Vuoi conoscere alcuni metodi per sfruttare il brainstorming e migliorare il tuo processo creativo come designer? Vuoi sapere anche (magari) che cos’è il brainstorming e perché dovresti conoscere questa tecnica?
In questo articolo cerco di illustrare, basandomi sulla mia esperienza personale e sugli studi di designer affermati, come le tecniche di brainstorming possano essere una spinta incredibile per migliorare la tua creatività e rendere il tuo processo creativo molto più veloce ed efficace.
Ti parlerò innanzitutto di che cosa sia il brainstorming, e di quali sono le tecniche principali di brainstorming e del perché dovrebbe fregartene qualcosa.
Allora pronto? Partiamo.
Procediamo con ordine. Voglio innanzitutto rispondere a una domanda che probabilmente ti starai ponendo fin da inizio articolo: “Ma che cos’è il brainstorming?“.
Come dice wikipedia, il brainstorming (traducibile in lingua italiana come assalto mentale, ma solitamente nota in maniera erronea come cervello in tempesta), è una tecnica creativa di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema.
Già. Wikipedia dice che il brainstorming funziona in gruppo, ma io stesso sono un freelancer, come forse anche te, e lavoro spesso da solo ad un progetto.
Quindi niente più brainstorming? No tranquillo, perché le tecniche di cui ti parlerò, potranno essere usate sia da gruppi di creativi sia da un singolo designer che sbatte la testa sulla scrivania alla ricerca di idee e di creatività su commissione.
Perché essere designer significa essere creativi a richiesta.
Design è essere creativi a richiesta
Design è essere creativi a richiesta. Fare brainstorming serve proprio in questi momenti.
Noi designer siamo caratterizzati dall’avere a che fare con clienti, contratti e tempi da rispettare (deadline). Insomma, dobbiamo essere creativi su richiesta, su commissione, e dobbiamo farlo entro la deadline prestabilita, per essere considerati professionali.
La deadline, la scadenza per la consegna di un progetto è uno degli incubi di ogni designer. Non si ha mai abbastanza tempo per fare tutto quello che si vorrebbe fare nel tempo prestabilito da contratto.
Ci sono, però, tecniche capaci di migliorare il nostro flusso di lavoro e di renderci più produttivi e quindi più creativi anche quando le idee sembrano proprio non uscire fuori. E quindi, con più creatività a disposizione si avrà di conseguenza più capacità di rispettare le scadenze. E magari avere del tempo libero! (shhh non l’ho mai detto!!)
Il brainstorming ti può essere d’aiuto proprio per migliorare il flusso di lavoro e per rendere più efficace il tuo processo creativo quando più ti serve, ossia, con una scadenza incombente.
Vediamo quindi alcune delle tecniche più apprezzate dai designer di tutto il mondo per fare brainstorming in modo efficace.
6 Tecniche di brainstorming per migliorare il processo creativo
Ho deciso di selezionare 6 tecniche di brainstorming che possono essere le più utili per un designer. Mi sono basato su opinioni raccolte in rete, su alcuni libri che ho letto e soprattutto sulle mie esperienze personali. Ma vediamo una a una le migliori tecniche per fare brainstorming in modo efficace!
1. Fai delle mind map
La mind map, o mappa mentale, è una delle tecniche di brainstorming più conosciuta ed usata. Io stesso l’ho utilizzata per anni e anni, da studente, per memorizzare meglio le cose appena studiate. Le mappe mentali possono infatti essere utilizzate per svariati motivi, ma qui ti parlo del suo utilizzo volto a trovare nuove idee per un progetto.
Ecco. Questa è sicuramente una di quelle tecniche che possono andare bene sia per quando si lavora in gruppo sia per quando si progetta da soli. E, in entrambi i casi, aiuta a trovare una marea di idee.
Brevemente. Come si può fare una mind map?
- Scrivi al centro della tua pagina o lavagnetta la parola chiave del tuo progetto e sulla quale focalizzerai il tuo brainstorming. Può essere anche una frase che rappresenti il problema da risolvere attraverso il tuo progetto, qualcosa tipo “Come creare un logo che rappresenti audacia?”. Insomma, qualcosa da cui partire.
- Scrivi tutte le parole collegate alla parola chiave iniziale nello spazio attorno ad essa collegandole con delle frecce. Puoi scrivere parole collegate, opposte di significato o anche pensieri che sembrano senza senso. È proprio questo l’obbiettivo: scrivere tutto quello che viene in mente e tracciarne una mappa mentale.
- Metti in relazione le idee emerse da questa seconda fase raggruppandole ad esempio per colore o per forma che le circonda. Tipo: idee buone vengono circondate con un pennarello rosso, idee senza senso con un pennarello nero e via così.
- Seleziona le idee che ti piacciono di più, le parole chiave che ti convincono più delle altre e sottoponile alla checklist S.C.A.M.P.E.R.
Cosa scusa?? E che cavolo è sta roba?
Aspetta… Lasciami spiegare, non è come pensi!
La checklist S.C.A.M.P.E.R.
La checklist S.C.A.M.P.E.R. è una lista di azioni da fare per testare la forza e la resistenza di un’idea. Questa teoria pare essere stata formulata inizialmente da Alex Osborn (lo stesso che ha inventato anche il concetto di Brainstorming) ma viene codificata secondo l’acronimo “Scamper” da Bob Eberle. Ok, ma in cosa consiste?
Una volta che si ha un’idea, la si deve sottoporre a questa serie di azioni e vedere se è veramente forte abbastanza:
- Substitute something (Cosa succede se sostituisci qualche aspetto di quest’idea con degli altri concetti?)
- Combine it (Cosa accade se abbini quest’idea a qualche altro prodotto?)
- Adapt something to it (Come puoi usare questa idea per qualche altro scopo? C’è già qualcosa di simile a quest’idea?)
- Modify (Cosa succede se modifichi l’aspetto, la forma o il colore?)
- Put to another use (Chi che cos’altro può sfruttare quest’idea?)
- Eliminate (Puoi rendere più semplice quest’idea?)
- Reverse (Cosa succede se provi a fare l’esatto opposto di quello che hai fatto finora?)
2. Crea liste di parole associate
Questo metodo per fare brainstorming è simile a quello delle mind map e può essere ugualmente efficace, se utilizzato bene. Anzi, potenzialmente può essere anche molto più veloce della mind map.
- Prendi un foglio bianco e dividilo in tre colonne. Nella prima colonna scrivi più parole e concetti possibili collegati al problema iniziale che devi risolvere.
- Nella seconda colonna, seleziona una delle idee che ti ha stuzzicato di più dalla lista di parole della prima colonna e scrivi un’altra serie di parole collegate a quella che hai selezionato.
- Nella terza ed ultima colonna, scrivi una lista di parole che sono il totale opposto di quelle che hai scritto nella prima colonna. Ovviamente non andare a scrivere l’esatto opposto di ogni singola parola, lascia “fluire” il pensiero.
- Cerchia e collega tra loro le parole che più ti hanno interessato delle tre colonne. Vedrai che ti verranno alcune ottime idee grazie a queste parole chiave collegate che poi dovrai passare attraverso alla checklist S.C.A.M.P.E.R., che ormai sai benissimo cos’è!
3. Fai degli sketch
Questo è uno dei miei metodi preferiti. Ed è anche quello che uso più spesso, per abitudine e per efficacia. In questo articolo mi sono chiesto se un designer debba saper per forza disegnare, la risposta completa la trovi lì, ma ti posso dire che un designer deve assolutamente essere capace di fare sketch in modo rapido ed immediato.
Per fare un buon brainstorming attraverso il disegno, prendi un foglio, oppure la tua fidata Moleskine, ed inizia a disegnare immagini, scrivere parole e sketchare layout in modo libero. Ricordati sempre di associare tra loro le varie forme, parole e disegni.
Ogni cinque minuti, alzati dalla scrivania, fai un passo indietro e guarda il foglio. La tua mente si focalizzerà in automatico su quelle che sono le forme che possono portare ad ulteriori possibilità. A questo punto prendi un altro foglio e riparti da quelle nuove idee. E così via.
Se si è in gruppo, un modo interessante di fare brainstorming attraverso i bozzetti può anche essere quello di scambiare i fogli con i vari sketch tra i membri del gruppo e scambiarsi così, ogni cinque minuti le idee uno con l’altro. Vi garantisco da esperienza personale che è un metodo mostruosamente efficace!
4. Fai delle associazioni di immagini
Fare delle associazioni di immagini è una sorta di via di mezzo tra il fare dei bozzetti e il costruire delle mind-map.
- Stampa fotografie e illustrazioni che ti sembrano collegate al progetto su cui stai lavorando. Lo so che non è molto ecologico ma magari puoi pure crearti una moodboard con Photoshop o con strumenti gratuiti online come Sampleboard. Stampando o ritagliando da riviste le immagini, però, avrai molto più controllo creativo.
- Raggruppa le varie immagini secondo aree tematiche per farle “comunicare” tra loro e dopo prova a scrivere parole che descrivano questi raggruppamenti.
- Seleziona le parole associate alle immagini che ti sembrano più promettenti e sottoponile alla checklist S.C.A.M.P.E.R.
Questo metodo è molto lento e macchinoso e personalmente l’ho usato solo qualche volta su indicazione di professori universitari. La sua efficacia è indubbia: le idee vengono e anche in gran quantità. Ma, se paragonato agli altri metodi, forse, è un po’ sconveniente dal punto di vista della gestione del tempo.
Vediamo ora altri due metodi che impiegano potenzialmente molto tempo, che vanno effettuati preferibilmente in gruppo e che, però, hanno un potenziale creativo incredibile.
5. Usa i giochi di ruolo
No non sto parlando né di giocare a World of Warcraft né di fare roba “sconcia”, tranquillo! Questa tecnica di brainstorming consiste semplicemente nell’immedesimarsi nel potenziale cliente o utilizzatore del prodotto su cui si sta lavorando.
Devi cercare di capire come quel progetto su cui stai lavorando interagisce con il mondo e con le persone reali. Come può essere usato? Come verrà visto?
Lavorando in due o più si può inscenare una simulazione coi fiocchi. Altro che Sim City! E le idee pioveranno, vedrai!
6. Usa la tecnica “Si, e poi…”
Questa è una tecnica geniale trovata sul libro “Creative Workshop” di David Sherwin. È da compiere assolutamente da un gruppo di persone perché implica l’interazione.
Si parte con un problema da risolvere. Uno dei membri del gruppo propone agli altri la sua prima soluzione a questo problema. Dopo, questa soluzione viene fatta circolare tra i membri del gruppo e ognuno deve aggiungere qualcosa a quell’idea iniziando con “Si, e poi…”.
Quando è di nuovo il turno di chi ha proposto la prima soluzione si può provare a discutere dell’esatto opposto di quel concetto e vedere cosa ne viene fuori, ad esempio.
Questa tecnica fa funzionare bene un gruppo per un semplice motivo: tutti possono dire la propria opinione senza criticare quella degli altri ma soltanto aggiungendo delle informazioni.
È anche una di quelle tecniche che spiegano quanto il processo creativo possa essere migliorato dal gioco, inteso come sperimentazione, come spiego bene in questo articolo.
Risorse utili
Parte di questo articolo, in particolare l’ultima tecnica di brainstorming è stato ispirato dalla lettura del libro Creative Workshop, di David Sherwin, il titolo completo è Creative Workshop, 80 challenges to sharpen your design skills (Workshop creativo, 80 sfide per affilare le tue capacità di design).
Propone infatti 80 sfide da compiere diverse e davvero stimolanti per aumentare la propria creatività e la propria produttività. Come dice nel libro, dopo queste sfide, imparerai a progettare il modo in cui progetti (“You’ll start to design how you do design“).
Io per ora ho portato a termine solamente una ventina di quelle sfide personali ma posso sicuramente dirti che si tratta di un’ottimo e stimolante libro/percorso. Ah, dimenticavo, si trova solo in lingua inglese, purtroppo, ma è disponibile anche in versione Kindle.
Prima di concludere l’articolo ti voglio anche dare lasciare alcune risorse utili per utilizzare il brainstorming nei tuoi progetti di design:
- Bubbl.us – un tool online per creare delle mind-map;
- Sampleboard – un’altra risorsa online che ti ho linkato qualche paragrafo sopra e che ti aiuterà a creare delle moodboard
- Una lavagnetta magnetica da ufficio, ottima per scrivere le proprie mindmap, o liste di parole. Io personalmente la uso anche come bacheca su cui attaccare i foglietti con le cose da fare!
Conclusioni
Ok, alla fine di questo articolo sono convinto che almeno un pochino hai preso in considerazione l’idea di metterti a fare sketch, mind map e discussioni in ufficio per fare brainstorming e stimolare la creatività, dai!
Se questo articolo ti è piaciuto che ne dici di condividerlo con i tuoi amici attraverso i pulsanti qua sotto? O anche facendo un Ctrl+C Ctrl+V del link eheh. Insomma, condividi le migliori tecniche di brainstorming! :)
Te invece quali tecniche usi per essere più creativo e produttivo? E soprattutto per farlo rispettando le scadenze! Preferisci come me mind map e bozzetti o ti diverti in ufficio o in studio a fare simulazioni e tecniche come quella del “Si, e poi…”?
Insomma, fammi sapere le tue opinioni e le tue tecniche, qui sotto, nel box dei commenti!
Alla prossima,
Lorenzo.
Articolo molto bello e completo. Se vi può interessare ho fatto un video dove provo a realizzare un brainstorming in pratica con il tool online coogle, fatemi sapere che ne pensate https://www.youtube.com/watch?v=_ivF28mdxjc&t=3s