professionalità. Nel caso non fosse disponibile, puoi sempre provare cognomenome.com o nome-cognome.com o ancora provare le nuove estensioni disponibili tipo nomecognome.design o cose di questo tipo.
Evita nomi di dominio come nomecognomedesigner o cognomedesign o anche nomecognomegraphicdesigner perché poco professionali e dal cattivo impatto. A meno che tu non ti chiami “Mario Rossi” eheh! :)
Esistono moltissimi fornitori di servizi web che offrono l’acquisto (tramite pagamento annuale, solitamente) di domini e di spazio web. Non tutti i fornitori di servizi, però, sono uguali. In particolare, non tutti garantiscono i vantaggi e le garanzie qualitativamente più elevate a disposizione.
I migliori hosting per creare un portfolio online
Per anni, in questa guida, ho parlato bene di SiteGround. Questo perché si tratta di uno dei migliori hosting in Europa per WordPress: ottima velocità e ottima assistenza. Ora però Grafigata non è più ospitato su Siteground.
Da un bel po’ di tempo sono infatti passato ad un hosting italiano: VHosting. Il motivo principale di questo passaggio è che i server di Siteground non sono più in Italia ma il pubblico di Grafigata è al 99% italiano. La distanza tra i server e il luogo da cui il sito viene visitato di più causava un rallentamento inutile che andava a vanificare tutti gli eventuali benefici che dava Siteground. Proprio per questo motivo il costo del servizio non valeva la resa.
VHosting è invece molto concorrenziale per quanto riguarda i prezzi pur garantendo un’ottima velocità e un’assistenza precisissima, veloce e di qualità.
Se il tuo pubblico è quindi principalmente italiano io ti consiglio un hosting italiano o che almeno abbia i server locati in Italia. Per un pubblico più internazionale può invece andare bene anche Siteground oppure Hostinger.
Altre soluzioni
Hostinger è un’altra piattaforma che si sta posizionando come specializzata nella costruzione di portfolio con l’aiuto della intelligenza artificiale generativa. In pratica, ad inizio registrazione, basterà rispondere ad alcune domande riguardo gli obiettivi del sito e l’IA suggerirà un layout e un design basati sui tuoi input. A quel punto, si potrà adattare il layout, modificare colori, font e tutto quanto.
È sicuramente una soluzione adatta a chi “non vuole sbattersi” e vuole andare velocemente online. Non serve usare nessun tipo di codice né saper usare WordPress. È tutto “automatico” e personalizzabile da back-end.
Un’altra soluzione “zero sbatti” è Adobe Portfolio, che è legato al tuo portfolio Behance e ti permette di creare il tuo sito portfolio basandoti su template già esistenti o anche partendo da zero.
Io, però, consiglio queste opzioni come delle soluzioni iniziali per poi andare a costruire qualcosa di più strutturato e avanzato una volta che il tuo progetto sarà cresciuto. E quello lo puoi fare, ad esempio, con WordPress.
Come iniziare ad usare WordPress?
Come detto, io non sono un esperto web, ma ho imparato ad usare WordPress da zero, smanettando, leggendo online, provando, sbagliando e riprovando. Va detto, comunque, che l’interfaccia di WordPress è davvero molto intuitiva e gli elementi base sono facili da utilizzare.
Ad esempio aggiungere un nuovo articolo nel blog è semplice ma è difficile strutturarlo bene, per dire.
Si può imparare ad usare WordPress in molti modi diversi, magari seguendo gli articoli di blog come SOSWordpress, sperimentando, provando e facendo i classici errori da principianti (i primi tempi ho visto il sito andare in down una marea di volte a causa della mia inesperienza). Oppure cercando dei corsi dedicati, anche online: non ti preoccupare, l’offerta è vasta e di sicuro troverai quello che fa per te.
Comunque, all’interno della piattaforma di creazione di contenuti di WordPress, una delle cose più importanti in assoluto e che contribuisce enormemente alla riuscita o meno del sito web è il tema che si sceglie di installare e di utilizzare.
Scegliere un tema WordPress per il tuo portfolio
I temi di WordPress sono una sorta di struttura di base per il tuo sito, dei template da cui partire per personalizzare l’interfaccia grafica di un sito web. A meno che tu non abbia competenze avanzate in html o css, ti consiglio sempre di partire dai cosiddetti temi “premium” e cioè quelli a pagamento, che garantiscono un utilizzo facile, intuitivo ed efficace e con una resa grafica di qualità.
Ma perché dovrei pagare per un tema WordPress quando in giro, online, ci sono centinaia di temi gratuiti?
Sembrerà strano, ma il tema di WordPress è uno degli elementi più importanti per un sito web costruito con questo CMS. Non solo per l’impatto grafico a livello estetico e di usabilità (che è comunque importante), quanto più perché il tuo tema è uno degli aspetti che influisce di più sui risultati “tecnici” del sito.
In che senso risultati tecnici?
Risultati tecnici, cioè, tutti quei valori come velocità, posizionamento nei motori di ricerca, livello di coinvolgimento del visitatore, eventuale contatto tramite mail di un potenziale cliente che, nel lungo termine, comporteranno la riuscita o meno del tuo portfolio come mezzo per promuoverti.
I blogger più famosi al mondo spendono addirittura centinaia, se non migliaia di dollari per farsi fare un buon template, proprio perché sanno bene quanto esso sia importante!
Tranquillo però, a te basteranno 40/60 € per averne uno di grande qualità e che potrai personalizzare alla grande.
Avere un tema premium porta dei vantaggi, ok. Ma forse non ti ho ancora convinto ad evitare di utilizzare dei temi gratuiti, vero?
Perché i temi gratuiti sono dannosi? (a lungo andare)
La risposta è davvero semplice e, soprattutto se sei un designer dovresti comprenderla.
Per realizzare un tema WordPress occorrono competenze, capacità e tempo. Fin qui è ovvio, no? Un tema gratuito è quindi, per forza di cose, un tema per il quale, chi ha lavorato per crearlo, non ha impiegato tutto l’impegno necessario a farlo al meglio.
È un po’ come realizzare un logo. C’è chi te lo fa gratis, così, in amicizia, e chi, da professionista, lo realizza rispettando i canoni più elevati di qualità. Stessa cosa per i temi WordPress (con la differenza che un logo è singolo mentre un tema Wordpress può essere venduto a centinaia di persone).
E quindi perché esistono tutti questi temi gratuiti? Beh, anche qua la risposta è piuttosto semplice: la stragrande maggioranza dei temi gratuiti sono realizzati da sviluppatori che vogliono mettersi in mostra, che vogliono farsi pubblicità o che vogliono convincerti a comprare qualche altro prodotto dopo aver utilizzato quello gratuito.
Ti consiglio però di evitare certe cose, per evitare di perdere del tempo.
Perdere tempo perché con un tema gratuito il tuo sito avrà una qualità di codice peggiore, quindi più lentezza nel caricare le pagine, quindi opinione del visitatore che peggiora, quindi zero efficacia del portfolio.
Ma, quindi, dove comprare un tema premium di qualità?
Dove comprare un tema WordPress?
Ci sono moltissimi portali e aziende che vendono temi per WordPress. Il più famoso di questi è Themeforest, sito dal quale ho comprato i temi che utilizzo sia qui su Grafigata che sul mio portfolio online.
In particolare, in base alla mia esperienza, uno dei temi migliori per creare un portfolio online è Cufo, che è quello che utilizzo io ed è in vendita su Themeforest.
Cufo è un tema che permette una personalizzazione incredibile del proprio sito e permette anche di scegliere tra un gran numero di temi all’interno del tema.
Sennò ti consiglio di cercare all’interno del database di Themeforest, settando i parametri di ricerca giusti (con chiavi di ricerca o parametri importanti come “portfolio” o “responsive”, cioè l’adattabilità del layout ai vari schermi).
I prezzi dei temi su Themeforest si aggirano tra i 30 e i 50 dollari (più tasse) ed è una piccola spesa che, a mio avviso, vale assolutamente fare.
Una cosa che ti consiglio assolutamente di fare quando compri un tema per il tuo portfolio è di evitare i temi generici, che sono fenomenali per quando hai bisogno di costruire un blog, un magazine o un sito di presentazione ma sono pessimi nella gestione di un portfolio. Ti consiglio di puntare fin da subito su un tema specializzato nella costruzione di un portfolio; per te sarà più facile gestirlo e avrà (si spera) tutte le funzionalità necessarie.
Comunque sia, anche all’interno dei soli temi per WordPress dedicati alla creazione dei portfolio, ne esistono di molte tipologie. Le due tipologie principali e più comuni sono il tema basato su un sito one page e il tema basato su varie pagine.
Il tema “one page” è quel tema che genera un sito “one page” e cioè un sito strutturato su una sola pagina web attraverso la quale l’utente naviga scorrendo verso il basso (oppure in orizzontale). Hanno il vantaggio di essere brevi e dinamici.
D’altra parte va detto che non sempre la navigazione è molto comoda e soprattutto se hai molto materiale potrebbero risultare dispersivi.
Una buona idea allora è orientarsi fin da subito su un buon tema multi-pagina. Se ti stai chiedendo dove puoi trovare quello che fa per te ti voglio dare qualche suggerimento: anzitutto puoi provare a cercare direttamente dal backend di WordPress, cliccando su Aspetto > Temi. Oppure puoi dare un’occhiata ai principali marketplace, come Themeforest, che ho già citato, o TemplateMonster. Un’ottima abitudine, infine, è andare a consultare direttamente le pagine delle aziende che producono i temi.
Insomma, l’offerta è tanta e non farai fatica a trovare un buon prodotto; tra l’altro ti ricordo che molto spesso, prima di acquistare un template, puoi navigare un sito demo. Questa funzione è davvero utile per capire che tipo di risultato puoi ottenere anche dal punto di vista della navigabilità.
Cosa mettere nel tuo portfolio?
Bisogna a questo punto capire cosa inserire nel portfolio, come gestirlo, eccetera eccetera.
Inizialmente volevo inserire tutti questi argomenti all’interno di un solo paragrafo di questa guida, poi questo paragrafo ha iniziato a diventare sempre più ricco e articolato, fino a quando mi sono reso conto che si tratta di un argomento unico che ha bisogno e merita di uno spazio tutto suo per essere apprezzato appieno.
Proprio per questo, ho deciso di dividere in due parti questa guida al portfolio online.
QUI la seconda parte: Come gestire un portfolio online
Ti lascio comunque un’anteprima di cosa troverai nel seguito di questo articolo
Ecco quelle che sono le cose BASE che devono esserci in ogni buon portfolio:
- Una homepage con i tuoi lavori migliori (e solo quelli migliori, non tutti!). Perché dico che i propri lavori devono essere la prima cosa che si vede in un portfolio? Beh, perché è quello che vuole il cliente! Vedere e capire cosa sai fare nel dettaglio.
Certo, si può sempre inserire una pagina di presentazione prima di mostrare i lavori ma bisogna studiarla molto bene per far sì che sia efficace! - Una pagina di presentazione personale. La cosiddetta scheda “about” in cui parli di te, spieghi cosa sai fare, inserisci le referenze dei clienti, la tua esperienza, ecc
- Schede con più dettagli possibili sui tuoi progetti, per far capire il percorso creativo che c’è stato dietro ognuno di essi.
- Opzionale: un blog, in cui potrai scrivere quello che vuoi, magari parlare dei tuoi progetti personali, dei tuoi lavori in corso o magari citare gli articoli di Grafigata eheh :) (Citare eh, non copiare!)
Tutti questi aspetti (e moltissimi altri), nell’articolo su Come gestire un portfolio online!
Alla prossima,
Lorenzo.
Per approfondire
I migliori blog e articoli per imparare ad usare WordPress
- Il blog SOS-wordpress è sicuramente uno dei migliori blog italiani per imparare ad utilizzare WordPress. È pieno zeppo di articoli interessanti ed estremamente utili. A partire da questi due:
- Il blog di Francesco Gavello
- La blogging box
Dove trovare informazioni su SiteGround
- Siteground, i piani tra cui scegliere, StartUp è il piano che consiglio per iniziare: di più non ti serve, di meno vai a finire nella scarsa qualità di altri provider.
- Siteground, supporto. Basterebbe anche solo questo per affidarsi alle loro mani eheh :)
- Siteground, statistiche utili riguardanti l’uptime dei server. Dacci un’occhiata!
Dove scaricare i migliori temi premium per WordPress
- Themeforest. Esistono molti altri portali ma, non avendoli provati non me la sento di fare un elenco di cose che non conosco di persona. Qui alcune ricerche utili:
Ciao Lorenzo :) Ottimo articolo, complimenti!
Ciao Andrea! Grazie davvero a te :)
Non ho letto tutto l’articolo ma mi sembra davvero utilissimo e… beh… c’è tutto cavolo! Sta volta non ho niente da dirti! (che forse è perchè devo leggere ancora tutto ahah!)
Allora aspetterò che leggi tutto l’articolo! :) Nel frattempo grazie mille!
Ottimo articolo!
Se solo ci fosse stato mesi fa, quando dovevo creare il mio portfolio online, avrei risparmiato un sacco di tempo! Sul web ci sono, ma sono tutti molto meno approfonditi, e in italiano non esistevano proprio prima di questo!
E finalmente qualcuno che come me non ama i siti one page! Credevo di essere l’unica matta :)
Preferisco aspettare qualche secondo in più per attendere il caricamento delle varie pagine piuttosto che farmi venire la tendinite a forza di girare la maledetta rotellina del mouse :)
Comunque sia complimenti, hai scritto una bomba di articolo!
Alla prossima!
Giulia
Ciao Giulia! Beh, meglio tardi che mai! Sicuramente potrà esserti utile la seconda parte di questa guida (che arriverà prossimamente) :)
Comunque pure io mi consolo a non essere l’unico a non amare il proliferare dei siti one page ahah :) Ho il tuo stesso punto di vista e non ne colgo l’utilità a livello di esperienza utente, ma sono punti di vista.
Per il resto grazie davvero!
Ottimo articolo, come sempre :)
Ciao Leonardo! Grazie mille, spero che ti sia stato utile! :)
Ottimo articolo e sopratutto per link molto molto interessanti che smantterò di certo :D ;)… Ti segnalo un’altra cosa molto interessante… di certo conosci muse,… Ok è molto ma molto più sbatti di wordpress lo so, chiaro, però grazie a quello riesci a crearti il tuo sito internet con un’interfaccia friendly per non un web developer (è in fatti quasi identico a InDesign), lo trovo anche molto interessante perché se si ha l’abbonamento adobe creative cloud, ti viene data la possibilità di caricare il tuo sito internet su di un server adobe: in pratica ti danno un link su cui il tuo sito è navigabile è attivo, ottima soluzione se si trova un cliente e il sito è ancora in costruzione!
Altro plus di Muse a parer mio è il fatto “responsive”… tutti ormai hanno un sito responsive, nel quale i contenuti vendo ridimensionati, ma non sempre ri-organizzati nel modo giusto, muse ti da la possibilità di organizzare ogni device come meglio credi e organizzare ogni visualizzazione come vuoi, e la gran fidata è che funziona con delle pagine Mastro.
Detta così è tipo il paradiso… ovviamente ha dei contro non indifferenti… però però a parer mio è una scelta interessante che può esser valutata quando si parla di portfolio online.
Ciao Luca grazie davvero! Si conosco Muse anche se non lo ho mai usato.
Occhio, però, che ha moltissime limitazioni. È buono per costruire siti molto ma molto semplici, però, se si vuole, ad esempio, integrare un piccolo blog o creare una pagina con uno store o con codici particolari iniziano ad esserci problemi.
Parlo non per esperienza mia ma per cose che mi sono state riferite quindi ovviamente è un punto di vista da prendere con le pinze :)
Comunque nei casi da me sopracitati, un buon tema WordPress ti annulla praticamente tutto il lavoro da fare ;)
Si so che è molto molto limitato, però quando si parla di portfolio e sito personale, molto cercano la super personalizzazioni, e per certi versi lì si può trovare. Detto questo WordPress è una assolutamente eccezionale, e alcuni template sono incredibili, quindi sì in fin dei conti hai ragione te: Viva Viva WordPress, abbasso Muse ahahahahaha
P.S. sto usando Muse per l’esame di Digital Publishing è fidati che c’è da strapparsi tutti i capelli.
Ciao Lorenzo, innanzitutto complimenti per il blog! Ti leggo con piacere da molto tempo ed oggi ti scrivo questo primo commento perché hai toccato un punto su cui mi arrovello da mesi.
Mi occupo prevalentemente di fotografia, immagine coordinata, web e social media, (lo so, sembrerà un paradosso) ma non ho ancora il mio sito portfolio. Ci sono tanti motivi, fra cui quello che ancora studio e quindi dedico buona parte del mio tempo a lezioni ed esami, ma soprattutto quello per cui penso di non essere ancora pronto ad essere visibile, nonostante abbia ormai più di due anni d’esperienza ed un minimo di materiale decente sulle spalle. Ho paura di bruciarmi e vorrei far meglio, figurati che non ho nemmeno un bigliettino da visita (anche se li faccio agli altri!).
Tu come hai fatto? Portfolio subito e non perdere tempo anche se fra qualche mese potrebbe essere migliore, oppure aspettare col rischio di perdere opportunità?
Complimenti ancora!
Enrico :-)
Ciao Enrico!
Vuoi un consiglio? Non aspettare la perfezione, quella non arriverà mai! Buttati! Inizia a lavorarci adesso!
Se all’inizio fa “schifo”, che ti importa? Migliorerà sicuramente col tempo!
Il bello di un portfolio è che è un eterno “lavoro in corso” :)
Io ad esempio mi sono buttato subito e a testa bassa :D Fammi sapere!
Grazie Lorenzo! Sono già al lavoro e quando sarà pronto ovviamente ti farò sapere! :-)
Va bene, va bene, va bene.. mi hai convinto. ;)
Ti ho convinto a creare un portfolio? :) Allora dai, dai! Inizia subito a lavorarci che sono curioso!
Mi hai convinta a crearmene uno online. Dopo un anno e mezzo che lavoro credo che sia giunto il momento. xD
Dai allora poi sono curioso di vedere i risultati :)
Ciao Lorenzo, che ne pensi dell’offerta hosting+dominio che offre Aruba?
Ciao Daniele! Non conosco nel dettaglio l’offerta di Aruba ma, quando lavoro con web designer, sconsigliano sempre fortemente di utilizzare quel servizio. Dicono che sia instabile, lento e relativamente insicuro, specialmente se confrontato con servizi come Siteground :)
Su Siteground c’è in corso l’offerta dominio+hosting 1 anno a circa 4 euro al mese, io ci farei un pensierino :D
–> https://www.siteground.com/go/grafilink
Ciao Lorenzo, innanzitutto complimenti per il blog, trovo che questo sia uno dei pochi blog che tratta davvero bene l’ambito del Graphic Design; in merito al post, volevo dirti che ci sono aziende che alcune volte richiedono obbligatoriamente di presentare un CV, in quel caso come bisognerebbe comportarsi? E consigliabile presentare ugualmente un portfolio digitale?
Grazie in anticipo, spero che ci possa essere possibilità di scambiare idee e quant’altro :) (sono su Behance se ti va ti passare ^_^ )
Alla prossima
Salvo
Ciao Salvatore! Grazie davvero per il commento :)
Nel caso in cui ti viene richiesto il CV, secondo me, è sempre bene avere a portata di mano il classico pdf in una pagina del curriculum. Scritto senza tanti ghirigori ma sintetico e diretto. All’interno di quel CV, poi, poi tranquillamente inserire una frase del tipo: per ulteriori informazioni relative alle mie competenze e ai miei progetti, visita il portfolio. E lì ci metti il link :)
P.s.: non ti ho trovato su Behance!
Ciao Lorenzo! Innanzitutto complimenti per questo articolo. Fatto molto bene e la lunghezza è quella giusta :D. Io sono tra quelli che ti ha consigliato di dividerlo in 2 parti. Ottima scelta. Leggendo questo articolo mi hai dato la spinta per creare un portfolio online fatto come si deve. Vorrei chiederti una cosa che riguarda prettamente il lato economico. Con l’offerta del servizio SiteGround (3.95€/mese) i 18€/anno per il dominio di WordPress non si pagano? Mi sono fatto due conti e sommando la spesa per il dominio su wordpress (18€/anno) più l’hosting su siteground (3.95€/mese) in totale all’anno verrebbe 65€/anno. Giusto? Prima di cominciare vorrei avere bene in mente quanto devo spenderci per non restare impreparato a spese improvvise :). Ti ringrazio. Questo Blog mi ha dato davvero tanto!
Ciao Alessio!
Il dominio su SiteGround è incluso nel prezzo! :) Appena selezioni il piano di hosting che vuoi (in questo caso il StartUp https://www.siteground.com/go/grafilink) ti si apre una nuova finestra in cui scegliere se registrare un nuovo dominio (gratis) oppure aggiungerne uno che già si possiede (io con grafigata avevo fatto così, ovviamente). Ti metto uno screenshot così capisci subito.
Quindi pagando i 3.95 al mese per il primo anno hai l’hosting e il dominio tutto compreso (meno di 50 euro per un anno).
Dal secondo anno paghi 7.95 ma il dominio rimane sempre compreso nel prezzo. Può sembrare una spesa importante ma, a lungo andare, se usato bene, è uno dei più importanti investimenti che si possa fare secondo me :)
Ti ringrazio per la risposta dettagliata :) Per ora mi limiterò ad imparare wordpress poi valuterò bene quelle che mi conviene di più. Alla fine 90 euro all’anno non sono tante se vuoi avere un servizio ottimale. Del Blog apprezzo infatti la volontà di puntare sempre al meglio perchè la qualità è la prima cosa. Aspetto la seconda parte dell’articolo :)
Come al solito, articolo ben fatto!
Ci sono però un paio di cose che non mi tornano come ad esempio il perché:
“Sono i tuoi progetti che devi mostrare, non l’elenco delle tue competenze”.
Come mai? Sarà che mi occupo di sviluppo software ma secondo me, nell’articolo non è spiegato adeguatamente.
Si, hai ragione, forse non ho approfondito al 100% questo aspetto!
Premetto che l’articolo è indirizzato principalmente a lavori in ambito di grafica e design. Comunque sia, il concetto che volevo esprimere è che se un cliente sta cercando un designer che gli progetti un logo, non gli interessa sapere da uno a dieci quanto quel designer sa usare Illustratore, gli interessa sapere come ha progettato altri loghi e capire se può fare la stessa cosa. :)
Nel caso del tuo lavoro, probabilmente, la situazione è leggermente diversa ma penso che valga anche il dare maggior peso ai risultati ottenuti rispetto al comunicare un elenco di competenze, no? :)
Ciao Lorenzo, in primis complimenti per il lavoro che stai facendo su questo blog, ti seguo da un po’ ed essendo un grafico andato avanti con qualche corso e soprattutto “ignorantissimo” lavoro in stamperia volevo ringraziarti perché grazie ai tuoi articoli sto recuperando pezzi persi per strada e colmando alcune lacune da “smanettone”. Volevo chiederti cosa ne pensi delle piattaforme che creano siti web responsive/landing pages semplici senza far mettere mano al codice. Io sto usando blocs (non so se la conosci) per creare il mio sito portfolio e per ora mi sto trovando molto bene.Un in bocca al lupo per il futuro!
Ciao Armando!
Non li ho mai usati ma potenzialmente possono essere molto utili! L’importante, secondo me, è che a livello server un sito strutturato in questo modo, rimanga solido e quindi diventa molto importante l’hosting che si sceglie.
Ancora una volta, torno a consigliare di strutturare il sito su SiteGround :)
https://www.siteground.com/go/grafilink
Comunque sia poi fammi sapere gli sviluppi del tuo portfolio che sono curioso! :)
Per chi ha un nome comune tipo Mario Rossi cosa consigli? ahah xD
Di cambiare nome! Ahah :) No vabbè, ci sono tante soluzioni, ad esempio:
– dominio con suffisso particolare mariorossi .design, .ninja, .graphics, ecc
– usare un secondo nome, tipo mariogiovannirossi .com
– farsi cambiare il nome all’anagrafe per davvero ahah :D
Ancora complimenti, articoli veramente utilissimi.
Ciao Cecilia!
Grazie mille davvero, sono contento! E il tuo portfolio online quando arriva? eheh :)
Un abbraccio
Ciao Lorenzo, grazie per questo blog, trovo tutto davvero molto utile soprattutto perché sono laureata da poco e ancora non so come muovermi . A tal proposito volevo chiederti se nel portfolio posso mettere dei lavori realizzati senza uno scopo (concorsi ecc.) . Spero di essere stata chiara ‘.’
Ciao Valeria!
Assolutamente! Anzi, è quella la strada per creare fin da subito un portfolio online che mostri al 100% quello che sai fare TU come designer (non quello che ti hanno fatto fare magari anche controvoglia).
Anzi, io stesso per più della metà dei progetti che ho nel portfolio online non ho avuto committenti ma sono progetti personali o universitari!
Segui i consigli di questa guida e inserisci i tuoi progetti migliori e vedrai che avrai uno strumento potentissimo per ottenere altri progetti con veri committenti ;)
Un abbraccio.
ciao e grazie per questo utilissimo consiglio. Mi metterò subito al lavoro .
Ciao Lorenzo (: non vedo l’ora di provare i tuoi consigli con wordpress e creare un portfolio professionale! Adoro i tuoi articoli!
Grazie mille
Ciao Lavinia!
Mi raccomando, se ti serve una mano per qualsiasi aspetto, come ad esempio la scelta dell’hosting, del tema o altro, non farti remore e scrivimi pure un commento o una mail (lorenzo@grafigata.com)
Sarò felice di aiutarti col tuo portfolio :)
il mio proposito post-feste è proprio quello di creare finalmente il mio portfolio on-line e inizia proprio da adesso!
Grazie per le tue linee guida, fortunatamente rispecchiano molto le idee che mi ero fatta già prima di iniziare :)
Ora leggo la seconda parte del post :D
Ciao Ele!
Grandissima, sono contento! Ovviamente tienimi aggiornato sugli sviluppi e se hai necessità di aiuto o consigli scrivimi pure una mail! :)
Non potevi essere più completo nella spiegazione, un articolo molto utile, soprattutto per chi è ancora alle prime armi come me!
Ciao Paolo! Sono contento che questo articolo ti sia stato utile :) Fammi sapere se serve qualche informazione in più a riguardo! :)
Ciao Lorenzo! Complimenti per questa utilissima guida :) Da giovane Designer neolaureato la prima domanda che mi sono posto è “ora come diavolo si fa un portfolio online?” fortunatamente ho trovato questa guida che ha risposto a molte delle mie domande.
Non vedo l’ora di mettere in pratica i tuoi consigli! grazie ancora :)
Ciao Danilo!
Scusami se ti rispondo solo ora, comunque, dovesse servirti qualsiasi cosa a riguardo o avessi dei dubbi non esitare a chiedere :)
Dai, mettitici dentro e lavora al tuo sito! ;)
Ciao Lorenzo, niente, volevo solo dirti che sono passati sette mesi dalla volta in cui ti ho chiesto consiglio proprio qua sul portfolio, ho seguito il tuo consiglio, fatto un’operazione di rebranding ed eccolo qua! :) http://www.enricococo.com/
Grazie e complimenti per il lavoro che fai ogni giorno :)
Grande Enrico complimenti! Sei davvero sulla strada giusta e sono contentissimo di averti aiutato! :D
ciao, io mi sono persa! ho trovato la lettura interessante ed “energetica” ma non so da che parte iniziare. Vorrei crearmi un portfolio dei miei lavori di restauro, hai qualche suggerimento preciso? Carla
Ciao Carla!
Punto 1: compra un dominio per il tuo sito web
Punto 2: compra un hosting
Punto 3: installa WordPress
Punto 4: installa un tema per WordPress strutturato per portfolio
Punto 5: inizia a personalizzare il sito
Questa è la checklist che devi seguire :) Nell’articolo ho scritto tutto il resto! :D
Io sto facendo il mio sito/portfolio utilizzando un software fantastico: Tumult Hype. Senza dover inserire nulla in HTML faccio un semplice sito responsive: Poi utilizzo lo spazio gratuito di Altervista inserendo il sito tramite CyberDuck. Inoltre inserisco il link di un blog a scelta, credo Tumblr. Il dominio nomecognome.com l’ho acquistato su Tiscali. Gli articoli del blog li condividerò su una pagina Facebook che farò ad hoc.
Io sono un Graphic Designer, ho aperto la partita iva. L’ultimo passo credo sarà di aprire PayPal Business per ricevere pagamenti e generare fatture in automatico.
Grazie, finalmente un articolo chiaro e semplice. Mi sto lanciando alla scoperta di questo mondo e sapere che qualcuno prima di me ci si è messo, ha ottenuto ottimi risulati e vi è riuscito senza rimanere intrappolato in corsi inutili, dispendiosi, e noiosi….mi fa ben sperare. lo confesso più di una volta mi sono persa un pò d’animo, ma ora vedo la cosa più fattibile….
Ottimi suggerimenti, articolo utilissimo!
Ciao il tema cofu quando lo acquisto ha una validità di 6 mesi?
Una volta che acquisti un tema su Themeforest, quello ti rimane. Le scadenze sono relative alla licenza di assistenza, solitamente ;)
Ciao Lorenzo! complimenti per l articolo. Io non sono molto pratico delle cose online (per esempio non ho ancora capito dove mettere il + alla tua pagina) e con ciò nutro sempre un certo dubbio sul fatto di mettere le cose migliori online – non cè il pericolo che vengo copiato??
Salutoni,
Markus
Ottimo articolo e per nulla banale. Pratico e veloce e di facile lettura.
Grazie per i consigli. Sto lavorando da poco come freelancer, e spero di incrementare!
Ciao Lorenzo, mica potresti dedicare un po’ di tempo sull’argomento “Tesi di Laurea”?
Ma cosa vuol dire questa domanda? 😂
Se cerchi idee su argomenti da fare come tesi in ambito grafico, guarda un qualsiasi degli articoli-guide di Grafigata ;)
https://www.grafigata.com/guide-per-designer/
Ciao Lorenzo,
tre anni dopo la pubblicazione leggo questo post, ma ti ringrazio moltissimo per i preziosi consigli!
Vorrei sapere se dopo tre anni consideri ancora attuali tutte le dritte che hai fornito o se ci sono particolari migliorie da segnalare (es. consideri ancora l’opzione migliore usare wordpress.org / siteground, ecc.?).
Anche per quanto riguarda il tema Cufo, che hai caldamente consigliato, conosci al momento altri temi che possono soddisfare le medesime caratteristiche?
Grazie mille :))
Si guarda che Il Portfolio Cartaceo Colpisce di Più Caro, On-Line possono cancellarsi, Hacker, Tempeste Solari, meglio CARTACEO CAAAROOO! Papa Francesco Ha Detto: “Osate! Siate Artigiani Del Futuro!” Vedi USIAMO TUTTI IL CAAARTAAAAACEEEOOOOO! Slogan: “Chi Innova, FALLISCE!”
Grazie Lorenzo! mi piace molto come spieghi le cose in modo semplice e chiaro.
Il tuo articolo su come creare un portfolio, mi ha veramente aiutata!
Ciao Lorenzo, grazie per l’ottimo articolo.
Io lavoro da 10 anni per l’ufficio grafico di una unica azienda. Ora, con il desiderio di cambiare impiego, devo creare il mio portfolio ma… tutti i miei lavori migliori (depliant, manifesti, loghi, foto, attività social…) appartengono all’azienda per cui sto lavorando! :(
Che consiglio potresti darmi? Partire da zero con progetti inventati per popolare il portfolio? Ci ho pensato ma mi sembra un lavoro immane da fare….
Grazie mille di tutte le preziose indicazioni che ci dai ogni giorno!
A presto,
Ciao Marzia, scusami se ti rispondo solamente ora. Risposta breve: assolutamente sì. In questo caso DEVI metterti a fare progetti personali. Che siano inventati o no è assolutamente importante che tu ci inizi a lavorare.
Il lavoro è grosso, certo, non è facile ma se è quello che vuoi fare, beh, devi farlo :)
Qui ne ho parlato meglio:
Perché fare progetti personali https://www.grafigata.com/perche-fare-progetti-personali/#gref
Cosa mettere in un portfolio partendo da zero https://www.youtube.com/watch?v=VzC6H3sB0jo (vecchio video con audio pessimo ma il contenuto è corretto eheh)
Ciao a tutti….ottimo sito complimenti
Ciao Lorenzo, ti seguo da parecchio e con te e Ema sono migliorata tantissimo.
Ho da porti una domanda esistenziale.
Se io fossi nata come Yacht Designer (il mio lavoro consiste nella progettazione di interni di barche di lusso), ma volessi intraprendere una carriera parallela di Graphic Designer mi consiglieresti di mettere tutti i miei lavori in un unico portfolio, magari diviso in categorie, oppure realizzarne due distinti e separati? grazie mille e complimenti per il vostro splendido lavoro!
Ciao Lorenzo, grazie e complimenti per l’articolo, riesci sempre a spiegare tutto nel migliore dei modi.
Vorrei sapere se però negli ultimi 6 anni ci sono stati dei cambiamenti o se i tuoi consigli sono ancora tutti perfettamente validi.
WordPress rimane tuttora la soluzione migliore per crearsi un portfolio? Lo stesso vale per SiteGround?
Potresti scrivere un aggiornamento dell’articolo visto che questo settore è in continua evoluzione?
Grazie mille davvero!
Hey ciao!
Complimenti per l’articolo, veramente esaustivo e chiaro.
Trovo aiuti e consigli fondamentali in ogni angolo del tuo sito, veramente top!
Ho una domanda: dopo 20 anni di impaginazione nell’editoria dei giornali, ha senso creare un portfolio online oppure un profilo behance? Perchè il materiale a disposizione che dovrebbe essere il mio biglietto da visita è ben diverso da un ‘progetto grafico’ da designer. Parla di me il giornale cartaceo per cui ho lavorato, con le sue mille sfaccettature di gestione e soluzione grafica. La valutazione delle mie competenze limita fortemente il campo al CV (se letto?!) e a chi è del settore, peraltro in caduta libera ormai da anni e con un futuro poco promettente. Come successo alla mia testata peraltro.
Come proporsi e con quali strumenti, quando il materiale a disposizione è così settoriale e poco vario? Il rischio è di essere tagliati fuori dal mercato, anche per motivi anagrafici.
Come essere credibile al giorno d’oggi? Mi piacerebbe un tuo consiglio a proposito. Grazie Silvia*